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Tempi d’incertezza e malattia oncologica

Come affrontare la malattia oncologica? I familiari possono essere di supporto? Quali i cambiamenti di vita ?

La diagnosi di una malattia oncologica cambia la percezione di vita, arriva sovente in modo repentino, quasi subdolo, altre volte esplode in tutta la sua drammaticità. I pazienti oncologici sperimentano stress fisico e psicologico; il cambiamento coinvolge in primis la persona e tutto il sistema familiare. In alcuni casi la prognosi è infausta, ed è difficile affrontare la situazione.

Il paziente oncologico e i familiari possono riportare numerosi problemi in seguito alla malattia,  quali ad esempio un sensibile peggioramento dello stato di salute psichico e fisico (Hoga, 2008).

Tempo incerto

Il senso di precarietà dovuto alla malattia oncologica crea stress emotivo, psicologico e sociale.  È pertanto fondamentale assicurare al paziente e ai  familiari il  supporto  necessario per promuovere una certa qualità di vita, nonostante tutto. Il ruolo del caregiver (familiare curante) è essenziale per la cura della persona, al fine di  mantenere un seppur precario stato di  salute (Northhouse, 2012).

Da diverse ricerche emerge che il familiare curante rappresenta una figura cruciale per la cura, inoltre il caregiver è fortemente motivato all’assistenza del proprio caro anche in caso di peggioramento clinico (Quaggiato, 2015/16).

Quando la vita cambia

Quando una persona si ammala di una malattia oncologica, alla famiglia viene richiesto un compito importante di assistenza e supporto. Numerosi studi evidenziano l’importanza del ruolo del familiare che quotidianamente si occupa del paziente oncologico, sia dal punto di vista psicologico che fisico. Il carico psicologico che grava sul caregiver è considerato uno stress cronico, capace di modificare le difese immunitarie e rendere la persona più fragile. Il carico sarà maggiormente pesante in base  al tempo trascorso nell’assistenza e nella cura della persona e quanto è grave la malattia (Hodge, 2005).

L’approccio bio-psico-sociale della malattia oncologica

L’approccio clinico della malattia oncologica segue un modello di riferimento di tipo  bio-psico-sociale. È indispensabile, infatti,  creare una rete di supporto con interventi farmacologici, psicoterapici e riabilitativi in quanto è una malattia complessa. Molto importante è il supporto al paziente. Nello specifico il terapeuta valuterà se è utile un percorso psicologico con la persona sofferente o il familiare. Quando la malattia avanza, può essere rilevante offrire un sostegno al familiare che si ritrova solo emotivamente ad affrontare le ultime fasi della malattia. (Fassino, 1997)

Counseling psicologico e malattia oncologica

Un percorso di counseling cioè una tecnica di ascolto attivo ed empatico, sembra favorire un maggiore adattamento alla situazione. È importante avere un atteggiamento incoraggiante, favorendo la ricerca di nuove possibilità di scelta da parte del paziente e dei familiari, facilitando la risoluzione di problemi. L’aiuto  psicologico può essere utile per accompagnare e sostenere i familiari nel percorso di malattia, in particolare fino alla morte quando la prognosi è infausta  (Ferrero, 2009).  

Racconto di un familiare

«Nell’ultimo periodo ho sentito la necessità di iniziare un percorso di supporto perché da sola non ce la faccio più…ogni giorno ripenso a Lei. Spesso mi guardo allo specchio e non mi riconosco: non sono io, l’ansia e la tristezza mi avvolgono costantemente.  Per paura anch’io di ammalarmi rimando i controlli e non mi prendo cura di me stessa. Sono nervosa e arrabbiata con il mondo. Mi rilasso solo al tramonto…alla sera mi ritorna in mente tutto …probabilmente avrei dovuto stare più vicina alla sofferenza. Negli ultimi mesi di vita sembrava aver bisogno di raccontare la propria vita, forse per dare un senso seppur tragico alla breve esistenza vissuta…».  

Conclusioni

Spesso i familiari insieme al paziente pagano un prezzo altissimo in termini di sofferenza psichica, in termini esistenziali e di vita. Attraverso un percorso di accompagnamento psicologico si cerca di ridurre l’impatto della malattia oncologica. In tal senso appare essenziale formare e supportare i familiari al fine di diminuire lo stress psicologico, l’ansia e la depressione correlate.

 Donatella Costa

Bibliografia

  1. Fassino S. 1997,  Aspetti specifici del supporto medico-paziente terminale, medicina e Morale; 5: 923-37
  2. Ferrero A. 2009, Le psicoterapie di incoraggiamento nelle psicoterapie time-limited, Riv. Psicol. Ind., 66:65-79
  3. Hodge et al. 2005,  A Meta-analytic Investigation of the Relationship between the Psychological Distress of Cancer Patients and their Carers, Social Science & Medicine, 60: 1-12
  4. Hoga, 2008,  Psychosocial perspectives of the partners of breast cancer patients treated with a mastectomy: an analysis of personal narratives, cancer <nurs, 31, 318-25
  5. Northhouse et al., 2012,   Psychosocial care for family caregivers of patients with cancer, Clin Oncol, 30, 1227-34
  6. Quaggiato Elena, 2015/2016, Il carico del caregiver in un setting di assistenza domiciliare: uno studio correlazionale -Padua Thesis and Dissertation article

Sitografia

  • https://www.sipi-adler.it/wp-content/uploads/2015/04/067_CD_Bovero-et-Alii.pdf
  • https://ir.ymlib.yonsei.ac.kr/bitstream/22282913/141785/1/T201504363.pdf
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