Lo stalking rientra nella categoria della patologia comunicativa e investe qualsiasi tipo di relazione tra le persone. I dati statistici pongono particolare rilievo alla forma più diffusa a livello mondiale di stalking e di violenza: quella rivolta alle donne.Nell’esistenza umana la comunicazione è essenziale a diversi livelli e per un’ampia serie di motivazioni. Prima di tutto risponde ai bisogni di tipo fisico. Le persone sole e con scarse e insoddisfacenti relazioni interpersonali sono più soggette a malattie e persino a morte prematura. La nostra identità si rende evidente da come interagiamo e dai messaggi e le definizioni che gli altri ci inviano.
Mondo esterno, interazioni personali e disturbi mentali
Oggi in tutti gli orientamenti della psichiatria contemporanea il ruolo delle interazioni personali nella origine e nell’evoluzione dei disturbi mentali è ampiamente riconosciuto. Già nelle opere dei grandi psicopatologi della prima metà del Novecento, è stato dato un discreto spazio al problema del rapporto tra interazioni personali e disturbi mentali. Ricordiamo a questo proposito i contributi di Jaspers (1883-1969), di Kretschmer 81888-1964), di Schneider (1887-1967).
Lo stesso Freud nella causa dei disturbi mentali, soprattutto delle nevrosi, indicava la presenza simultanea, sia di fattori legati ai conflitti interni (intrapersonali), sia di fattori legati alle frustrazioni (interpersonali). Gli sviluppi più recenti della psicoanalisi attribuiscono un’importanza maggiore alle relazioni interpersonali (Pazzagli A. et al,1993). Lo psichiatra che ha evidenziato l’importanza delle relazioni interpersonali è stato Harry Stack Sullivan (1892-1949). Egli definiva la psichiatria non come lo studio dei disturbi mentali, ma come lo studio delle relazioni interpersonali (Sullivan H.S, 1961).
Nell’area delle relazioni interpersonali possono pertanto verificarsi eventi che hanno effetti negativi sull’equilibrio psichico. Questi effetti dipendono oltre che dalle caratteristiche dell’evento, anche dal significato che esso assume per il soggetto. Il significato, a sua volta, dipende anche da relazioni interpersonali precoci o, in ogni caso, appartenenti al passato e che sono state memorizzate.
Stress ed eventi
In campo psichiatrico, gli eventi e le situazioni stressanti sono stati rilevati frequentemente come fattori di rischio di patologie mentali. Si citano disturbi depressivi e bipolari, i disturbi d’ansia, disturbi psicotici quali la schizofrenia e la psicosi reattiva breve, i disturbi d’adattamento e il disturbo post-traumatico da stress. In campo psicosomatico, il progressivo accrescersi delle conoscenze, ha profondamente mutato e ampliato gli orizzonti del rapporto tra processi psichici e sviluppo di malattie somatiche.
Con Seyle (1907-1982) per la prima volta, veniva stabilita l’esistenza di una relazione tra stimoli esterni, pericolosi o minacciosi e reazione interna dell’organismo. In secondo luogo, veniva stabilito come la reazione di stress fosse una reazione di tipo aspecifico, cioè uguale di fronte a stimoli diversi. In terzo luogo, emergeva il legame tra lo stress e l’origine delle patologie.
La malattia depressiva è anch’essa, prevalentemente, la conseguenza di una esposizione prolungata a fattori stressogeni. Recenti studi hanno dimostrato che lo stress può essere depressogeno (Botta N, 2003). La più elevata presenza femminile nei quadri depressivi potrebbe essere correlata alla maggiore frequenza con cui le donne vivano eventi stressanti nella propria vita infantile a causa di stress da attaccamento e perdita. A questo riguardo esistono riscontri biologici che dimostrano come gli stress precoci inducano malfunzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, che aumenta la vulnerabilità alla depressione (Infrasca R, 2004).
Stalking
Lo stalking è un fenomeno multifattoriale e multidisciplinare, complesso, che va analizzato nei suoi aspetti sociali, medici, culturali e giuridici. Nello stalker è rilevabile una patologia della comunicazione e della relazione o una dipendenza affettiva che è frequente riscontrare in diversi disturbi della personalità. Lo stalking diventa di stretta pertinenza psicopatologica quando i comportamenti assumono aspetti esasperanti e persistenti nel tempo. Tali caratteristiche inducono nella vittima, un grave stress emotivo con ripercussioni sul funzionamento sociale e lavorativo.
Definizione forme e caratteristiche dello stalking
La definizione originaria di stalking (dall’inglese to stalk) è quella che caratterizza meglio il fenomeno. Tradotta in Italiano corrisponde a “avvicinarsi alla preda di nascosto. Lo stalking è definito anche “Sindrome del molestatore assillante” per i comportamenti anomali e fastidiosi. Essi sono costituiti da azioni intrusive (telefonate, sms etc) o da comportamenti volti a controllare la propria vittima (pedinamenti, violazione di domicilio etc.). I comportamenti, diretti ed indiretti, devono essere consapevoli, intenzionali e ripetuti.
La causa risiederebbe in un’alterata visione della relazione e in una distorta comunicazione messa in atto dallo stalker.
Stalker
Chi è lo stalker? La biografia degli stalker è quella di un individuo che va alla ricerca ossessiva di un rapporto e/o di un contatto diretto. A volte, invece, sono travolti dalla rabbia o dalla vendetta per l’abbandono di cui si ritengono vittime. In ogni caso, il comportamento dello stalker si traduce sempre in una molestia intollerabile e carica di minaccia che distrugge la vita di chi ne è la vittima.
Psicopatologia dello stalker
Il profilo dello stalker ha diversi punti in comune con quello del soggetto affetto da dipendenza affettiva. Nello stalker c’è la presenza di un modello di attaccamento insicuro, in base alla teoria dell’attaccamento di Bowlby (1907-1982), per cui l’altro/a diventa necessario per la propria esistenza. Questa particolare sensibilità può manifestarsi in ogni relazione interpersonale. Essa si accentua quando lo stalker vive il c.d. C.A.I. ossia il colpo abbandono improvviso
Vittima
L’aspetto di maggiore importanza è quello di chi subisce le molestie. La vita di una persona perseguitata cambia radicalmente fino a impregnarsi di paura per l’imprevedibilità di quello che può accadere. La vittima si sente costantemente controllata e guardata a vista. Tutto questo genera ansia, insonnia, con compromissione della vita personale, lavorativa e sociale,
Conclusioni
Lo stalking si configura in una modalità relazionale e comunicativa patologica, che, nella sua manifestazione, è opposta rispetto ad un’interazione sana. Le sue caratteristiche espressive e di contenuto lo collocano tra i fenomeni ed eventi che generano stress e traumi. Il contesto in cui lo stalking si concretizza è quello relazionale, nello specifico interpersonale. La ripetizione del fenomeno e la sua cronicità sono assimilabili ad un evento stressante e inevitabilmente politraumatico. Il trauma subito dalla vittima si traduce in un’esperienza di vita con importanti conseguenze psichiche, soprattutto umorali, a volte indelebili.
Enza Maierà
Bibliografia
- Pazzagli A, Vetrone G, Pallanti S. Trattato Italiano di Psichiatria. Ed. Masson, 1993
- Sullivan H.S.: La moderna concezione della psichiatria. Feltrinelli, Milano,1961
- Botta N., Mobbing, stress e diritti violati, Edizioni Scientifiche Italiane, 2003
- Infrasca R “Donne e depressione” Bruno Mondadori, 2004.