Introduzione
L’adolescenza è un cambiamento globale, rapido e intenso che si verifica in un’età indicativamente compresa fra 12 e 24 anni. Il suo scopo biologico è la maturazione di tutti i sistemi necessari ad affrontare la vita adulta e raggiungere le mete biologiche funzionali alla sopravvivenza della specie (Siegel, 2014). È una fase di grandi opportunità, è un momento importante per il cambiamento. L’adolescenza è anche fonte di disorientamento e di potenziali rischi con messa in atto di comportamenti sfidanti e provocatori. I cambiamenti avvengono sul piano intrapsichico, relazionale e sociale.
L’adolescente vive nel presente e ricerca il soddisfacimento immediato. Non tollera il limite, la frustrazione, l’attesa. Qualsiasi situazione, in adolescenza, è vissuta in modo intenso. I cambiamenti d’umore sono rapidi e veloci: ad esempio la rabbia può diventare esplosiva, la tristezza diviene in un attimo disperazione. L’umore è soggetto a repentini sbalzi d’umore, i quali rientrano in un normale sviluppo evolutivo. Altre volte quando gli sbalzi d’umore sono intensi e persistenti, si manifestano i sintomi psicopatologici.
Dati
Secondo i dati di una ricerca internazionale (Studio HBSC 2022) in cui sono stati coinvolti 50 paesi europei e il Nord America emerge un quadro preoccupante, in adolescenza, anche per l’Italia. Ciò che emerge, è che la pandemia ha esacerbato una serie di disturbi psicopatologici. Essi sono: Disturbo del comportamento alimentare, Self Cutting, Tentati suicidi e Disturbi dell’umore, Fobie sociali, ritiri e abbandoni scolastici. Nella fascia adolescenziale 11-13 anni si è notato inoltre un aumento del cyberbullismo, il bullismo d’altra parte continua ad essere diffuso e stabile a scuola.
Umore inquieto e depressione in adolescenza
I Disturbi dell’Umore sono un fenomeno in continua crescita negli adolescenti e nei giovani, ormai da tempo. Secondo il Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali, (DSM-V) i disturbi dell’umore sono caratterizzati da tristezza grave, umore instabile, diminuzione di interesse nelle normali attività quotidiane. Questo malessere perdura per almeno due settimane con ulteriori problematiche inerenti al sonno, l’alimentazione, agitazione psicomotoria o apatia, incapacità di concentrarsi, pensiero negativo anche sulla propria vita. Il disagio psichico si può esprimere anche attraverso comportamenti rischiosi come l’abuso di alcool o di sostanze, aggressività e rabbia agita.
Attacco al corpo in adolescenza
Da diversi studi scientifici emerge che gli adolescenti sembrano aver identificato come simbolo per la loro sofferenza psichica il corpo. Il corpo è al centro di tutto. È un elemento da mostrare, da scolpire, da tagliuzzare o addirittura annientare. In adolescenza, il corpo è sempre più immagine, esposizione, iperconnessione.
Alcuni adolescenti non sanno utilizzare le parole per esprimere la sofferenza e il dolore. Hanno poca capacità di riflettere e comprendere il proprio stato d’animo, le emozioni che vivono, cioè mentalizzano poco. Sentono l’umore altalenante, faticano a riconoscere i propri sentimenti ed emozioni. Per Fonagy mentalizzare è una funzione decisiva della psiche, implica pensare il proprio pensiero e quello degli altri, comprendere i propri stati mentali e quelli altrui (Fonagy, 2010). L’adolescente fatica a mentalizzare il corpo, si ritrova in breve tempo in un corpo che cambia rapidamente a cui non sa dare un significato. Alcuni adolescenti si autocurano dal dolore emotivo con abuso di cibo, sostanze e alcol.
Un genitore caregiver e l’adolescenza
Quando un adolescente si ammala di un disturbo dell’umore, per il genitore è un momento difficile e faticoso. Come caregiver il genitore fornisce continue cure e attenzioni, la sofferenza è intensa, il genitore si sente impotente. Subentra sovente stanchezza fisica e mentale, lo stress diventa elevato. L’adolescente si chiude, appare distante e conflittuale. Il clima è spesso teso in famiglia, è prioritario mantenere il dialogo, attraverso l’ascolto e l’empatia possiamo accogliere e comprendere le difficoltà. Il caregiver è messo a dura prova, si richiede uno sforzo notevole. D’altra parte, l’adulto ben strutturato mantiene una posizione di comprensione e di ascolto.
Testimonianza
Mia figlia fin da piccola è sempre stata ribelle e irascibile; durante l’inizio dell’adolescenza le cose sono peggiorate. Gli scoppi di rabbia erano all’ordine del giorno, c’erano forti litigi e urla. Il rapporto di mia figlia con il proprio corpo era pessimo, il cibo era un grande problema. Per diverso tempo ha avuto episodi di abbuffate frequenti. Ho chiesto consiglio al medico di base anche per gli sbalzi d’umore troppo intensi…mi diceva: «Lasci correre è l’adolescenza, passerà» ma non è stato così. Mia figlia ha sofferto di depressione per parecchio tempo, poi per fortuna è riuscita a stare meglio, ma non è stato facile…per sopravvivere, è stato vitale per me prendermi cura di me stessa.
Conclusioni
Come caregiver è importante conoscere tali problematiche inerenti i disturbi dell’umore per poter essere di supporto. Il genitore dovrà prendersi cura altresì di sé stesso in quanto è esposto durante la malattia a notevole stress, nel tempo anche il caregiver potrebbe star male ed aver bisogno di aiuto.
Donatella Costa
Bibliografia
- Liverta Sempio O, Marchetti A. Lecciso F.; 2005 “Teoria della mente – tra normalità e patologia”. Ed. Raffaello Cortina
- Siegel J. Daniel, 2014; “La mente adolescente” Ed. Raffaello Cortina
- Fonagy P., Bateman A., 2010 “Guida pratica al trattamento basato sulla mentalizzazione, Ed. Raffaello Cortina
- Cirillo L. 2024 “Soffrire di adolescenza, il dolore muto di una generazione” Ed. Raffaello Cortina Editore
Sitografia
www.promozionesalute.regione.lombardia.it
https://it.wikipedia.org/wiki/Manuale_diagnostico_e_statistico_dei_disturbi_mentali