Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

Logo Eda
EDA Italia Onlus

Un mondo in fuga dalla depressione o in corsa verso l’estinzione?

Il mondo contemporaneo corre senza sosta: è una fuga dalla depressione o una corsa verso l’estinzione per autodistruzione?

Già nel 1971 i Van der Graaf Generator, con il brano Lemmings (Including Cog), offrirono una visione profetica che oggi appare sorprendentemente attuale. In questo articolo analizziamo il significato del pezzo e la sua suggestione sulla realtà sociale e psicologica contemporanea. La corsa dell’umanità, la globalizzazione e la depressione ci portano verso l’estinzione sociale?
Il mondo di oggi corre sempre più veloce. Nonostante la crescita economica e produttiva, le persone dichiarano di sentirsi tristi e depresse (Netti, 1996). La globalizzazione, se da un lato apre nuove opportunità, dall’altro riduce i rapporti umani alla produzione e commercializzazione.

Perché questa corsa sfrenata e l’estinzione?


• Forse è una fuga dal dolore di una depressione collettiva, frutto della perdita di umanità nei rapporti sociali.
• Oppure è una corsa verso l’estinzione tramite autodistruzione, come mostrano guerre e conflitti ancora oggi attivi in molte aree del pianeta.

Il significato di Lemmings (Including Cog)
Il brano che apre l’album Pawn Hearts (1971) richiama il comportamento dei lemmings norvegesi.
Trattasi di roditori che, quando sovrappopolati, compiono vere e proprie migrazioni di massa culminanti in suicidi collettivi. La metafora è potente:
• l’uomo non soffre solo la fame materiale, ma anche la mancanza di sentimenti e relazioni autentiche.
• il singolo, privo di spirito critico, diventa un ingranaggio impersonale di una macchina globale che avanza persino a costo della vita.
La conseguenza è una società sempre più depressa e disumanizzata, si riempie di impegni e scadenze solo per non sentire il vuoto interiore che produce (Lisa,1999).

Disegno di Gianluca Lisa, 2025


Attualità della metafora del brano

Le guerre e i conflitti odierni dimostrano come l’umanità conservi una componente autodistruttiva. Il pianeta, sovrappopolato e sfruttato, sembra paradossalmente poter essere salvato solo dalla nostra estinzione. Il brano mette in luce anche un conflitto interiore del singolo:
• seguire la massa significa rinunciare alla propria individualità.
• opporsi significa rischiare isolamento e sofferenza (Carnelli,1971).
Per questo, sottolineano studiosi e professionisti (Bongioanni, 1999), è fondamentale il supporto di psichiatri e psicologi, che possano guidare verso una consapevolezza nuova di sé e dei propri legami sociali.

La relazione tra il comportamento dei lemmings e dell’essere umano sta nella scelta di estinzione autodistruttiva. Per gli animali è indotta dal sovrannumero e la conseguente carenza di risorse alimentari. Per l’uomo la perseveranza nell’alimentare guerre, di non correggere la sovrappopolazione e la depredazione della terra (Whitaker, 2000).
Il testo stesso ammonisce: “Cowards are they who run today / The fight is beginning…”. Un invito a non fuggire, ma a resistere e costruire alternative. Comunque, dall’autodistruzione non si arriva mai alla completa estinzione, il genere principale dei lemmings esiste da circa 600.000 anni nonostante i suicidi di massa.



Riflessioni tra fuga e autodistruzione verso l’estinzione

L’umanità oggi corre senza tregua, sacrificando affetti e relazioni sull’altare della globalizzazione. Da questa corsa nascono disumanizzazione e depressione, ma anche una spinta verso l’autodistruzione, evocata dal pericolo nucleare e dai conflitti geopolitici. Cosa può fare il singolo individuo?
• Seguire la corrente non è la soluzione.
• Isolarsi porta solo alla sofferenza.
La via d’uscita è progredire – anche con il supporto di professionisti della salute mentale – per umanizzare i rapporti interpersonali. È necessario ritrovare il senso della vita e costruire un’alternativa al modello sociale disumanizzante di oggi, proposto dalla globalizzazione.

Gianluca Lisa


Bibliografia

  1. Bongioanni M. (1999) Ansia e paure relative al vissuto di morte nella società contemporanea. Manuale di Psichiatria per operatori sociosanitari -Grafiche Amadeo, Imperia 1999,2020
  2. Carnelli P. Van Der Graaf Generator — Pawn Hearts: The Full Story of the 1971 Classic. Sonicbond Publishing
  3. Leighton C. Whitaker, the psycholgy of human destructieness,2000 -Ed. Pacific Institute Series
  4. Lisa G. (1999) Nuove prospettive de trattamento della depressione. Ed Istituto Internazionale di Psichiatria e Psicoterapia.
  5. Macan E. Rocking the Classics: English Progressive Rock and the Counterculture. Oxford University Press, 1997.
  6. Odriozola R. & Graham M. Musical Guide to Pawn Hearts. Presentazione a Guastalla, Italia, 2007.
  7. Spinetti G, Bongioanni M, Netti A. (1996) La Malattia depressiva: Aspetti psicologici e socioculturali -La Psichiatria del terzo millennio- Ed. Istituto Internazionale di Psichiatria e Psicoterapia- 1996,117

 
Foto: di Gianluca Lisa, 2025

Note
I Van der Graaf Generator sono stati una delle band più originali e radicali del rock progressivo inglese.
La formazione comprendeva:
• Peter Hammill – voce, chitarra, pianoforte (principale autore dei testi e delle musiche)
• Hugh Banton – organo, mellotron, sintetizzatori, basso a pedali
• David Jackson – sax tenore e alto, flauto
• Guy Evans – batteria, percussioni

0 0 voti
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
1 Comment
Il più recente
Il più antico Il più votato
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
Un mondo in fuga dalla depressione o verso l'estinzione.

Ultime News

Coltivare l'autonomia personale.

Come coltivare l’autonomia personale. Insegnami a fare da solo, senza paura di sbagliare

L’autonomia non è soltanto il “fare da soli”, ma anche sentirsi sostenuti e incoraggiati mentre si impara a fare. I bambini accompagnati a sbagliare, a gestire le frustrazioni della fatica e le emozioni contrastanti, sviluppano un’intelligenza emotiva adeguata che consente loro di essere un adulto migliore. Essere accolto non significa sostituirsi, ma accompagnare passo dopo passo il bambino nelle sue conquiste e sconfitte.

Leggi ...
Il tempo in rete.

Il tempo in rete o “time screen” e salute mentale

Questo breve articolo per illustrare la nostra percezione del “time screen”: il tempo durante l’uso dei social network. Quando viaggiamo in rete siamo presi dal nostro lavoro e perdiamo la concezione del tempo trascorso con importanti ricadute sulla nostra salute mentale.

Leggi ...
Solo poche parole.

Editoriale. Solo poche parole

Parlare e condividere “in un mondo in corsa” necessita di conoscenze e competenze sempre più aggiornate. Usare parole in modo rigoroso e chiaro per diffondere il sapere scientifico e culturale è un obiettivo dei redattori di Depressione Stop. Utilizzare parole adeguate sulla salute mentale non è semplice: richiede un impegno, un sostegno e un supporto di tutta la rete di Depressione Stop.

Leggi ...

Macro Aree

Articoli Correlati di Categoria

Newsletter

Puoi cancellare la tua iscrizione quando vuoi

newsletter
1
0
Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero, si prega di commentarex