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L’inquietudine e i disturbi dell’umore

Spesso il clinico incontra notevoli difficoltà nel fare una corretta diagnosi del tipo di disturbo dell’umore, soprattutto se è in presenza dei cosiddetti «stati misti». La Scala di Valutazione G.T. MSRS nasce per aiutare a fare una diagnosi di stato misto di spettro bipolare. Essa mette in evidenza il livello di inquietudine di queste malattie dell’umore.

Come si manifesta l’inquietudine

I disturbi dell’umore e dell’ansia nelle loro varie manifestazioni diagnostiche, incluse le forme non facili da diagnosticare, coinvolgono circa il 20% di tutta la popolazione (Tavormina 2013 – Akiskal 2005 – Perugi et al 2014). La componente comune a tutte queste forme cliniche è la presenza dell’inquietudine, dell’agitazione e tensione interna, dell’iperattività dei pensieri e dell’instabilità dell’umore. Questa instabilità/oscillazione, media o elevata come intensità e frequenza che sia, è sempre presente anche quando l’umore appare stabile nella sua fase depressiva o maniacale.

Ad essa possono associarsi altre aspetti clinici come: manifestazioni di abusi di sostanze stupefacenti e tossiche, disturbi del comportamento alimentare e, come già scritto, con le manifestazioni acute dell’ansia.  Tutte queste forme rientrano nel grande spettro dell’umore instabile per la presenza dell’inquietudine, dell’iperattività dei pensieri, della tensione interna e dei disturbi del sonno (Rihmer & Akiskal, 2010 – McElroy et al, 2005 – Tavormina 2024).

Anche in presenza e persistenza di forme depressive dell’umore bisogna parlare di umore instabile, in cui l’inquietudine è la sua manifestazione principale.  La depressione diventa pertanto solo una fase, non una patologia a sé, di un equilibrio dell’umore che presenta sempre instabilità. Esso per certi periodi può stazionare (più o meno lungamente per settimane o mesi) lungo la componente depressiva, per poi attenuarsi. Può proseguire senza andare in una componente iperattiva o ipomaniacale, o addirittura modificarsi con un incremento della componente “inquieta” o “agitata”. Talvolta può presentarsi iperattività del tono dell’umore e/o irritabilità, con presenza quasi costante di iperattività dei pensieri e conseguente difficoltà nella concentrazione.

Altri sintomi spesso presenti sono il sonno disturbato, presenza di varie forme somatiche di origine ansiosa (colite, gastrite, cefalea). Ma anche la frequente associazione con i disturbi del comportamento alimentare, con le malattie dell’ansia (ansia generalizzata, panico, ossessiva, fobica) e con gli abusi di sostanze stupefacenti e tossiche (McElroy et al, 2005 – Tavormina 2019).  

Cos’è l’umore instabile

L’umore instabile, o l’umore nello «spettro bipolare», diventa quindi la malattia dell’umore che il clinico deve trattare e non «la depressione». Questo termine può trarre in inganno in quanto talvolta i sintomi depressivi possono anche non essere presenti in modo chiaramente evidente e costanti nel paziente. Spesso possiamo trovarci in presenza di forme mascherate per maggiore presenza di prevalenti sintomi ansiosi, impulsivi o comunque connessi con l’inquietudine (Akiskal & Benazzi 2006 – Tavormina 2019). 

La depressione agitata, la depressione disforica, la disforia mista, la depressione ricorrente, la ciclotimia, il disturbo bipolare II attenuato, il disturbo bipolare a rapida ciclicità. Tutti questi disturbi dell’umore descrivono uno stato di costante rapida o ciclica oscillazione e instabilità dell’umore, che può definirsi nel concetto di stato misto del disturbo bipolare (Tavormina 2019 – Tavormina 2024 – Angst et al, 2003 – Akiskal 2005 – Akiskal & Benazzi 2005). Tutte queste diagnosi sono, per così dire, figlie dell’inquietudine.

Il concetto del mixity 

Il mixity, cioè il livello di malessere, delle fasi depressive (che comprende i sintomi più insidiosi della sovrapposizione di depressione-irrequietezza-irritabilità) può causare un aumento del rischio suicidario (Akiskal 2005). L’intensità di questi sintomi può essere mostrata utilizzando un test di valutazione per stati misti GT-MSRS, una scala di valutazione facile da usare, composta da undici punti per dimostrare il livello di mixity (punteggio da 2 a 6: livello medio-leggero; punteggio da 7 a 12: livello medio; punteggio da 13 a 19: livello alto) (Tavormina 2014 – Tavormina et al, 2017).

Inoltre, la creazione di un traduttore online in tre lingue (inglese, italiano e russo) focalizzato su questa scala GT-MSRS (Smirnova et al, 2023), renderà tra poco il test GT ancora più facile da usare (con un link sul web).

È fondamentale per il clinico quantificare, se così si può dire, l’intensità del malessere di coloro che soffrono di questi stati misti (cioè, il mixity), per così meglio comprenderne il livello di sofferenza del paziente. Questa scala di valutazione sugli stati misti (GT-MSRS) mette facilmente in evidenza l’intensità del mixity e pertanto dell’inquietudine. Questo indirizzerà rapidamente verso la prescrizione di uno o più regolatori dell’umore (Tavormina et al, 2017 – Cervone et al, 2022).  

Nel trattamento della malattia bipolare, la nozione di mixity diventa il punto di partenza fondamentale per parlare di stati misti e approcciare l’iter diagnostico. Altrettanto fondamentale è la conoscenza di tutto il corredo sintomatologico da parte del clinico per un corretto approccio diagnostico-terapeutico. Tutto questo dovrà condurre ad un opportuno utilizzo di farmaci stabilizzatori dell’umore e bassi dosaggi di antidepressivi.

Osservazioni conclusive 

Le conseguenze di un mancato riconoscimento diagnostico (e successivo inadeguato trattamento) di un disturbo dell’umore possono portare ad un reale incremento del rischio suicidario. Possono inoltre portare alla riduzione delle aspettative e qualità della vita (sia personale, che familiare e lavorativa). Inoltre, ne sono anche conseguenza l’aumento delle assenze lavorative o del ricorso alle risorse sanitarie quando gli stati misti non sono adeguatamente trattati.

La scala di valutazione sugli stati misti (la GT-MSRS) si è dimostrata molto utile per un approccio diagnostico precoce di questi quadri clinici. Questa scala si può scaricare da questo link:  https://www.edaitalia.org/wp-content/uploads/2023/03/Scala-Valutaz-Stati-Misti-volantino_2023.pdf

Giuseppe Tavormina

Bibliografia

  1. Akiskal HS – The dark side of bipolarity: detecting bipolar depression in its pleomorphic expressions –Journal of Affective Disorders 2005; 84 (2-3): 107-115.
  2. Akiskal HS, Benazzi F – Toward a clinical delineation of dysphoric hypomania – operational and conceptual dilemmas – Bipolar Disorders 2005; 7 (5): 456-64.
  3. Akiskal HS, Benazzi F – The DSM-IV and ICD-10 categories of recurrent [major]depressive and bipolar II disorders: Evidence that they lie on a dimensional spectrum – Journal of Affective Disorders 92 (2006); 45–54.
  4. Angst J, Gamma A, Benazzi F, Ajdacic V, Eich D, Rossler W. Toward a re-definition of subthreshold bipolarity: epidemiology and proposed criteria for bipolar-II, minor bipolar disorders and hypomania. Journal of Affective Disorders 2003; 73; 133-146.
  5. Cervone A, D’Ostuni FP, D’Aietti E, Esposito G, Masella M & Tavormina G – Mixed states: diagnosis, assessment and diagnostic stability – Psychiatria Danubina, 2022; Vol. 34, Suppl. 8, (pp 38-41).
  6. McElroy SL, Kotwal R, Keck ir PE, Akiskal HS – Comorbidity of bipolar and eating disorders: distinct or related disorders with shared dysregulations? – Journal of Affective Disorders 86 (2005); 107-27.
  7. Perugi G, Medda P, Swann AC, Reis J, Rizzato S, Mauri M. Phenomenological subtypes of severe bipolar mixed states: a factor analytic study. Compr Psychiatry 2014; 55 (4):799-806.
  8. Rihmer Z, Akiskal HS, et al. Current research on affective temperaments. Current Opinion in Psychiatry 2010; 23: 12-18.
  9. Smirnova D, Vlasov A, Yashikhina A, Astafeva D, Pavlichenko A, Syunyakov T & Tavormina G – G.T.MSRS on-line calculator targeting the early diagnosis of mixed affective states: the multicentre study project design on the approbation and validity of the three language versions of the rating scale – Psychiatria Danubina 2023; 35: supp 2 (86-93).
  10. Tavormina G – An introduction to the bipolar spectrum – The management of bipolar spectrum disorders, summer 2013, CEPIP; 3-6. 
  11. Tavormina G – Treating the bipolar spectrum mixed states: a new rating scale to diagnose them – Psychiatria Danubina 2014; 26: suppl 1: 6-9.
  12. Tavormina G –  Clinical utilisation of the “G.T. MSRS”, the rating scale for mixed states: 35 cases report – Psychiatria Danubina 2015; 27: suppl 1: 155-59.
  13. Tavormina G, Franza F, et al.- Clinical utilisation and usefullness of the rating scale of mixed states, (“GT- MSRS”): a multicenter study. Psychiatria Danubina 2017; 29: supp 3: 365-67.
  14. Tavormina G – Bipolar disorders and bipolarity: the notion of the “mixity” – Psychiatria Danubina 2019; 31: supp 3: 434-37.
  15. Tavormina G – Depression, mood disorders and bipolar spectrum: one or different diseases? – (Psychiatria Danubina, 2024; 36: suppl. 2: 170-5).
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