La comunità organizzata di individui
La tragica morte di Giulia Cecchettin ha portato nuovamente sotto i riflettori il dramma dei femminicidi e della violenza di genere, scuotendo profondamente la coscienza collettiva. Dal dibattito ancora in corso auspichiamo le premesse per un reale cambiamento nella società.
Sempre più di frequente si assiste alla diffusione di notizie sulla violenza da parte di adolescenti o giovani adulti nei confronti della propria partner. L’uccisione della vittima, nei casi peggiori, porta l’aggressore ad utilizzare la pratica dell’overkilling.
La nostra esistenza è intrisa d’incertezza, che per quanto possa procuraci qualche disagio, comunque ci stimola nella ricerca di stabilità. Ci sono momenti e situazioni di particolare incertezza, che possono spaventarci per il futuro, fino a farci soffrire e ad ammalarci psicologicamente.
Questo breve articolo illustra un malessere dei nostri giorni: la FOMO, acronimo di Fear of Missing Out, in italiano “paura di essere messi fuori”. Tale timore di esclusione dalle attività di amici e conoscenti porta ad una iperconnessione ai social, tesa a controllare cosa facciano gli altri. Tale malessere può essere di forte intensità e impattare sulla qualità della vita della persona fino allo di depressione e ansia. A seguire alcuni piccoli consigli per superare la FOMO.
Come affrontare la malattia oncologica? I familiari possono essere di supporto? Quali i cambiamenti di vita ?
All’alba di una mattinata di metà luglio un incendio doloso ha distrutto l’installazione “La Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto, collocata a Napoli in Piazza Municipio. È stato subito chiaro che si era trattato di un incendio doloso, ma anche di un forte segnale di psicologia urbana di massa.
L’articolo tratta brevemente il delicato tema del rapporto social media e morte. Viene sottolineata la confusione etica e normativa rispetto al tema della morte e social media. Vengono forniti informazioni e riferimenti che permettano di proteggere la propria identità digitale.
Recenti tragici accadimenti hanno scosso nel profondo sia la collettività sia la comunità dei professionisti della salute mentale. Ma davvero disagio mentale fa rima con violenza?
Dove nasce lo stigma? Esistono evidenze biologiche e psicologiche che possono cercare di spiegare le origini e le cause dello stigma? La lotta allo stigma è uno dei principali obiettivi della EDA Italia Onlus e la rivista Depressione Stop è un’arma importante e ideale.
I media, la cronaca, i profili personali sui social network presentano adolescenti che fanno del culto dell’immagine la loro ossessione, aderendo ai canoni imposti.
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