Grazie ad uno studio del 2013 condotto dalla Case Western Reserve University e dalla University of North Carolina at Chapel Hill, confrontando casi di disturbo post traumatico da stress e casi di depressione, si è evidenziato che in oltre la metà dei casi di disturbo post traumatico da stress, esistono anche i criteri per una diagnosi di disturbo depressivo maggiore (Rytwinski et al 2013).
Questo non significa che il disturbo post traumatico da stress causi la depressione maggiore, anche se alcuni sintomi dei due disturbi si sovrappongono. Non significa neanche che chi soffre di depressione sia più facilmente soggetto a sviluppare un disturbo post traumatico.
Questo può metterci in allerta sul cercare sintomi depressivi in chi mostra un disturbo post traumatico. In questo caso sarebbe possibile proporre un tipo di terapia che possa essere efficace su entrambi i disturbi dato che si presentano così spesso insieme.
Emergenza e disturbo post traumatico da stress
Quando affrontiamo una situazione di emergenza possiamo andare incontro a quello che viene chiamato disturbo da adattamento. Se invece l’evento in questione è particolarmente sconvolgente e finiamo per subirne gli effetti emotivi per più di 6 mesi, possiamo parlare di disturbo post traumatico da stress (sito 1).
Si pensa che il disturbo post traumatico da stress sia un evento molto raro, ma il concetto di trauma è un concetto estremamente personale e soggettivo. Secondo i dati a disposizionecirca il 3,6% degli uomini e il 9,6% delle donne ha o ha avuto un disturbo post traumatico da stress (Gradus, 2007).
Ma come si può curare un disturbo post traumatico da stress? Non si tratta di un disturbo cronico? Il 56% di chi inizia una psicoterapia non mostra più sintomi del disturbo, e la percentuale sale al 67% in chi porta a termine il trattamento (Bradley, 2005).
La cura di sé
Il trattamento del disturbo post traumatico da stress prevede 3 componenti: cura di sé, psicoterapia e terapia farmacologica.
La cura di sé parte con il mettersi in una condizione sicura per sé e per i propri cari. Poi è necessario occuparsi della salute fisica, con una corretta alimentazione, riposo ed esercizio fisico, evitando sostanze come alcol e droghe. Inoltre è importante mantenere una routine quotidiana quanto più “normale” possibile, alzandosi al mattino, facendo una doccia, uscendo per una passeggiata ecc.
Anche gli hobby fanno parte della cura di sé. Tutti questi elementi sono imprescindibili per affrontare un trauma (sito1).
Terapia del disturbo post traumatico da stress
Per quanto riguarda la psicoterapia gli studi a disposizione non consentono di evidenziare particolari differenze nell’efficacia delle stesse per quanto riguarda il trattamento del disturbo post traumatico. Questo dipenderebbe anche dal fatto che quando si lavora sui traumi ci sono fattori comuni alle terapie, come le terapie cognitivo comportamentali e la Desensibilizzazione e la Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari (EMDR) (Bradley, 2005).
La farmacoterapia si avvale solitamente di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina per contrastare sintomi di ansia e depressione. Nelle condizioni di emergenza come ad esempio quella da CoViD-19 si è dimostrato che una maggiore cura di sé aiutava a percepire meno lo stress della situazione (Bermejo-Martins, 2021). Nella depressione uno dei sintomi tipici è proprio la mancanza della cura di sé (sito2).
I parallelismi nella terapia continuano poiché sia la psicoterapia, sia la farmacoterapia basata su inibitori della ricaptazione della serotonina si utilizzano sia per i disturbi post traumatici sia per la depressione.
Considerazioni
Quando descriviamo uno specifico disturbo la tendenza è a separare rigidamente un problema dall’altro. Nella vita reale però non è così e quando uno psicologo o uno psichiatra ricevono un paziente valutano tutti gli aspetti della persona.
Se dal trattamento di un problema ci si rende conto che ce ne sono anche altri presenti contemporaneamente si lavorerà quindi su tutti questi. Proprio per questa sovrapposizione capita spesso che disturbi diversi abbiano alcuni sintomi in comune. Allo stesso modo capita che disturbi diversi abbiano terapie simili.
Conclusioni
Possiamo concludere che sia nei casi in cui ci sia solo un disturbo post traumatico, legato magari ad un’emergenza, sia in quelli in cui è presente anche uno stato depressivo, possa essere importante rivolgersi a psicologo o psichiatra, o ad entrambi, per uscire da questa condizione.
Andrea Iengo
Bibliografia
- Bermejo-Martins, E., Luis, E. O., Fernández-Berrocal, P., Martínez, M., & Sarrionandia, A. (2021). The role of emotional intelligence and self-care in the stress perception during COVID-19 outbreak: An intercultural moderated mediation analysis. Personality and Individual Differences, 177, 110679.
- Bradley, R., et al (2005). A multidimensional meta-analysis of psychotherapy for PTSD. American journal of Psychiatry, 162(2), 214-227.
- Gradus, J. L. (2007). Epidemiology of PTSD. National Center for PTSD (United States Department of Veterans Affairs
- Rytwinski, N. K et al (2013). The cooccurrence of major depressive disorder among individuals with posttraumatic stress disorder: A meta‐analysis. Journal of traumatic stress, 26(3), 299-309.
Sitografia
- https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-psichiatrici/ansia-e-disturbi-correlati-allo-stress/disturbi-da-adattamento
- https://www.msdmanuals.com/it-it/professionale/disturbi-psichiatrici/disturbi-dell-umore/disturbi-depressivi?query=depressione#v1028029_it
Foto: Envato Elements