Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

La motivazione al lavoro e la depressione

Negli ultimi anni la motivazione al lavoro sembra cambiata. E, sia l’impegno che l’emozione sono correlati al piacere di un’attività importante come il lavoro. Ciò mette in luce la relazione tra motivazione ed impegno. Quale intreccio psicologico è importante nel rendere creativo il nostro lavoro.

La motivazione nella sua derivazione etimologica dal latino «motus», cioè, muoversi verso un obiettivo, l’impegno verso un’attività, quindi l’agire. Dal greco, invece «thimos»: spirito, comprende l’emozione interna correlata all’impegno nel lavoro. E, possiamo parlare di una motivazione interna biologica innata, cosiddetta intrinseca e una esterna estrinseca.

Gli individui si differenziano nel lavoro a seconda della motivazione, sicuramente ci sono delle componenti inconsce dovute alle realizzazioni dei bisogni. Secondo Maslow: «l’insieme dei bisogni sono alla base del comportamento globale delle persone» (Fiore, 2015).

Pur tuttavia non sempre la motivazione si accompagna alla scelta del lavoro.

L’impegno nel lavoro

I bisogni degli individui sono cosiddetti primari e secondari, i primi sono correlati alla sopravvivenza, i secondi ad una ricompensa, riconoscimento da parte dell’ambiente, del gruppo sociale.

L’emozione prevalente in ambito lavorativo è legata al senso di appartenenza ad un gruppo, «accettare che in certi momenti abbiamo bisogno di essere aiutati, induce paradossalmente ad un rafforzamento dell’autonomia» (Shankland, 2022). La riflessione sul vissuto dei legami e delle relazioni è necessario, in tutti gli ambiti, compreso quello del lavoro.

Nel 1929, Sigmund Freud scriveva: «dopo che l’uomo delle origini ebbe scoperto che dipendeva dalle sue mani la propria sorte sulla terra col lavoro, non poté più esserli indifferente se un altro lavorasse con lui o contro di lui. L’altro acquistò il valore del compagno di lavoro, con cui era utile vivere insieme» (Meloni & Rudas, 2019).

Il lavoro è un mezzo di espressione e applicazione di potenzialità fisiche cognitive ed emotive dell’individuo, diretto alla produzione di beni e di servizi per la collettività. Pertanto, l’impegno della persona è correlato e finalizzato all’utilità non solo del singolo soggetto, ma a quello di una comunità.

La motivazione nel lavoro

La stessa motivazione è necessaria rispetto ai valori attribuiti al lavoro, sia nell’aspettative che il soggetto pone nel lavoro, sia nelle relazioni con i colleghi e le opportunità di carriera.

Lo stesso che ritroviamo nel vissuto soggettivo, o nel legame ambivalente con il datore di lavoro, in quanto vengono proiettate le proprie angosce. Questo succede nelle persone giovani, ma anche una momentanea regressione dell’individuo più anziano che non riesce a fare un’introspezione e utilizza la negazione come meccanismo di difesa. Ciò dipende dalla capacità di accettare le proprie fragilità indotte da conflitti interni ed esterni.

La mancanza di motivazione incide sull’investimento affettivo dell’emozione e l’impegno nel lavoro. Il protrarsi nel tempo di questi fattori determinano un difetto di comunicazione e come conseguenza si riflette sulle relazioni sociali, in ambito lavorativo creando un equilibrio disfunzionale.

La disaffezione nel lavoro porta ad assenze immotivate. L’assenteismo e il mancato impegno nel lavoro, implica un mancato investimento affettivo. Ciò si riflette in tutti gli ambiti lavorativi,  e soprattutto in sanità dove si percepisce una scarsa qualità del servizio. E, considerato il tempo e le ore passate al lavoro, la poca motivazione può portare ad una scarsa autostima, in quanto le persone si sentono inutili  e non valorizzate. Nel protrarsi del tempo, esse possono ammalarsi di un disturbo affettivo come la depressione.

Conclusioni

La motivazione è il volano principale dell’impegno e della responsabilità nel lavoro. Nell’azienda di qualsiasi ambito lavorativo è necessario il senso di appartenenza, sia al gruppo di lavoro che al sistema operativo e quello strutturale. E, questo per evitare che la singola persona si senta isolata, qualsiasi sia il suo ruolo.

Nel lavoro passiamo molto tempo della nostra vita, condividiamo le gioie e i dolori. La motivazione e l’impegno sono molto importanti nella gestione della qualità della nostra attività lavorativa. Di fondamentale rilevanza è insegnare agli studenti la responsabilità e la motivazione nelle scelte del lavoro. Infatti, è basilare la motivazione nella scelta della futura attività lavorativa. L’investimento affettivo è l’emozione più importante nella scelta futura del lavoro. Questi ultimi elementi sono alla base della qualità dei servizi a disposizione della collettività.

Maria Efisia Meloni

Bibliografia

  1. Meloni M.E., Rudas N.: Il lavoro Negato, Editore Mimesis, 2019, pag 53-54.
  2. Shankland R.: La felicità è nei legami. MIND, Mente &Cervello. Dossier-dicembre 2022, pag 6-11.

Sitografia

  1. Fiore F.: Motivazione e piramide di Maslow- Introduzione alla psicologia N.8, marzo 2015 https://www.stateofmind.it
  2. Fiore F: Maslow Abraham Harol: Dalla Motivazione alla teoria dei bisogni, luglio 2019. https://www.stateofmind.it

Foto: Envato Elements

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