Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

Cerca
Close this search box.

Manga, anime e prevenzione primaria

Riflessioni sull'uso dei fumetti manga e anime giapponesi in una prospettiva di lotta allo stigma e sensibilizzazione alla ricchezza della diversità.

Introduzione

I fumetti manga e gli anime (cartoni animati giapponesi) costituiscono la letteratura popolare intergenerazionale e cross-culturale che caratterizza quest’epoca, successiva a quella della postmodernità. Viene proposta una lettura del fenomeno in un’ottica di strumenti per la sensibilizzazione al disagio psicologico e alla inclusione sociale.

La capacità di affrontare temi complessi in modo semplice ed accessibile, insieme alla facilità a raggiungere un vasto pubblico internazionale, rende particolarmente efficaci manga e anime nella promozione del cambiamento sociale globale.

Manga, anime e psicologia

Negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi gli studi scientifici volti ad esplorare le potenzialità di manga e anime come stimolanti la crescita interiore e la percezione positiva del mondo. Sono di stimolo allo sviluppo dell’identità personale grazie ai personaggi che attraversano un viaggio di scoperta del sé e offrono modelli di crescita e sviluppo personale.

I lettori/spettatori possono trovare conforto e ispirazione nell’immedesimarsi con personaggi che affrontano problemi simili ai loro. Vedere rappresentate le proprie esperienze e difficoltà come fulcro di una narrazione e con taglio positivo e propositivo può rafforzare il senso di appartenenza. Si rafforza l’autostima, soprattutto in chi appartiene a gruppi minoritari, emarginati o stigmatizzati.

L’emotività, l’immedesimazione e la ricerca del Sé sono tematiche ubiquitarie nei vari generi narrativi di manga e anime. Occorre, però, specificare che sarebbe opportuno che essi venissero scelti in base alla sensibilità e alla età di chi legge fra le decine di generi e sottogeneri. Questa azione di filtro costringe genitori e tutori a contaminarsi con i mondi dei minori (Starace, in pubblicazione).

I manga e anime possono aiutare il lavoro dei terapeuti?

Forse in futuro, come già avviene con la letteratura e il cinema, manga e anime saranno suggeriti dai professionisti della salute mentale come adiuvanti alle psicoterapie. La mancanza di ricchezza relazionale delle nuove generazioni spesso amplifica il senso di solitudine, la diffidenza verso le diversità e facilita la tendenza a facili pregiudizi. Manga e anime possono essere di grande aiuto nel lavoro interdisciplinare tra istituzione, professionisti e associazioni contro lo stigma.

Manga e anime per la crescita sociale dei lettori/spettatori sull’importanza della diversità

Sinteticamente si possono individuare due ambiti psico-educazionali utili: la valorizzazione della diversità e l’importanza dell’empatia che permette la comprensione di chi è diverso da noi.

La frequente esposizione dei lettori/spettatori a personaggi diversi, in racconti complessi, può abituare loro a vedere la diversità come una normale variante senza coloriture moralistiche. A volte senza la diversità dei protagonisti non ci sarebbe alcun sviluppo narrativo con effetto noia delle trame.

L’empatia viene stimolata grazie all’uso della teoria della mente (Santangelo, 2020):si fa vedere il mondo attraverso gli occhi dei personaggi emarginati e stigmatizzati. I lettori/spettatori possono sviluppare una comprensione più profonda delle sfide, delle conflittualità ed esperienze traumatiche che i protagonisti delle storie affrontano (Giannalberto, 2019).

Il genere e l’identità sessuale

Le inquietudini legate alle diversità di genere sessuale vengono proposte con leggerezza e delicatezza. In Sailor Moon e Yuri on Ice l’identità di genere, la sessualità e la complessità dei personaggi LGBTQ+ permettono ai lettori di vedere l’umanità dei protagonisti oltre le etichette (Ishikawa, 2020).

Sulla disabilità fisica

La disabilità uditiva in A Silent Voice è espressa con una tale profondità emotiva da permettere di comprendere quali sono le sfide sociali e psicologiche affrontate dalle persone sorde. La disabilità non è una caratteristica stereotipata e le sue conseguenze nella trama vengono depotenziate, in modo che i personaggi siano definiti dalle loro azioni e relazioni, piuttosto che dalle loro limitazioni fisiche.

Le differenze etniche e culturali

Sul tema tristemente attuale del rapporto fra etnie e culture altre in One Piece e Naruto non c’è solo l’inclusione di personaggi di diverse etnie. Sono stati creati mondi immaginari con culture e tradizioni specifiche (completamente inventate o attingenti a culture esistenti) che esplorano narrativamente differenze e scontri culturali.

Nelle trame si enfatizzano il rispetto e l’accettazione dei valori altrui come imprescindibili per la risoluzione dei conflitti. I personaggi, eroi e antieroi, costituiscono non solo degli archetipi narrativi ma sono anche messaggeri di richieste sociali e culturali che la maggioranza spesso non vede.

One Piece ha venti anni di vita ed è uno dei tre manga/anime più diffusi e letti in tutto il mondo. È uno dei mondi immaginari più complessi, con riferimenti letterari che vanno da Gilgamesh a Don Chisciotte, con una costante dose di umorismo e autoironia.

In One Piece, si ha il coraggio di parlare senza addolcimenti, di schiavitù, disparità sociali e genocidio come atti utili a mantenere la pace sociale del potere politico dominante. Siamo sicuri che si stia parlando ancora di puro svago e intrattenimento?

Manga, anime e bullismo

Il bullismo nelle serie My Hero Academia e A Silent Voice è trattato in modo sfumato ma non approssimativo (Sparrow, 2019).  Si mostra non solo l’impatto sulle vittime, ma anche le motivazioni e le conseguenze della violenza per i bulli stessi. Ci sono storie di riscatto morale, con sviluppi del racconto nel quale i personaggi crescono e cambiano in bene.

In My Hero Academia il mondo è composto da tanti ragazzi con superpoteri, a volte potenti, a volte bizzarri. Ma questo non basta loro per sentirsi parte della società. È nella vita di gruppo della classe di scuola dei protagonisti che i valori della amicizia e della comprensione diventano nobilitanti.

È attraverso la solidarietà fra pari e la comprensione dei limiti altrui senza farli pesare che si ribalta il mito del superuomo accentratore e apocalittico che pervade tutto il manga/anime. Gli adulti giocano in questa narrazione un ruolo educativo e di contenitore molto positivo e edificante.

In A Silent Voice il protagonista è un ex bulletto che cerca di ricucire ciò che sente aver provocato: l’allontanamento di una compagna di classe per disperazione. La prospettiva del racconto è dalla parte del bullo che mette in discussione le sue azioni e avvia una severa autocritica. Un prodotto editoriale maturo.

Va citato, per il registro completamente diverso, un terzo lavoro che tratta il bullismo con toni grotteschi e paradossali: One Punch Man. È la storia di un ragazzo che con caparbietà diventa fortissimo, ma è completamente ignorato dalla società e dagli autorevoli eroi sovraumani. È un antieroe comico, ma tocca sempre a lui salvare la terra dalle catastrofi.

Al pari di My Hero Academia una delle trame secondarie è dedicata alla critica della società contemporanea. Essa è abbagliata dalle apparenze e facilmente seducibile dalle esteriorità che il noto sociologo Baundrillard definirebbe simulacri.

Salute mentale, manga e anime

A riguardo della salute mentale in Neon Genesis Evangelion e March Comes in Like a Lion vengono mostrati ritratti complessi e realistici del disagio psicologico. Sono narrazioni per palati esigenti.

In Neon Genesis Evangelion il peso della sopravvivenza del genere umano, dopo due apocalissi scatenate dagli adulti, è caricato su adolescenti programmati per combattere elementi soprannaturali inevitabili. La storia alterna battaglie spettacolari e concetti metafisici a momenti di forte introspezione sulle paure e insicurezze dei personaggi che spinge i lettori/spettatori a riflettere.

Il taglio con cui la scrittura descrive queste situazioni tristi è comparabile alla elaborata sceneggiatura di un film d’essai esistenzialista. Vi sono personaggi che vivono situazioni intense di depressione, ansia, disturbo post traumatico da stress e relative conseguenze sulla qualità di vita e relazioni.

Una per tutte: scoprono di essere i piloti non di robot indistruttibili, ma di creature biologiche clonate ogni volta che vengono ferite. Creature che hanno una forma di coscienza e che provano dolore. Pertanto, più che essere nuovi Prometeo, essi scoprono di essere le nuove vittime della follia degli adulti.

Di ambientazione più pacifica e metropolitana è la rappresentazione della solitudine e della sofferenza interiore in March Comes in Like a Lion. In essa le vicende girano intorno ad un ragazzo orfano che, diventando un giocatore professionista, inizia a comprendere il mondo con il quale si sente quotidianamente in conflitto (Verzellesi, 2018). La narrazione prevalentemente in prima persona, come nella migliore tradizione del romanzo europeo del Novecento, permette ai lettori/spettatori di provare empatia per i personaggi, comprendendone il disagio esistenziale.

Anime e suicidio

Il tema del suicidio è affrontato in modo diretto e sensibile in alcune serie, come Orange e 13 Reasons Why (Tanaka, 2019). Questi anime esplorano le profonde emozioni di disperazione e isolamento che possono portare a considerare il suicidio come opzione. Infine, una cinica riflessione sul potere e le conseguenze morali di togliere la vita è trattata nella serie Death Note, caso editoriale dei primi anni 2000.

Considerazioni

Gli anime e i manga che pongono l’accento sulla ricchezza della diversità sono di fatto anti-stigma e inclusivi. Se i personaggi possono esprimere liberamente la loro identità, senza essere definiti esclusivamente da essa, allora anche nel mondo reale ciò è ipotizzabile. Quindi si può concretizzare finalmente un mondo più aperto e inclusivo, con meno stereotipi e pregiudizi. Se puoi immaginarlo, allora puoi realizzarlo!

Luigi Starace

Bibliografia

  1. Giannalberto B. (2019). L’animazione giapponese: Una visione alternativa della realtà. Edizioni NPE.
  2. Ishikawa S. (2020). Representation of LGBTQ+ characters in Anime and its impact on social attitudes. Journal of Japanese Media Studies, 15(2), 123-145.
  3. Santangelo L. (2020). La rappresentazione della diversità nei media giapponesi. Carocci Editore.
  4. Sparrow A. (2019). Anime e manga per la sensibilizzazione sociale: Uno studio critico. Edizioni Star Comics.
  5. Starace L. (2025). Manga e Anime. Guida per genitori e curiosi (in pubblicazione). Idrate Pensate Edizioni.
  6. Tanaka H. (2019). Mental Health in Manga: A New Perspective. International Journal of Comic Studies, 8(4), 77-89.
  7. Verzellesi F. (2018). Diversità e inclusione nei manga e negli anime: Una prospettiva sociologica. FrancoAngeli.           

Foto: Manga e anime, di Luigi Starace, 2024

4 1 votazione
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Il più recente
Il più antico Il più votato
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
Anime e prevenzione primaria

Ultime News

Violenza sugli animali.

Violenza sugli animali e disagio nei giovani

La violenza sugli animali è spesso il sintomo di un disagio più profondo, che riguarda le giovani generazioni. Unendo violenza, depressione e difficoltà psicosociali, è possibile tracciare un quadro allarmante delle sfide che i giovani affrontano oggi.

Leggi ...
Sbalzi d'umore. Tra normalità e patologia.

Sbalzi d’umore normali e patologici

Gli sbalzi d’umore sono dei cambiamenti comuni e repentini dell’umore. In questo articolo si pone l’attenzione tra gli aspetti di normalità e patologia degli stessi.

Leggi ...

Macro Aree

Articoli Correlati di Categoria

0
Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero, si prega di commentarex

Newsletter

Puoi cancellare la tua iscrizione quando vuoi

newsletter