Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

Neuroscienze affettive: Il mondo delle emozioni e dei sentimenti

Nel mondo iperconnesso di oggi, i giovani si trovano a navigare un mare di emozioni con strumenti ancora in via di definizione. L’educazione dei sentimenti e delle emozioni gioca un ruolo fondamentale nel plasmare il modo in cui gli adolescenti comprendono sé stessi e costruiscono relazioni sane e autentiche.

Differenza tra emozioni e sentimenti

Le emozioni sono risposte neurofisiologiche rapide a stimoli interni o esterni, con componenti soggettive, comportamentali e fisiologiche. I sentimenti sono disposizioni d’animo stabili che derivano dall’elaborazione cognitiva delle emozioni e dalle esperienze passate.  

I sentimenti sono come un ponte tra la mente conscia e quella inconscia. In genere, vengono vissuti come esperienze coscienti, cioè, sappiamo quando ci sentiamo felici, tristi, arrabbiati o innamorati. Li percepiamo, li definiamo e spesso li comunichiamo agli altri, ma c’è di più, molte volte i sentimenti nascono da processi inconsci. Il cervello elabora stimoli e ricordi sullo sfondo e, senza che ce ne accorgiamo, genera un’emozione.

A volte proviamo qualcosa senza riuscire a definirlo. È quella sensazione vaga nello stomaco, o quella malinconia inspiegabile: siamo a metà tra il conscio e l’inconscio. Le emozioni inconsce influenzano i pensieri coscienti, e viceversa. È un dialogo continuo tra ciò che sappiamo di sentire e ciò che sentiamo senza saperlo. Un po’ come un iceberg: la parte conscia è visibile, ma sotto la superficie c’è un intero mondo sommerso che lo sostiene (De Masio, 2000; Fazio, 2024).

Riferimenti storici sui sentimenti e le emozioni

La storia dei sentimenti e delle emozioni è un campo di ricerca in continua evoluzione che sfida l’idea che le emozioni siano universali e immutabili. Al contrario, essa sostiene che l’esperienza e l’espressione delle emozioni sono profondamente influenzate dal contesto culturale, sociale e storico.

Antichità

Nell’antichità per la filosofia greca le emozioni erano spesso viste come un fattore di disturbo per lo sviluppo della ragione e per una vita virtuosa. Platone considerava gli elementi “irascibile” e “concupiscibile” dell’anima come qualcosa di negativo, che destabilizzava l’individuo. Aristotele si occupò anch’egli delle emozioni, pur se in un contesto differente.

Civiltà Antiche come gli Assiri avevano concezioni corporee delle emozioni molto diverse dalle nostre. Per gli antichi Assiri la felicità poteva essere associata al fegato, la rabbia alle gambe, suggerendo una profonda connessione tra corpo ed emozione nelle diverse culture (Zisowitz Stearns, 1986).

Medioevo

Nel Medioevo, le emozioni erano onnipresenti e codificate nelle relazioni sociali, di potere e nella vita religiosa. La concezione medievale delle emozioni e dei sentimenti fu elaborata tra il III e V secolo, ed è ricca di emozioni umane e divine.

Il cristianesimo ebbe un ruolo fondamentale nella cristianizzazione degli affetti. L‘amore (in particolare la carità) e l’ira (divina) erano emozioni centrali. Gesù stesso, come Dio fatto uomo, provava emozioni che non nascondeva.

Termini come “passio” e “affectus” erano usati per descrivere le emozioni, con sfumature morali e di relazione. Si sviluppò anche il termine “sentimento” per descrivere l’esperienza personale dell’emozione nel corpo (Gauvard, 2012).

Età Moderna

A partire dal XVII secolo, si assiste a un cambiamento nella percezione delle emozioni, articolate in coppie di opposti (amore-odio, paura-speranza). Nel mondo moderno le singole passioni iniziano ad acquisire un’autonomia individuale, sganciandosi dal loro contrario e inaugurando nuove gerarchie.

Solo alle soglie del XVIII, la nozione di “sentimento” si distingue dalle “affezioni” dell’anima, in stretta relazione con una marcata sottolineatura della soggettività.

I sentimenti furono visti anche come motori di costruzione e unione sociale e furono messi al centro del pensiero sull’origine e sulle dinamiche dello Stato moderno.

Sentimenti ed emozioni nell’Età Contemporanea

Nell’età contemporanea, si assiste a una crescente attenzione alle emozioni nella loro dimensione psicologica e sociale. Concetti come le “relazioni liquide” di Zygmunt Bauman evidenziano come l’affetto e l’amore possano diventare strumenti di consumo, portando a insoddisfazione e frustrazione.

Il dibattito sulla prostituzione e messa in mostra dei corpi e dei sentimenti negativi suggerisce una cultura che può favorire la violenza e la superficialità nelle relazioni umane. Si riconosce un atteggiamento culturale più rispettoso e positivo nei loro confronti, anche grazie all’apporto della psicologia e delle neuroscienze (Pira, 2023).

 Il cervello e le emozioni

Le emozioni fanno capo a un insieme di strutture cerebrali note come il sistema limbico. L’attivazione congiunta di amigdala, ippocampo, corteccia cingolata e insula genera i vissuti emotivi e le modificazioni biologiche (battito cardiaco, secrezioni ormonali, risposta immunitaria) che li accompagnano (1).

Tab. Strutture chiave alla base delle emozioni

StrutturaFunzione principale
AmigdalaIdentificazione rapida degli stimoli emotivi e reazioni nervose vegetative ed ormonali
IppocampoFormazione e ricordi di emozioni, vissute in un determinato tempo e luogo
InsulaPresa di coscienza dello stato interno del corpo ed emozioni di disgusto
Corteccia prefrontale medialeRegolazione cognitiva delle emozioni e riesame delle stesse

Regolazione delle emozioni e la corteccia prefrontale

La corteccia prefrontale orbito-mediale del cervello regola l’attività dell’amigdala attraverso collegamenti bidirezionali. Strategie come “la rivalutazione” sfruttano operazioni mentali per ridurre o amplificare la risposta alle emozioni, favorendo comportamenti di adattamento e controllo nei rapporti con gli altri.

Neuroscienze affettive: approcci emergenti

Dagli anni ’70 si sviluppano le neuroscienze affettive, che studiano le basi neurali dei sentimenti e analizzano come circuiti più antichi generino emozioni primarie (paura, rabbia, piacere). Come la neocorteccia dà forma a quelle complesse (gelosia, nostalgia) attraverso l’influenza reciproca del sistema limbico e i processi cognitivi superiori.

 Uno studio del Yale Emotion Lab Teoria delle Emozioni Costruite e Granularità Emotiva, stima in oltre 34000 le sfumature emozioni dell’essere umano. Secondo la dr.ssa Lisa Feldman Barrett, le emozioni non sono risposte innate, ma costruzioni cerebrali basate su previsioni e contesto. Questo modello ha guidato anche il MIT Affective Computing Lab (2023) nell’identificare come previsioni cerebrali, integrazione sensoriale, identificazione, classificazione e comprensione delle emozioni interagiscano per generare ciascuna emozione (2).

Biochimica delle emozioni

Studi recenti condotti dall’Harvard Emotion Lab (2023) (3) hanno individuato i principali neurotrasmettitori e ormoni coinvolti nelle emozioni e sentimenti:

  • Serotonina per la regolazione dell’umore
  • Dopamina per ricompensa e piacere
  • Noradrenalina per allerta e attenzione
  • Ossitocina per i rapporti sociali
  • Cortisolo per la risposta allo stress
  • Endorfine per sensazioni di benessere.

Mappe somatiche e Imaging Funzionale

Grazie a tecniche avanzate di neuroimaging e analisi dello schema del corpo, si stanno delineando le aree cerebrali delle emozioni sono state individuate anche tracce della memoria nelle cellule nervose associate ai diversi stati affettivi. Queste scoperte aprono la strada a Toolkit (strumenti software) pratici per allenare la consapevolezza delle emozioni attraverso il monitoraggio in tempo reale dei segnali corporei (3).

Conclusioni

Questo articolo ha esplorato il mondo delle neuroscienze affettive, chiarendo la distinzione tra emozioni e sentimenti e la loro evoluzione storica. Le recenti scoperte scientifiche, dalla individuazione delle aree del cervello, alle teorie sulle emozioni costruite, rivoluzionano la nostra comprensione, dimostrando che le emozioni sono fenomeni complessi e dinamici.

In un’epoca di relazioni sempre più fluide, la consapevolezza delle emozioni e l’educazione dei sentimenti si rivelano essenziali per il benessere individuale e la costruzione di legami autentici. La ricerca continua a offrire strumenti preziosi per navigare il nostro mondo emotivo interiore e le nostre interazioni sociali.

Antonio La Daga

Bibliografia

  1. Barbara H. “Generazioni di sentimenti. Una storia delle emozioni (600-1700)” -2016 ED. La Terza
  2. De Masi A. “Emozioni e coscienza”, 2000- Ed. Adephi.                                                                       
  3. Fazio E. “Affetto, Emozioni e Sentimento: comprendere le differenze ed il loro ruolo nella vita” 2024-https://www.emanuelefazio.net/affetto-emozione-e-sentimento/.
  4. Gauvard G. “Les émotions dans la société médiévale,” Revue historique 314, no. 1 (2012): 111-134.
  5. Guasco G. “Sentimenti e potere in età contemporanea,” in Sentimenti e potere. Percorsi di storia delle emozioni, a cura di G. Guasco, P. Porcellana, M. Rossi, Carocci, Roma 2018, pp. 11-28.
  6. Noga A. Styś, “Emotion and the Body in Ancient Mesopotamia,” Journal of Near Eastern Studies 73, no. 1 (2014): 1 17. 
  7. Pira F. Le relazioni liquide e l’assenza di senso di responsabilità” New 48- 2023 https://news48.it/relazioni liquide.                                                                                                                          
  8. Zisowitz Stearns C. “ Emotion and Social Change: Toward a New Psychohistory”.1986 – Editore Peter N. Stearns. 

Sitografia

  1. https://medicine.yale.edu/news-article/yale-center-for-emotional-intelligence-2023-2024-research-year-in-review/.
  2. https://www.media.mit.edu/events/acii-2023/.
  3. https://aprilamente.info/la-mappa-delle-emozioni-navigare-lintelligenza-emotiva-nella-pratica/ .

Foto: Envato Elements

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