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Rabbia e depressione

Si pensa che chi soffre di depressione provi più spesso tristezza e non rabbia. Queste due emozioni invece si manifestano spesso insieme. Il loro rapporto è complesso e negli ultimi anni, molti studi ne hanno dimostrato la correlazione. L'identificazione della rabbia può essere un valido aiuto nella diagnosi precoce e nella cura della depressione.

La rabbia è un’emozione universale, precoce ed innata. Può essere anche considerata una fase fisiologica attraversata nel corso di un lutto. Accanto a sentimenti di profonda tristezza, si presentano infatti momenti di rabbia. I motivi possono essere diversi: per essere rimasti soli, perché ci si sente abbandonati o perché si sente di aver vissuto una perdita ingiusta, rapida, dolorosa.

La rabbia però è un’emozione tipica anche di alcuni quadri depressivi e questo a volte sorprende. L’aggressività, infatti, sembra proprio il contrario dell’immagine comune della depressione che invece porta prostrazione e passività.

Cosa c’entra la rabbia con la depressione?

Nell’immaginario collettivo le persone depresse sono costantemente di cattivo umore. Spesso si isolano in sé stesse rifiutando o limitando al minimo ogni contatto con il mondo.

Una persona costantemente arrabbiata o incline a scoppi di rabbia molto spesso non viene identificata come depressa. Al contrario, viene percepita come una persona attiva e in grado di badare a sé stessa affrontando i problemi in maniera diretta. Questo spesso, comporta maggiori difficoltà nell’individuare le cause degli scoppi di rabbia. Infatti, si ritarderà la presa di coscienza dello stato depressivo verso cui la persona si sta avviando o in cui già si trova.

Naturalmente tristezza e rabbia possono manifestarsi insieme o in maniera alternata in un breve lasso di tempo. Ciò rende ancora più instabile lo stato psicologico della persona che le prova. Una persona costantemente triste invece, è più facilmente riconoscibile come persona depressa. Pertanto, è più facile che possa essere aiutata o sostenuta dagli altri. È anche più facile che realizzi da sola la necessità di un aiuto psicologico e che intraprenda un cammino proficuo per uscire dalla depressione.

Ricerche sull’associazione tra la rabbia e la depressione

Nelle linee guida ufficiali, come nell’ultima edizione del Manuale dei Disturbi Mentali (DSM 5), la rabbia non è considerata un sintomo per la diagnosi di depressione. Tuttavia, molti studi hanno dimostrato l’associazione tra rabbia e depressione.

In uno studio, 293 pazienti con diagnosi di depressione sono stati valutati in un certo frangente temporale per determinare fino a che punto l’irritabilità può prevedere un attacco di rabbia (Manish, Fava, Abu, et. al., 2020). Gli attacchi di rabbia sono stati definiti come attacchi improvvisi e insoliti. Possono avvenire con o senza aggressività, ma questo studio ha considerato solo quelli di natura aggressiva. L’elaborazione del questionario valutativo somministrato, ha concluso che, le persone depresse con maggiori livelli di irritabilità, avevano maggiori attacchi di rabbia.

Un altro studio ha cercato di determinare la relazione tra il disturbo post-traumatico da stress (PTSD), l’ostilità, la rabbia e l’aggressività fisica e verbale in 195 veterani di guerra (Bhardwai et. al. 2019). I risultati indicano che, i sintomi depressivi, spiegano parte della relazione tra il PTSD e l’aggressività verbale, l’aggressività fisica verso gli altri e le cose.

Un altro studio ha valutato la rabbia nella depressione post-partum con una recensione comprensiva di 24 articoli (Ou and Hall, 2018). Si è scoperto che la rabbia è spesso provata da alcune donne depresse dopo il parto. La rabbia era in particolar modo associata all’ansia, all’impotenza ed alle aspettative violate. Una tale rabbia può essere indirizzata verso sé stesse, i bambini o i membri della famiglia.

Il significato della rabbia nella depressione

La rabbia, pertanto, rappresenta per i pazienti con sintomi depressivi un’emozione molto frequente. Lo stato di tristezza e prostrazione che segue la rabbia sembra quasi essere un modo indiretto con cui riavvicinarsi alle relazioni dopo lo scatto d’ira o la lite. Questa emozione, inoltre, può rappresentare un campanello d’allarme importante del disturbo dell’umore. La depressione, infatti, può non essere subito riconoscibile e spesso non viene vista da coloro che ci vivono accanto.

La rabbia per alcuni può essere un’emozione energizzante che spesso spinge ad agire in modo assertivo e protettivo. Quando viene repressa, la persona può sentirsi impotente e priva di energia, perdere interesse per le attività che solitamente la rendono felice. La persona può avere difficoltà di concentrazione, sentimenti di tristezza e di perdita di controllo sulla propria vita. Questi possono rappresentare tutti sintomi tipici della depressione.

La repressione della rabbia può anche interferire con la capacità della persona di comunicare efficacemente le proprie esigenze e desideri. La persona può sentire un senso di colpa per non essere riuscita ad esprimersi adeguatamente. Inoltre, quando la rabbia viene repressa, può manifestarsi attraverso l’irritazione, la critica e il sarcasmo. Questi modi sottili e meno evidenti possono alienare i rapporti con gli altri. Possono portare a conflitti nelle relazioni interpersonali, alla mancanza di supporto sociale ed alla solitudine.

La rabbia repressa inoltre, può portare a stress cronico e ad una serie di problemi di salute fisica a lungo termine. Si possono avere disturbi del sonno, malattie gastrointestinali e malattie cardiovascolari. Quindi è importante riconoscere le espressioni emotive, come la rabbia, quando sono anomale rispetto alla persona che le manifesta. Sarebbe utile per questo, rivolgersi ad uno specialista.

Lavorare in psicoterapia con l’emozione della rabbia

La relazione tra la rabbia e la depressione è quindi complessa. Più possiamo identificare i dettagli specifici di questa associazione, più accurata può essere la diagnosi e il trattamento della stessa depressione.

Per cercare di prevenire gli episodi depressivi, è importante per esempio, imparare a riconoscere il gestire la rabbia in modo più funzionale. Si può esprimere tale emozione in modo adeguato utilizzando strategie come la comunicazione assertiva, la meditazione, l’esercizio fisico, la terapia psicologica. L’identificazione delle situazioni e del significato personale della rabbia, inoltre, attuabile in ambito psicoterapeutico, può essere molto utile non soltanto nella depressione, ma anche nel proteggere la propria salute mentale e migliorare la qualità delle relazioni interpersonali.

                                                                                                                                  Antonella Vacca

Bibliografia  

  1. Arciero G., Bondolfi G., Mazzola V. (2019), Fondamenti di psicoterapia fenomenologica, Bollati Boringhieri Editore.
  2. DSM-5 (© Raffaello Cortina Editore su Licenza di American Psychiatric Association).
  3. Golden B. How Do Depression and Anger Interact? Knowing how anger and depression interact can be essential for your well-being. Psychology Today, November 6, 2020.
  4. Jha, M.K., Fava M, Minhajuddin A. et al (2021). Anger attacks are associated with persistently elevated irritability in MDD: Findings from the EMBARC study. Psychological Medicine, 51(8), 1355-1363. https://doi.org/10.1017/S0033291720000112 
  5. Manish, J., Maurizio, F., Abu, C., et. al. (2020). Anger attacks are associated with persistently elevated irritability in mdd: Findings from the EMBARC study. Psychological Medicine, Mar. 6, 1-9. https://doi.org/10.1017/S0033291720000112 .
  6. Painuly N, Sharan P, Mattoo SK. Relationship of anger and anger attacks with depression: a brief review. Eur Arch Psychiatry Clin Neurosci. 2005;255(4):215-222. doi:10.1007/s00406-004-0539-5
  7. Toluene S. (2007). Anger and depression–theoretical and clinical considerations. Nordic journal of psychiatry, 61(4), 246–251. https://doi.org/10.1080/08039480701414890

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