Le arti e lo psichiatra
Potremmo chiederci: cosa significa per uno psichiatra essere un poeta e un fotografo? In che modo questo esprime l’umanità e quali sono le implicazioni per la psichiatria e le arti? Scrivere poesie e scattare foto: possono queste attività aiutare lo psichiatra a migliorare la sua umanità e la salute mentale dei pazienti?
Apparentemente queste attività (lo psichiatra, il poeta e il fotografo) sembrano essere tanto diverse tra loro e forse lo sono davvero. Ma è l’uomo che può determinare il vero collegamento tra loro e non viceversa. Quando uno psichiatra apprezza le arti, la letteratura e ha la capacità di creare poesie, ciò può indiscutibilmente sostenere la sua serenità interiore, e indurlo a migliorare la sua introspettività. Tutti questi aspetti, inoltre, facilitano il ruolo dello psichiatra nel comprendere meglio il mondo interiore dei pazienti.
La capacità, quando presente, di catturare belle fotografie sostiene il coinvolgimento dello spettatore (o del lettore-spettatore), soprattutto se le foto sono collegate a delle poesie. Una foto-poesia può ampliare il significato della poesia stessa (Tavormina G, 2017).
La psichiatria e le arti
Malta nel 2018 è stata la capitale europea della cultura. In quell’anno è stato organizzato un congresso scientifico su La psichiatria e le Arti, a sottolineare l’importanza dell’interazione e sostegno fra le arti e le patologie psichiatriche. Le malattie depressive, ma anche altre malattie psichiatriche, possono essere sostenute e aiutate dalla contemplazione di una forma artistica, che può dare a chi soffre un sostegno e rilassamento (Tavormina R et al, 2017).
Diversi artisti, peraltro, sappiamo che hanno sofferto di problemi di depressione (pensiamo a diversi musicisti, cantanti o pittori). Questo congresso maltese del 2018 ha dato un gran contributo a tale argomento. I relatori hanno sottolineato questa positiva interazione partendo da varie forme artistiche (musica, poesia, letteratura, fotografia, cinema) (sito 4).
Il mondo della bellezza: depressione, arte, vita
In Italia organizziamo annualmente una Giornata Europea sulla Depressione nel mese di ottobre; alcuni anni fa abbiamo trattato del tema Il mondo della bellezza: depressione, arte, vita. L’attuale numero di Depressione Stop è proprio incentrato su Depressione, Arte, Vita, proprio per riprendere questo argomento estremamente importante. È necessario stimolare la sensibilità della popolazione all’arte, come forma di crescita personale, emotiva, culturale ed anche come sostegno al tono dell’umore.
«La bellezza salverà il mondo», diceva Dostoevskij. Anche noi possiamo usare questa frase a caposaldo dei nostri articoli, dicendo che: «La bellezza e le arti salveranno il mondo». Dovremo soltanto sensibilizzare il mondo alle arti e alla bellezza.
Educare le persone (e i pazienti) alla sensibilità artistica li porta a prestare maggiore attenzione all’introspezione e li sostiene anche quando stanno meno bene. Ma avremo anche un sostegno per il terapeuta, medico o psicologo, per stimolarne la sensibilità. Inoltre, potremmo concludere dicendo che scrivere poesie è la vera psicoterapia per lo psichiatra/psicologo (Tavormina G, 2018).
Giuseppe Tavormina
www.dottortavormina.it
Bibliografia
- Tavormina R & Tavormina MGM: Overcoming the social stigma on mood disorders with dancing. Psychiatr Danub 2017; 29:427-431
- Tavormina G: La mia vita e il mare – raccolta di foto-poesie. Arnaldo da Brescia Editore, 2017
- Tavormina G -Can writing poems and taking photos help the psychiatrist to improve his humanity and the mental health of his patients? – Psychiatria Danubina, 2018; 30: supp 7: 648.
- The Valletta 2018 Cultural Programme. https://valletta2018.org/cultural-programme/the-valletta-2018-cultural-programme/