Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

Cerca
Close this search box.

I giovani e l’umore inquieto: cosa potrebbe aiutarli?

I tempi moderni sono preoccupanti e ad essere oggetti di ansie sono soprattutto gli adolescenti ed i giovani. Le certezze che avevano caratterizzato le generazioni degli Italiani dagli anni del boom sono svanite.

Introduzione

I giovani di oggi si confrontano con incertezze, guerre, degrado culturale e sociale. Essi reagiscono molto spesso con abuso di droghe, comportamenti antisociali ed auto annichilimento sui cosiddetti social.

Credo sia utile anche valutare in che cosa si è mancato verso i giovani in questi anni.

Il disagio dell’adolescenza e della giovane età è un problema ormai insito nelle ultime generazioni. Esso oggi è spesso osservato dai genitori con un misto di impotenza e preoccupazione.

Dall’adolescenza alla giovane età si declina  un periodo complesso della vita caratterizzato da profonde trasformazioni biologiche e psicosociali (Spettini, 2016).

Fino agli anni ’60 a tutela dei giovani vi era la famiglia che dava regole certe. La scuola supportava l’eventuale inappropriatezza della famiglia, infondendo educazione e disciplina.

Tra l’adolescenza e la giovinezza vi era poi il servizio militare di leva. Esso li indirizzava alle professioni e soprattutto poneva i giovani di fronte alle loro responsabilità e facendo pagare le conseguenze dei loro errori. Inoltre, mescolava provenienze regionali e classi sociali diverse, abituando i giovani al conforto reciproco ed alla solidarietà.

I giovani e la famiglia

Le fasi della vita tra adolescenza e giovinezza portano a ricreare un modello del Sé e ricreare una nuova identità, con nuove priorità e valori. È un percorso difficile, in cui intervengono fattori interni ed esterni spesso in contraddizione. Nella mente adolescente abitano allo stesso tempo pulsioni ed emozioni opposte (Danieli, 2024)). Dall’entusiasmo alla depressione, da sensazioni di onnipotenza all’autosvalutazione.

Un tempo la famiglia quasi sempre gestiva tali conflitti con polso fermo e regole certe. Oggi non è così anche per le dinamiche economiche che portano spesso i genitori fare ancora più lavori, delegando ai media ed alla televisione le funzioni educative.

Le punizioni ed i divieti nei quali sono cresciute le precedenti generazioni sono state spesso sostituite da un permissivismo e da una incapacità ad affrontare le responsabilità educative.

Spesso i media propinano violenza e spettacoli dove sparare un colpo in testa ad una persona è gesto normale come soffiarsi il naso. Gli stessi media ipocritamente poi si sorprendono quando un giovane stermina la famiglia a coltellate, o un altro accoltella una donna per provare l’effetto che fa.

L’assenza di regole ed il permissivismo da parte dei genitori sono vissuti dai figli come mancanza di interesse ed attenzione di attenzione ed interesse verso di loro. Il disagio conseguente porta ad una sofferenza psicologica che spesso non viene evasa. Questo significa che soffrono nel loro intimo, anche profondamente. Un disagio che assume caratteristiche di sofferenza psicologica che può sfociare, se non è trattato in patologia psichiatrica (Spinetti et al., 1996).

Come si potrebbe aiutare i giovani nel nucleo famigliare?

1. Maggiore ascolto congiunto da parte dei genitori. I genitori devono essere compatti verso i figli, anche se sfiniti dal lavoro, devono avere la pazienza di dare risposte certe, regole ed essere disposti ad ascoltare.

2. Non bisogna girarsi dall’altra parte per paura delle reazioni​. Se un adolescente passa ore sul telefonino o davanti al pc, se ha atteggiamenti equivoci oppositivi od offensivi, bisogna intervenire col dialogo. Bisogna dare, inoltre, anche indicazioni severe di contrasto a detti fenomeni comportamentali.

La scuola

La generazione del boom economico ha vissuto una scuola che era formativa fin dalle elementari; personalmente non posso che ricordare il mio maestro delle scuole elementari, Antonio Cascone, scuola elementare Vittorio Alfieri di Roma.

Eravamo 32 in classe, di cui uno con disagio psichico, uno con disagio motorio e due con disturbi dell’apprendimento. Non vi erano insegnanti di sostegno, discalculie o disgrafie; se si fosse sbagliato qualcosa sarebbe arrivato uno scappellotto carico di affetto e spronante a far meglio. Il caro maestro ci portò tutti alla licenza elementare come un gruppo affiatato e solidale e ci diede una infarinatura di latino per prepararci alle scuole medie.

Tutti i componenti di quella classe ma anche la società intera ha un debito di riconoscenza verso il maestro Cascone.

La disciplina era ferrea, l’alzarsi sempre in piedi all’ingresso del maestro e le regole ci portavano a combattere per avere la sufficienza, preparandoci alla durezza della vita (Lisa, 2013)).

Oggi abbiamo ferrei propugnatori dell’assenza a scuola di regole e delle valutazioni legate al voto, di più vediamo insegnati minacciati se assegnano una insufficienza.

È difficile dire cosa fare per riportare la scuola ai livelli precedenti, ma le Istituzioni dovrebbero fare qualcosa per riportare la scuola a quella capacità educativa e di supporto alla famiglia che aveva una volta.

Il servizio militare e i giovani

Altro supporto che esisteva in passato e che oggi è evaporato è il servizio di leva militare, dove si era obbligati a vivere con persone di diversa estrazione sociale, credo politico e religioso.

Ci si responsabilizzava in quanto gli errori si pagavano e si correva sempre in aiuto dei propri commilitoni. Era un servizio di pronto intervento di fronte alle calamità naturali. Ricordiamo interventi militari nell’alluvione di Firenze e nei terremoti in Friuli-Venezia Giulia ed Irpinia.

Era un posto dove regole e le conseguenze qualora non venissero rispettate ha formato milioni di italiani. Si parla oggi di reintrodurlo, anche per i timori che evoca lo scenario internazionale. Vi è un dibattito in merito.

Sarebbe comunque utile e sufficiente un servizio civile a sostegno di anziani, disabili e sofferenti psichici, purché abbia le stesse regole del servizio militare.

Conclusione

Nella società odierna in regresso, dove nel giro di pochi anni si sono persi valori e certezze sociali e risorse economiche consolidate ed aumenta la paura del futuro, i giovani sono l’elemento fragile.

Una società dove valori come educazione e rispetto diventano aleatori, le prime vittime sono ancora i giovani.

Fatti sempre più agghiaccianti di cronaca nera vedono oggi protagonisti adolescenti e giovani che si trovano sperduti verso un futuro denso di incognite. All’orizzonte ci sono povertà, e guerre e sistemi di protezione sociale senza risorse.

Sicuramente l’attenzione va posta a quei criteri di intervento psicologico e talvolta psichiatrico, che possono essere d’aiuto alla famiglia. Non bisogna dimenticare che, se la famiglia è un architrave sociale, la scuola e lo Stato sono i due pilastri che la sorreggono.

Tali interventi verso adolescenti e giovani aiuterebbero non solo loro, ma tutta la società.

Gianluca Lisa

Bibliografia

  1. Speltini G. (2016) L’età giovanile, disagio e risorse psicosociali. Feltrinelli
  2. Danieli K. (2024) Il disagio degli adolescenti. Feltrinelli
  3. Lisa G. (2013) Riflessioni sulla Situazione Sanitaria Italiana -Edizioni Grafiche Amadeo, Imperia
  4. Spinetti G, Bongioanni M, Netti A. (1996) La Malattia depressiva: Aspetti psicologici e socioculturali -La Psichiatria del terzo millennio- Ed. Istituto Internazionale di Psichiatria e Psicoterapia- 1996, 117
  5. Spinetti G, Bongioanni M. (1999) La psichiatria di consultazione -Manuale di Psichiatria per operatori sociosanitari -Grafiche Amadeo, Imperia 1999, 209

Foto: Envato Elements

5 1 votazione
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Il più recente
Il più antico Il più votato
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
I giovani e l'umore inquieto. Cosa potrebbe aiutarli.

Ultime News

Il tango maestro di vita.

Il tango come maestro di vita

Lasciati guidare dal tango alla ricerca del tuo equilibrio emotivo e relazionale. Troverai il piacere di ballare con l’altro scoprendo come l’autonomia e la condivisione hanno lo stesso passo.

Leggi ...
La depressione dell'anziano.

La depressione dell’anziano tra vecchiaia e senescenza

Occuparsi in concreto della salvaguardia della salute dell’anziano è molto difficile, così come occuparsi della salute dei convalescenti […] Questi due stati non sono perfetta salute, ma, in qualche modo, condizioni intermedie tra salute e malattia (Galeno, De sanitate tuenda 5, 4)

Leggi ...
Manga e anime.

Manga ed anime: l’inquietudine giovanile tra narrazione e realtà

Negli ultimi anni, manga e anime giapponesi hanno assunto un ruolo centrale nell’immaginario giovanile. Attraverso storie visivamente intense ed emotive, affrontano temi complessi come la perdita, il sacrificio, l’autolesionismo e il suicidio. Questo linguaggio visivo rappresenta una via potente per esplorare l’inquietudine dell’animo giovanile

Leggi ...

Macro Aree

Articoli Correlati di Categoria

0
Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero, si prega di commentarex

Newsletter

Puoi cancellare la tua iscrizione quando vuoi

newsletter