La comunità organizzata di individui
Cosa significa davvero “essere diversi” in un’epoca che si dichiara inclusiva? E cosa rende alcune differenze più esposte al dolore, alla marginalizzazione, al disagio? Il concetto di diversità fragili proposto dal Centro Sudi Stigmamente Arte Media e Psichiatria offre uno strumento per leggere criticamente l’ambiente e la sua responsabilità.
Introduzione Il tema della paura è un tema antico ma quanto mai attuale. La paura è una emozione basica che ha accompagnato l’uomo sin dagli
La manipolazione sessuale in gravidanza è una forma grave, ma spesso silente, di violenza di genere. I risvolti psicologici sono profondi e possono compromettere il benessere psichico della madre e del neonato.
L’aggressività maschile e femminile, oltre all’azione del gene guerriero attivo in ambiente avverso, è influenzata anche da caratteristiche inerenti all’aspetto biologico, sociale e culturale della persona.
Un viaggio tra neuroscienze, infanzia, società e digitale per capire e affrontare il fenomeno della violenza umana.
L’adolescenza è un periodo particolarmente delicato, caratterizzato da sfide e dilemmi peculiari di questa età. Esse possono rendere i giovani più vulnerabili e predisposti a provare un profondo dolore emotivo.
La conoscenza scientifica delle F.A.S.O. inizia a diffondersi solo a partire dagli anni ’80. L’abuso sessuale nella popolazione adolescenziale vede la donna non solo vittima ma in alcuni casi anche autrice dell’atto.
Nell’adolescenza i giovani faticano ad esprimere il dolore psichico: dall’ansia all’aggressività rivolta a sé stessi sino ai disturbi alimentari. Il sintomo racconta ciò che la parola non dice.
Il perdono può diventare una strategia utile per cancellare il malumore, i sensi di colpa. Quando perdoniamo ci proiettiamo verso un futuro più sereno e tranquillo. Il perdono migliora le relazioni e il benessere dell’individuo. Fa bene alla salute? Anche nei pazienti affetti da depressione?
In un mondo governato dal virtuale, ove social sembra la parola dominante, scopriamo una rete infinita di relazioni e solitudine. Oggigiorno sembra che il modo per curare la malattia sia la connessione virtuale; attraverso uno schermo, a distanza, in uno spazio irreale. La solitudine, male incurabile del nostro tempo, non trova nell’appartenenza ai social media il suo medico, la sua cura.
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