Introduzione
Il sonno è fondamentale nella nostra vita quotidiana perché garantisce il riposo, il recupero delle energie mentali e fisiche e il consolidamento della memoria. Durante questa funzione vitale, il soggetto è risvegliabile e ciò che vede rappresenta ciò che è contenuto nella sua mente. Le alterazioni nel ritmo sonno-veglia influiscono negativamente su tutte le funzioni vitali come appetito, umore e attenzione. La privazione di sonno è ad esempio responsabile di una disregolazione dell’umore (maggiore aggressività). Può indurre alterazioni della coscienza fino ad allucinazioni e deliri, come nel celebre film: “L’uomo senza sonno”.
Il sonno per gli antichi greci
Nella mitologia greca, Hypnos era il dio del sonno, figlio di Erebro, dio dell’oscurità e di Nyx, dea della notte e fratello gemello di Tanatos, la morte. Hypnos attraverso il sonno ristoratore era capace di rasserenare gli animi, sollevando gli uomini dalle tribolazioni della vita quotidiana. Il potere di Hypnos si esercitava anche sugli dei.
Nel canto XVI dell’Iliade si legge, infatti, di un incontro fra Era e lo stesso Hypnos, durante il quale la dea gli chiede di addormentare Zeus per permettere a Poseidone di aiutare gli Achei durante la guerra contro i troiani.
Hypnos ha avuto molti figli, fra cui Morfeo, Fobetore e Fantaso, ognuno dei quali rappresenta una diversa tipologia di sonno. Morfeo, ovvero plasmatore dei sogni è il più conosciuto. Egli appare sotto sembianze umane nei sogni degli uomini. Fobetore, il padre degli incubi, ha il compito di far apparire figure di animali, bestie feroci e mostri spaventosi. Fantaso (da cui deriva il termine fantasia) è colui che, onnipresente in ogni sogno, crea le ambientazioni e oggetti inanimati. Hypnos poteva contare sull’aiuto di suo figlio Morfeo che, prendendo le sembianze di persone o situazioni sognate, faceva in modo che quelle illusioni risultassero reali.
Morfeo, con le sue ali, vola sugli uomini e gli si avvicina silenzioso per poi accarezzargli delicatamente gli occhi con un fiore di papavero. Così facendo popola il loro riposo di sogni. Da qui il famoso detto: “Cadere tra le braccia di Morfeo” e il temine morfina per indicare la sostanza soporifera contenuta nel papavero dell’oppio.
Il sonno nelle diverse antiche culture
Nel pantheon egizio, il dio Bes, solitamente associato alla protezione della casa e dei bambini, era anche considerato un protettore del sonno. Era raffigurato come un nano dalla faccia leonina, che scacciava gli spiriti maligni e gli incubi, garantendo sogni tranquilli ai dormienti.
Nella mitologia norrena, il dio della caccia, degli archi e degli sci, Ullr era considerato anche un protettore dei sogni e ad egli si rivolgevano per un sonno ristoratore.
Nella religione Yoruba dell’Africa occidentale, gli Orisha sono spiriti venerati per vari aspetti della vita. Oshun, Dea dell’amore e della fertilità, è anche associata alla serenità e al sonno tranquillo. Gli Yoruba credono che Oshun possa portare pace e sogni dolci ai suoi devoti (Allende, 2009).
I disturbi nel sonno negli adolescenti
Gli adolescenti hanno bisogno di dormire dalle 10 alle 12 ore al giorno, ma potrebbero presentare difficoltà a raggiungere tale obiettivo (Militerni,2021). Lo stress (ansia, difficoltà a rilassarsi, perfezionismo) cambiamenti biologici, abuso di sostanze stimolanti (energy drink, cocaina e cannabinoidi) e abitudini scorrette possono compromettere il sonno. Le alterazioni in uno di questi fattori possono determinare un cambiamento nel ritmo sonno-veglia (circadiano) e nelle funzioni vitali.
I sintomi dell’insonnia negli adolescenti (giovani tra i 13 e i 18 anni) sono: sentirsi stanchi, svegliarsi dopo essere andati a letto e avere difficoltà ad addormentarsi. Svegliarsi frequentemente durante la notte e avere difficoltà a riaddormentarsi; trovare scuse per ritardare il momento di addormentarsi; difficoltà a svegliarsi al mattino. Voler fare spesso un pisolino durante il giorno; avere difficoltà a concentrarsi e a ricordare le cose.
Cause dell’insonnia
Quali sono le cause più comuni di insonnia negli adolescenti? Secondo recenti studi clinici tra le cause più comuni c’è un’eccessiva stimolazione cerebrale che determina alterazioni del ritmo sonno-veglia. Ad esempio, eccesso di dispositivi elettronici (tablet, cellulari e videogames), più raramente cause organiche (apnee notturne per obesità, problemi tiroide o surrene). Altra causa comune sono fattori esterni stressanti come problemi a scuola, ansia, tensioni familiari. Affrontare repentinamente la problematica dell’insonnia, consente di evitare lo sviluppo di problematiche più serie e la stabilizzazione nell’irregolarità del sonno non ristoratore.
Videogames, social e alterazioni del ritmo sonno veglia
Molti adolescenti trascorrono tanto tempo sui loro telefoni, guardando la televisione o utilizzando altre tecnologie. Questi comportamenti possono anche rendere difficile addormentarsi per eccessiva stimolazione visiva (troppi input al sistema nervoso). In particolare, l’uso di videogames con piattaforme online è stato associato ad insonnia. Secondo una recente ricerca americana, la maggior parte degli adolescenti analizzata (67,0%) trascorre giocando online almeno un’ora al giorno (Suriah, 2017).
Diversi studi concordano che giocare a videogiochi (VG) per lunghi periodi, in particolare la sera, è una causa significativa, comune e probabile di problemi di sonno. L’esposizione serale ai VG, infatti, può portare a un sonno insufficiente e di bassa qualità, con possibili effetti sulla attenzione, memoria e capacità critiche durante il giorno (Pernacchia, 2018).
Come si risolve l’insonnia? L’importanza della melatonina
La prima cura nell’insonnia consiste nel riconoscere il problema e ripristinare una corretta igiene del sonno. Bisogna pianificare le attività quotidiane, evitare stimoli visivi eccessivi a ridosso del sonno ed elaborare una routine personalizzata per l’addormentamento. Quando queste accortezze non sono sufficienti, è opportuno contattare uno specialista per inquadramento diagnostico e terapeutico.
Nell’adolescenza le modifiche ormonali e la variazione nella secrezione di melatonina determinano un’alterazione del ritmo circadiano. La melatonina, infatti, è un ormone che regola il sonno ed il ritmo sonno-veglia. Viene prodotto quasi esclusivamente dalla ghiandola pineale o epifisi, presente nel cervello. I livelli di melatonina nel sangue variano nel corso della giornata. In particolare, risultano bassi durante il giorno mentre iniziano ad aumentare circa 1-3 ore prima dell’orario abituale in cui ci si corica. Essi rimangono alti per tutta la durata del sonno per poi ridursi circa un’ora prima dell’orario di risveglio.
In alcuni casi e su indicazione specialistica la prescrizione di melatonina suppletiva è utile per il ripristino del ritmo circadiano con induzione e mantenimento del sonno. Esistono diverse formulazioni e non tutte approvate per correlato effetto farmacologico, motivo per cui devono essere prescritte da uno specialista, che saprà indicarne il dosaggio e valutarne l’efficacia.
Conclusioni
Dormire è una funzione fisiologica e vitale fondamentale a tutte le età per vivere bene ed in particolare in una fase formativa della vita come l’adolescenza. La presenza di alterazioni nel ritmo sonno-veglia influisce negativamente sul benessere in termini di irritabilità, disturbi cognitivi, deficit della memoria ed interazioni con gli altri.
I giovani adolescenti posso apparire distratti, poco interessati o eccessivamente irritabili. L’insonnia può essere la spia per un malessere nascosto ed affidarsi ad uno specialista è l’inizio per la cura. Ricorrere a rimedi da passaparola potrebbe spegnere solo momentaneamente il segnale di allarme che si potrebbe presentare in maniera dirompente.
Alba Cervone
Bibliografia
- Allende I., L’isola sotto il mare, Feltrinelli ed, 2009
- AAVV. (1997). Antiche saghe nordiche. Classici Bompiani
- Cassano GB, Tundo A (2006) Psicopatologia e clinica psichiatrica, Edra Ed.
- Militerni, Manuale di Neuropsichiatria Infantile, Idelson Gnocchi, 2021
- Pernacchia S, Curcio G, Exposure to video games: effects on sleep and on post-sleep cognitive abilities. A sistematic review of experimental evidences, Sleep Sci. 2018 Jul-Aug;11(4):302–314. doi: 10.5935/1984-0063.20180046
- Recalcati M: L’uomo senza inconscio. Figure della nuova clinica psicoanalitica, Raffaello Cortina Editore, 2009
- Suriah et al, The Instances of Insomnia among Adolescents in High School Addicted to Online Games, https://doi.org/10.32388/OQH064
Sitografia
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