Introduzione
Quando parliamo di “male oscuro” ci viene in mente quella misteriosa “Sfera nella sfera” e inafferrabile sofferenza che si cela nell’animo di coloro che sono affetti dalla depressione. Inaccessibile alla comprensione e allo sguardo esterno. Esso appartiene ad uno dei due mondi in cui si consuma la depressione: quello interno. Il mondo dell’interiorità e dell’incomunicabilità. E il “suo” mondo esterno sembra nascondere o proteggere quella sofferenza con una maschera di apparente serenità.
Perché due mondi della depressione? Per la natura stessa della depressione che è molto complessa e a volte inspiegabile anche per chi ne è affetto. Spesso le parole usate per definirla non si trovano, non sono esatte o sono poche. Perché la depressione è un groviglio di sofferenze, di emozioni e di pensieri. La depressione è un fenomeno profondo, interiore, incomunicabile e perciò spesso incomprensibile all’esterno. Perché ha il potere di togliere il senso della vita e di tagliare i rapporti con la realtà. La chiusura e l’isolamento sono il segno evidente dell’impotenza di tradurre in parole questa sofferenza nascosta. Ma su questa superfice di apparente normalità si scorgono segnali da cogliere perché sono aperture che invitano l’attenzione verso l’interno.
I due mondi della depressione nell’espressione artistica della “Sfera nella sfera”
Questo dualismo tra mondo esterno e interno, della depressione, è un mascheramento sociale del dolore. La persona depressa cerca di sottrarsi all’attenzione del mondo esterno perché sa che quello sfugge il travaglio della sofferenza. Perché non ne tollera il peso e gli evoca la consapevolezza dei suoi limiti umani e personali.
Questa incapacità di comprensione e di accettazione alla fine rende il mondo esterno giudicante e intollerante. Diremmo stigmatizzante. Perché la sofferenza è bandita dalle regole della società moderna, basate su valori di salute, bellezza ed efficienza. La nostra epoca non tollera i limiti esistenziali perché la società ed il progresso tecnologico hanno illuso l’uomo di poter gestire la vita a suo piacimento. La depressione diventa pertanto un difetto ed il depresso una persona da isolare per evitarne il contagio!
Viceversa, nella depressione, riconoscere e accettare i propri sintomi ed i propri limiti è il primo passo verso il percorso di guarigione. Ma è anche l’inizio di un percorso di emancipazione dai “valori” di una società ingannevole.
La metafora artistica di Sfera nella sfera, che qui si vuole evocare, invita a guardare dentro di sé senza timore, a comprendere i propri meccanismi interni e a trovare nuove forme di equilibrio. La depressione come il dolore, il senso di vuoto come il senso di frustrazione, la demotivazione come il ritiro in sé stessi sono fenomeni universali. Appartengono all’essere umano alla sua essenza ontologica, cioè al suo significato di essere al mondo.
La “Sfera nella sfera” di Arnaldo Pomodoro. Il mondo esterno ed interno
L’arte è uno strumento per comprendere, comunicare e dare forma alla sofferenza interiore. Arnaldo Pomodoro è uno dei più famosi scultori italiani contemporanei. È conosciuto a livello internazionale per le sue opere in bronzo, spesso caratterizzare da forme geometriche perfette, come la sfera. Le sfere di Arnaldo Pomodoro possono diventare una potente metafora artistica per riflettere sulla depressione, sia nei suoi aspetti clinici che esistenziali.
L’opera “Sfera nella sfera” è una delle sculture contemporanee più celebri e simboliche. Presente in varie versioni in tutto il mondo — tra cui nei Cortili dei Musei Vaticani, davanti alla Biblioteca Apostolica Vaticana.
Si tratta di una grande sfera in bronzo lucente, apparentemente perfetta all’esterno, ma “spaccata” per mostrare al suo interno un’altra sfera. Questa appare danneggiata e attraversata da ingranaggi, meccanismi strani e incomprensibili.
La sfera esterna liscia e lucida può essere la metafora dell’uomo depresso e del suo apparente equilibrio con sé stesso e col mondo. Le fratture sulla superficie possono rappresentare i segnali della sua crisi e del suo travaglio interiore. Della sua perdita di interesse e di piacere, del suo allontanamento dalla vita. Ma possono anche essere espressione della necessità dell’uomo di aprirsi all’esterno. Una sua richiesta di aiuto, il suo bisogno di rinascita e la speranza ad una nuova e serena esistenza.
La sfera interna col suo ingranaggio, complicato e indecifrabile, può essere la metafora di emozioni sofferte, pensieri negativi, aspettative deluse, sensi di colpa, progetti di vita scomparsi. Questo a significare il mondo interno della depressione.
La sfera e la depressione
Dal punto di vista clinico, la depressione è caratterizzata da sintomi come umore depresso, perdita di interesse o piacere (anedonia), difficoltà di concentrazione, senso di colpa e ruminazioni. Nelle sfere di Pomodoro, le incisioni e le fratture interne possono essere viste come simboli di questi sintomi. La perfezione esterna della sfera rappresenta la facciata pubblica di chi soffre. L’intricata struttura interna riflette la complessità dei pensieri negativi, la fatica emotiva e la sensazione di disordine interiore.
La depressione come crisi esistenziale
A livello esistenziale la depressione porta spesso a una profonda riflessione sulla vita. Sul significato dell’esistenza, sul valore delle relazioni e sul proprio ruolo nel mondo.
In questo senso, la “Sfera nella sfera” di Pomodoro diventa la metafora di una crisi esistenziale che induce ad osservare il proprio disagio. L’interno della sfera simboleggia un atto di introspezione. Esso ha il significato di voler guardare dentro sé stessi, riconoscere le proprie fragilità e confrontarsi con i conflitti interiori. Ma significa anche iniziare un percorso di cura e di rinascita.
Analogamente, nella depressione, riconoscere e accettare i propri sintomi è il primo passo verso il percorso di guarigione. La metafora artistica invita a guardare dentro di sé senza timore, a comprendere i propri meccanismi interni e a trovare nuove forme di equilibrio.
Vivere l’opera realizza un momento di piena condivisione con l’artista e favorisce l’uscita da momenti di solitudine e disconnessione sociale. L’esperienza estetica diventa pertanto il momento del dialogo e della conoscenza. L’arte ha un linguaggio universale che noi interpretiamo e valutiamo alla luce della nostra esperienza e della nostra cultura (Maierà E.,2025).
Le sculture dell’artista, spesso monumentali, sono collocate in spazi pubblici di rilievo come le Nazioni Unite a New York, i Musei Vaticani. Esse sono pensate per interagire con l’ambiente circostante e con gli osservatori, invitandoli a guardare oltre la superficie e a riflettere sulla complessità della realtà. Pomodoro ha inteso così lanciare un messaggio sociale ed universale che pone al centro l’uomo e l’epoca attuale con le sue contraddizioni e le sue aspettative.
Conclusione
La contemplazione di un’opera artistica ci permette di attribuire un significato, personale o universale a ciò che essa offre allo sguardo. E che sappiamo andare aldilà della pura forma o rappresentazione estetica. Nelle sfere di Pomodoro si può visualizzare la depressione nei suoi aspetti clinici ed esistenziali. E a comprendere ciò che le parole da sole non riescono a comunicare.
La sfera esterna è la perfezione esteriore contrapposta alla complessità interna della sfera interna ovvero la fragilità nascosta dietro la solidità apparente. Ma anche la possibilità di introspezione e trasformazione che sono simboleggiate dalle incisioni e dalle fratture esterne. L’arte diventa così uno strumento per comprendere, comunicare e dare forma alla sofferenza interiore. Essa ci ricorda che anche nelle fratture e nelle profonde incisioni può nascere la consapevolezza e la rinascita.
La nostra è l’epoca in cui l’instant gratification ci ha abituati a pretendere tutto e subito, è anche l’epoca dell’iper-connessione e dell’apparenza imperante. In questo contesto esistenziale, le opere di Arnaldo Pomodoro ci invitano ad andare oltre, più a fondo, e a non fermarci in superficie. È lì, in profondità che c’è molto di più, nella sfera come nella nostra vita (Vispo, 2022).
Enza Maierà
Bibliografia
- Maierà E. Arte ed emozioni nel Caravaggio, www.deprestop.it., marzo 2025
- Vispo M. La Sfera di Arnaldo Pomodoro come metafora della psiche umana, Art Shapes, 23 giugno 2022
Foto di Enza Maierà, “Sfera nella sfera” opera di Arnaldo Pomodoro, Cortili dei Musei Vaticani, 2025







