Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

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Come sopravvivere alla delusione conservando l’autostima

Non c’è persona al mondo che non abbia avuto, almeno una volta nella vita, una delusione! Spesso le più grandi delusioni arrivano da persone che non si son prese cura delle proprie ferite. Impariamo dunque ad affrontarle/superarle nel miglior modo possibile.

Introduzione

Delusione, delusione…Mi hai deluso! È stata la mia più grande delusione! Che delusione questa vita!  Quante volte ci siamo detti, abbiamo detto o abbiamo sentito dire questa parola? Tante volte, forse troppe al punto tale che talvolta la parola delusione inizia a far una rima baciata con depressione. Ma cos’è questa tanto temuta delusione che a volte ci conduce alla ancor più temuta depressione?  É possibile imparare a fronteggiare le delusioni senza perdere l’amore per sé stessi e per la vita?

In questo articolo cercherò di rispondere a queste domande affinché il lettore deluso possa trovare comprensione, conforto, coraggio e sollievo. È necessario trarre una risposta positiva per affrontare al meglio le proprie delusioni passate, presenti o future.

La frequenza della delusione

Quante volte la parola delusione riecheggia nei nostri pensieri? Vediamo Google Trends cosa ci dice in merito. Il Trends uno strumento che permette di esplorare gli argomenti e i termini più ricercati su Google in un determinato momento. Nell’ultimo anno la parola delusione su Google è stata molto cercata con un punteggio che oscilla sempre al di sopra del 50 su una scala il cui punteggio massimo è 100. Le regioni in cui c’è stato maggior interesse sono state rispettivamente Calabria, Molise e Campania.

Le domande associate (le query) più cercate sono state quelle con le frasi sulla delusione di una persona (+40%). Seguono le frasi di chi è deluso (forte impennata) e non mi aspetto niente, ma sono già deluso (+550%).                   

Da questi dati possiamo dedurre che la delusione è sicuramente un argomento di interesse attuale e che riguarda spesso il rapporto con un’altra persona. Essa produce sconforto, sfiducia nel futuro e molto spesso aspettativa di una nuova delusione.

Arte come espressione della delusione

Un ulteriore elemento, a conferma dell’attualità dell’argomento, può essere dato dall’osservazione del panorama musicale italiano dell’ultimo periodo. Le canzoni in vetta alle classifiche musicali (Top Annuale Singoli, 2024) parlano spesso di delusioni.

Tra le prime dieci canzoni, si respira lo sconforto di chi vive una delusione affettiva come in «Sinceramente» di Annalisa: «[…] Mi sento scossa. Ah, ma quanto male fa […]». Oppure si canta la paura di subire una nuova delusione come in «Click Boom» di Rose Villain: «[…] paura di svegliarmi con accanto qualcuno. Per me l’amore è come un proiettile […]». Verrebbe spontaneo chiedersi: come mai oggi spesso si cerca la parola delusione o se ne parla così tanto? È cambiata la società e procura maggiori delusioni rispetto ad anni fa o semplicemente se ne parla di più anche grazie all’avvento dei social?

Beh, la risposta non è semplice, meriterebbe uno studio approfondito. Ma sicuramente qui possiamo dire che la delusione è sempre esistita ed è spesso stata fonte d’ispirazione di artisti e scrittori famosi.

Basti pensare alla Natura matrigna, di Leopardi, che lo delude restando indifferente e crudele nei confronti dell’uomo stesso. Nella sua poetica filosofica c’è tutta l’amarezza dell’individuo e l’infelicità viene vista come dimensione propria dell’uomo. «O Natura, o Natura perché non rendi poi quello che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi?» (Leopardi, 1828).

Assodata la permanenza dei secoli della tematica delusione, non ci resta che affrontarla con coraggio, perché solo ciò che conosciamo fa meno paura e ci rende più sicuri.

Delusione cos’è? Perché accade?

Partiamo col definire la delusione così come viene descritta dall’enciclopedia Treccani. «deluṡióne s. f. [dal latino tardo delusio -onis]. – Il deludere o l’essere deluso; sentimento di amarezza di chi vede che la realtà non corrisponde alle sue speranze». Potremmo dire, dunque, che la delusione è figlia di un’aspettativa che non si realizza nella nostra realtà, frutto probabilmente di una previsione sbagliata degli eventi (sito 1).

Di conseguenza verrebbe da pensare che per non essere delusi bisognerebbe o aver il controllo sulle situazioni facendo previsioni certe, oppure non aspettarsi nulla dalla vita. Ma entrambe risultano fallaci, sia perché la vita è imprevedibile, sia perché è naturale che ci siano delle aspettative.

Sembra pertanto che non possiamo evitare di avere delusioni. Probabilmente è così, ma bisogna mettere in conto che può accadere e bisogna imparare a gestirle nel modo migliore possibile. Questo può fare la differenza!

Aspettative illusorie

Cerchiamo di capire quali sono le aspettative illusorie che con più frequenza ci possono portare a forti delusioni.

  • Supporre, o ancor peggio dare per scontato, che gli altri hanno i nostri stessi pensieri, emozioni, atteggiamenti e comportamenti rispetto ad uno stesso evento/situazione.

Ad esempio, ciò che per noi può essere fonte di gioia per un altro può essere fonte di grande paura. Se noi non lo sappiamo rischiamo di far qualcosa con l’aspettativa di ricevere un grazie ed invece ci arriva un rifiuto. Da qui potrebbe nascere una grande delusione e la convinzione erronea che è sbagliato fare qualcosa per gli altri perché non lo apprezzano.

La cosa migliore resta invece sempre il dialogo non giudicante con l’altro affinché ciascuno possa comprendere realmente cosa è accaduto, Non bisogna costruire false interpretazioni sulla persona, sull’accaduto o ancor peggio trarne conferma con delle generalizzazioni negative.

  • Pensare e dare per scontato che ciò che abbiamo oggi nel presente, che siano persone, cose o situazioni, ci saranno sempre o che resteranno immutate nel tempo.

La nostra mente cerca stabilità e sicurezza per un proprio equilibrio psichico. Essa tende a mantenere salde le proprie convinzioni su sé stessi, sugli altri e sul mondo e ci porta a leggere ciò che accade attraverso queste griglie. Questo però non sempre ci aiuta a capire prospettive diverse dalla nostra e soprattutto ad accettare che le cose possono cambiare. Questo prepara il terreno per grandi delusioni.

A volte invece cambiare queste convinzioni, soprattutto se negative, diventa fondamentale per il nostro benessere emotivo.

Lo psicoterapeuta Eric Berne (2008) diceva che il bimbo nei primi anni di vita, influenzato dalle esperienze con i propri genitori, costruirà le proprie convinzioni su sé, sugli altri e sul mondo. Esse saranno alla base delle decisioni del suo copione di vita. Questo piano di vita inconscio lo accompagnerà sempre condizionando le sue scelte. A meno che, la persona non faccia un percorso su sé stessa ed avvii un processo di cambiamento interiore.

Ad esempio, un bambino cresciuto con genitori poco attenti ai suoi bisogni e alle sue richieste emotive si sentirà poco considerato. Egli per sentirsi visto ed amato inizia prendersi lui cura dei genitori, compiacendoli. Molto probabilmente crescerà con la convinzione di non essere abbastanza importante e che per essere accettato, amato deve soddisfare le richieste degli altri.  Crederà che non può chiedere aiuto agli altri e se lo facesse le sue richieste verrebbero ignorate. Pertanto, impara che è meglio non mostrare loro le sue debolezze e richieste di aiuto per non avere ulteriori delusioni (Steward & Joines, 2000).

Delusione e depressione

Secondo Berne (2008) queste convinzioni/decisioni saranno alla base del suo piano di vita inconscio. Esse lo porteranno anche da adulto a rivivere gli stessi schemi relazionali disfunzionali che gli confermeranno ancor di più le convinzioni negative su sé stesso e sugli altri.

Con il risultato di restare sempre più deluso dalla vita e con la possibilità di sviluppare un quadro depressivo. Questa è la risposta alla domanda che le persone si fanno sul perché vivono sempre le stesse situazioni e delusioni. Esse riaprono sempre le ferite e i traumi trascorsi.

E allora che fare? L’unica cosa sana sarebbe iniziare un percorso di cambiamento personale affinché la persona possa modificare il proprio copione di vita limitante. Troverà così un nuovo spiraglio di luce positiva nella vita.

Come fronteggiare la delusione e vivere con la speranza

La persona che incontriamo probabilmente sta combattendo una battaglia che non conosciamo, ognuno ha le sue ferite emotive, i suoi traumi irrisolti, le sue paure, fragilità e insicurezze.  Se ti ferisce, ti delude non pensare che è perché tu non vali abbastanza da essere rispettato e amato.

 Probabilmente l’altro (così come noi stessi) reagisce in base alle proprie dinamiche personali di vita. Non sta a te prendersi cura di esse, non devi salvarlo, ma solo cercare di essere empatico e gentile con lui/lei. Se puoi, sii una fonte di gioia e benessere nel suo presente e non essere l’ennesima guerra da combattere o nemico da cui difendersi.

Attaccare per paura di essere attaccati non è una buona strategia, perché ti farai il vuoto intorno! Pertanto, impara sì a difenderti con spada e scudo se vieni attaccato, ma non corazzarti da testa a piedi per paura. Soprattutto non essere tu a scagliare la prima freccia.

Se ti chiudi hai già perso! Pensa che dopo la pioggia torna sempre il sole e l’arcobaleno.

«È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttate via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio» (Antoine de Saint-Exupéry, 2015).

Romina Tavormina

Bibliografia

  1. Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe. Feltrinelli, 2015
  2. Berne E. Ciao! e poi. Tascabili Bompiani, 2008
  3. Steward I, Joines V, L’analisi transazionale, Garzanti, 2000

Sitografia

  1. Enciclopedia Treccani https://www.treccani.it/vocabolario/delusione/
  2. Google trends https://trends.google.it/trends/explore?geo=IT&q=Delusione&hl=it
  3. Leopardi G. A Silvia, 1828 http://digitale.bnnonline.it/index.php?it/148/a-silvia-1828
  4. Top Annuale Singoli Top Annuali: 2024 (hitparadeitalia.it)

Foto: Envato Elements

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