Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

L’inquietudine e la piena consapevolezza del disturbo dell’umore

L’inquietudine è l’essenza del malessere dell’umore di chi presenta un “quadro misto” nello spettro bipolare, di qualunque forma.

Capire l’inquietudine

Sia in ambito letterario che in letteratura scientifica in concetto dell’inquietudine ha sempre attratto il lettore o lo scienziato. Attirando l’attenzione sia sull’aspetto emozionale della malinconia, dell’ansia e della tristezza, che su quello conoscitivo dell’agitazione interna, irrequietezza, sbalzi dell’umore e depressione. Diversi scrittori e poeti del passato hanno sviluppato la loro poetica imperniata sul loro malessere emotivo, sulla loro inquietudine, sulla loro instabilità dell’umore. Basti pensare a Fernando Pessoa (“Il libro dell’inquietudine”; “Una sola moltitudine”), al pessimismo di Giacomo Leopardi, alle malinconiche elegie di Catullo.

Il concetto scientifico dell’inquietudine è orientato per un’evidenza di sensazioni costanti di irrequietezza e agitazione interne, che perdurano per ore o giorni. Esse possono portare il soggetto ad un malessere constante nel tempo. Tale malessere, se non trattato, porta ad un aumento progressivo dei sintomi, con tutta la tipica sintomatologia propria degli stati misti bipolari. Possiamo affermare che: «l’inquietudine è l’essenza del malessere timico di chi presenta un “quadro misto” nello spettro bipolare di qualunque forma (Tavormina 2025)».

L’umore instabile e l’inquietudine

– prima parte

Precedenti articoli scientifici hanno già descritto come l’instabilità dell’umore sia sempre presente nelle varie forme di disturbi timici, anche in presenza di forme depressive. L’inquietudine è la manifestazione sintomatologica principale, che si sfaccetta in tutte le caratteristiche oscillatorie tipiche del tono dell’umore.

Come molta letteratura scientifica afferma, i disturbi dell’umore nelle loro varie manifestazioni diagnostiche, incluse le forme sottosoglia, coinvolgono circa il 20% di tutta la popolazione. La componente comune a tutte queste forme cliniche è la presenza dell’inquietudine, dell’agitazione e tensione interna, dell’iperattività dei pensieri e dell’instabilità dell’umore. L’oscillazione dell’umore, piccola o media o elevata come intensità e frequenza che sia, è sempre presente anche quando l’umore appare stabile nella sua fase depressiva o maniacale. Questa è la componente inquieta, presente anche in altri disturbi dell’umore con abusi di sostanze e disturbi del comportamento alimentare. Inoltre, come già descritto in precedenza, anche le manifestazioni acute dell’ansia rientrano nel grande spettro dell’umore instabile per la presenza dell’inquietudine (Tavormina, 2013; Akiskal, 2005; Perugi et al., 2014).

La parola depressione può trarre in inganno nell’avvicinarci ad un quadro clinico di disturbo dell’umore. In quanto, talvolta, i sintomi depressivi possono anche non essere presenti in modo chiaramente manifesto e continuativo. Possono anche essere mascherati per maggiore presenza di prevalenti sintomi di tensione ansiosa, irritabilità ed impulsività o comunque connessi con l’inquietudine (Akiskal & Benazzi, 2006; Tavormina, 2019). 

– seconda parte

Akiskal è stato il più illustre psichiatra e ricercatore scientifico, al livello mondiale, sullo spettro bipolare. Tutte le caratteristiche di fondo dei vari tipi di diagnosi di disturbi dell’umore, evidenziati da Akiskal, eccetto il disturbo bipolare di tipo I (e lo schizo-affettivo), descrivono quadri misti dell’umore. In tali quadri l’inquietudine è il sintomo costante di interconnessione fra gli episodi depressivi e le fasi di depressione e tra gli episodi/fasi di eccitazione maniacale-ipomania-ciclotimia. Tutto quanto descritto rientra nelle differenti modalità di manifestazione del mixity all’interno dello spettro bipolare (Angst et al, 2003; Akiskal, 2005).

L’inquietudine e il mixity

Le diverse varietà diagnostiche dello spettro bipolare descrivono uno stato di costante rapida o ciclica oscillazione e instabilità dell’umore. Questa oscillazione può definirsi nel concetto di stato misto del disturbo bipolare. In esse il sintomo costante e comune a tutti è quello dell’inquietudine (Tavormina, 2013, 2019; Akiskal, 2000; Akiskal & Benazzi, 2005).

Tabella.  Sottotipi diagnostici nello spettro bipolare con presenza di inquietudine e di mixity

Depressione agitata
Depressione disforica
Disforia mista
Depressione ricorrente
Ciclotimia
Disturbo bipolare II attenuato
Disturbo bipolare a rapida ciclicità
Temperamenti ipertimico, depressivo e ciclotimico

L’intensità del malessere di coloro che presentano uno stato misto dello spettro bipolare è definita dal mixity, che di conseguenza diventa l’evidenza e la descrizione dell’intensità dell’inquietudine. Vi è una scala di valutazione sugli stati misti (la GT-MSRS: Tavormina, 2014) che mette facilmente in evidenza l’intensità del mixity (e quindi dell’inquietudine e del malessere timico del soggetto), (Cervone et al, 2022; Tavormina, 2024).

L’intensità del malessere dell’umore (mixity) non è quantificabile in alcun modo se non solo con la descrizione della presenza dei vari sintomi, elencati nei vari punti della scala GT-MSRS.

L’applicazione della scala GT-MSRS metterà in evidenza il punteggio relativo all’intensità del malessere timico (mixity, o intensità dell’inquietudine) del paziente, che è conseguenza della presenza dei sintomi elencati negli undici punti della scala.

La pratica clinica ha messo in evidenza quali regolatori dell’umore possono essere più efficaci e più tollerabili sia nella fase acuta che nel trattamento di mantenimento (Vieta, 2005; Fountoulakis et al, 2012; Tavormina, 2016, 2024).

Se i farmaci stabilizzatori dell’umore sono il perno essenziale per il trattamento degli stati misti bipolari, l’utilizzo concomitante di antidepressivi andrà sempre fatto con grande attenzione e quasi sempre con bassi dosaggi. L’utilizzo contemporaneo di ansiolitici è invece sconsigliato per lunghi periodi (Tavormina, 2019; Vieta, 2005; Fountoulakis et al, 2012). 

Osservazioni conclusive

I casi di sofferenza depressiva sono sempre significativi per il paziente e sono l’evento stimolante che lo induce ad andare a chiedere aiuto allo psichiatra. Essa si trova sempre accompagnata da un costante stato di ansia interna, irrequietezza con tensione interna e muscolare, malessere depressivo-irritabile o depressivo-apatico-confuso e senso di angoscia esistenziale. Talvolta vi sono sintomi somatici molto frequenti e cronici, associati al malessere dell’umore, tale da contribuire al peggioramento dello stesso tono dell’umore.

Tutto questo si sintetizza nel concetto di inquietudine, una parola che esprime un malessere multiforme e multi-composito. Esso viaggia nel soggetto a cavallo dell’angoscia depressiva e di tutte le sue manifestazioni di tensione psicofisica.   

Giuseppe Tavormina  

 www.dottortavormina.it

Bibliografia

  1. Akiskal HS et al – Agitated “unipolar” depression re-conceptualized as a depressive mixed state: implications for the antidepressant-suicide controversy. J Affect Disord 2005 Apr; 85 (3): 245-58.
  2. Akiskal HS, Benazzi F – The DSM-IV and ICD-10 categories of recurrent [major]depressive and bipolar II disorders: Evidence that they lie on a dimensional spectrum – Journal of Affective Disorders 92 (2006); 45–54.
  3. Angst J, Gamma A, Benazzi F, Ajdacic V, Eich D, Rossler W. Toward a re-definition of subthreshold bipolarity: epidemiology and proposed criteria for bipolar-II, minor bipolar disorders and hypomania. Journal of Affective Disorders 2003; 73; 133-146.
  4. Cervone A, D’Ostuni FP, D’Aietti E, Esposito G, Masella M & Tavormina G – Mixed states: diagnosis, assessment and diagnostic stability – Psychiatria Danubina, 2022; Vol. 34, Suppl. 8, (pp 38-41).
  5. Fountoulakis K, Dimitrios Kontis, Xenia Gonda, Melina Siamouli, Lakshmi N Yatham. Treatment of mixed bipolar states. Int J Neuropsychopharmacol 2012 Aug; 15 (7): 1015-26.
  6. Perugi G, Medda P, Swann AC, Reis J, Rizzato S, Mauri M. Phenomenological subtypes of severe bipolar mixed states: a factor analytic study. Compr Psychiatry 2014; 55 (4):799-806.
  7. Tavormina G – An introduction to the bipolar spectrum – The management of bipolar spectrum disorders, summer 2013, CEPIP; 3-6. 
  8. Tavormina G – Treating the bipolar spectrum mixed states: a new rating scale to diagnose them – Psychiatria Danubina 2014; 26: suppl 1: 6-9.
  9. Tavormina G – An approach to treat bipolar disorders mixed states – Psychiatria Danubina 2016; 28: suppl 1: 9-12.
  10. Tavormina G – Bipolar disorders and bipolarity: the notion of the “mixity” – Psychiatria Danubina 2019; 31: supp 3: 434-37.
  11. Tavormina G – Depression, mood disorders and bipolar spectrum: one or different diseases? – Psychiatria Danubina 2024; 36: suppl. 2: 170-75.
  12. Tavormina G – The clinical notn of restlessness as a linchpin for a full understanding of the bipolar spectrum – Psychiatria Danubina 2025; 37: suppl. 1: 176-79-
  13. Vieta E. Bipolar mixed states and their treatment. Expert Rev Neurother 2005 Jan; 5 (1): 63.

Foto: Envato Elements

Logo Eda
EDA Italia Onlus
0 0 voti
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Il più recente
Il più antico Il più votato
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
L'inquietudine la consapevolezza del disturbo dell'umore.

Ultime News

schiavo d'amore.

Schiavo d’amore. Una catena senza tempo

Schiavo d’amore è l’amante che resta intrappolato in un amore di forte dipendenza affettiva da cui non ci si riesce a liberare. Un amore forte, passionale e travagliato che incatena il cuore dell’innamorato alla propria amata in un amore senza tempo che travalica ogni confine terreno.
In alcuni casi neppure la morte libera da questo amore, il cuore resta incatenato in un tempo senza fine. È una catena senza tempo che avvolge il cuore di tanti uomini di eri, oggi e forse anche di domani, una catena che sembra aver radici antiche e lontane già ai tempi dei romani.

Leggi ...
Mail Art Stigma Screenshot_2025-11-26_114630.

La Mail Art Stigma. Un modello ventennale di buona pratica contro lo stigma

Mail Art Stigma è un progetto di lotta allo stigma attraverso la formazione informale. È una mostra ma anche un progetto globale dove l’arte diventa strumento di inclusione. Favorisce la neuro-divergenza e rende visibile la “diversità” attraverso la creatività di ciascuno. Mail Art Stigma continua dopo vent’anni di vita a celebrare la diversità e diffondere il valore della arteterapia come pratica educativa e culturale.

Leggi ...

Macro Aree

Newsletter

Puoi cancellare la tua iscrizione quando vuoi

newsletter
0
Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero, si prega di commentarex