Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

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Infanzia grama e depressione

La testimonianza di un medico sofferente di depressione e l’efficacia delle cure sanitarie, della pittura e della poesia

La mia infanzia è stata molto grama poiché affetta da parassitosi intestinale e malnutrizione proteica ed energetica, sino ad avere la forma conclamata e grave del Kwashiorkor. Ad esso vanno aggiunte pressoché tutte le malattie infettive dell’infanzia, mancando le vaccinazioni. Stabilizzatomi alla meglio, ho iniziato la scuola primaria intorno ai 10 anni. Dopo il liceo a Madonna  dell’Arco (NA), mi sono iscritto alla facoltà di  Medicina a Napoli. È stato in questo periodo che ho cominciato a soffrire di  disturbi psichici. Soffrivo di cefalea, ansia, insonnia, inappetenza, stanchezza  fisica e mentale, malinconia con riduzione della libido e depressione.

Allora la malattia depressiva non era ben conosciuta e, ovviamente, non si conosceva  una terapia specifica. Come farmaco cominciò ad usarsi il litio e, soprattutto in modo aspecifico, la pratica dell’elettroshock o terapia elettro-convulsivante. Conoscendone gli effetti, in qualità di studente di medicina, evitai di farla.

La terapia mirata ed efficace si ebbe con la scoperta della serotonina e del suo ruolo nel contrastare e curare i sintomi della depressione. Individuata la depressione come malattia metabolica, con serotoninici e farmaci affini, si riuscì a tenere sotto controllo la malattia sino alla guarigione, in diversi casi. E fu grazie ai vari farmaci antidepressivi che riuscii a continuare gli studi di medicina, a specializzarmi in pediatria (a Napoli) e in puericultura ( a Roma ). Così riuscii ad organizzare la mia  vita professionale e familiare, anche se, tutt’ora, pratico la terapia a dose di mantenimento.

Già da adolescente mi appassionai alla pittura e alla poesia e l’arte ha salvato la mia vita emotiva. Riporto alcuni componimenti in versi, scritti intorno ai 20 anni, da cui si evincono segni di evidente sofferenza depressiva.

Se ho voluto rivelare la mia vita da depresso, è per dare speranza a chi soffre e inviare il chiaro  messaggio che, oggi, la depressione è curabile. La si può mantenere sotto controllo e anche, frequentemente guarire con farmaci efficaci, supporto psicologico e con l’arte. Il consiglio che mi sento  di dare, da medico che ha personalmente sperimentato tale malattia psichiatrica, è di inquadrare precocemente il quadro sospetto (possibilmente già in età pediatrica). È necessario, comunque, sempre rivolgersi a centri altamente qualificati.

Depressione

Per decenni, l’oltraggioso parassita,

la bestia ha dimorato nel mio corpo

l’ha depredato dei colori vivi,

ha manomesso le correnti dolci delle acque,

fermandole in pozzanghere macerate e puteolenti…

Ha tentato in più occasioni di divorarmi,

ma la resistenza sempre insorta

del mio essere di terra ruderale

ha sempre generato, a me stesso ignote,

stille di rugiada dalle radici più profonde.

“Sempre, figlio, il tuo angelo custode

ti farà aria con le sue ali spiegate

e ti solleverà dal fondo, dalle tenebre”.

E ogni volta ho risalito la china

ritrovato il verde, il miele delle api

i sensi rinati, gli amici amorevoli…

Soprattutto, la generosa poesia.

Poesia che sempre m’è stata musa

di speranza,  asta d’appoggio, fede…

Ed è perciò che a te, amata e ritrovata, non so rinunciare.

Giovanni D’Amiano

pittore, poeta e pediatra

Foto: “Casolare di Volla”, pastello ad olio su cartoncino, 1973, per gentile concessione dell’autore Giovanni D’Amiano

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