Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

Cerca
Close this search box.

Scuola: è tempo di ripartire

UNICEF e OMS si sono da poco espressi sulla situazione psicologica dei bambini e degli adolescenti: raddoppiano i problemi di ansia e depressione, dobbiamo ripartire dalla scuola.

Tutti gli studi epidemiologici internazionali ci suggeriscono che i problemi di ansia e di depressione sono raddoppiati (The Lancet, 2021). Dalla pre pandemia ad ora interessano un giovane su quattro e sono presenti in famiglia e a scuola. Due sono i fenomeni a cui stiamo assistendo. Da una parte, abbiamo gli adolescenti che per autoaffermarsi diventano aggressivi, fanno male agli altri, ai genitori, si tagliano, diventano intrattabili. Dall’altra, i giovani che si chiudono a riccio, si rifugiano nel loro mondo e non sappiamo se riusciranno a uscire fuori da questo guscio.

La pandemia

Secondo molte ricerche nazionali ed internazionali la pandemia ha aumentato lo stress ed esso facilita la comparsa di disturbi mentali (Bartolo et al, 2021). Principalmente insorgono disturbi d’ansia, disturbi del sonno e depressione (ISS, 2020). Aumentano per una serie di fattori: la paura di contagiarsi e l’assenza del gruppo dei coetanei con i quali condividere attività. Un adolescente come possiamo immaginare, parla poco con mamma e papà. Se deve raccontare un problema preferisce confrontarsi con un amico o un compagno di scuola. La scuola pertanto deve essere sostenuta e preparata ad accogliere le richieste che gli studenti manifesteranno ora che la tempesta pandemica sembra allontanarsi.

Un nuovo modello a scuola

Sarah Clark della Michigan Medicine afferma che tra i coetanei si può ricevere supporto verso i compagni che manifestano problemi emotivi e segnali depressivi. Secondo il suo studio infatti alcuni adolescenti possono temere che i loro genitori non capiscano le difficoltà che stanno vivendo. Anche insegnanti scolastici e persone vicino alla famiglia potrebbero non avere tempo a disposizione da dedicare. La dottoressa concorda sul fatto che tra i compagni di scuola si è soliti incoraggiare i coetanei a parlare dei loro problemi di salute mentale. Questo sembra essere un valido supporto ai compagni adolescenti alle prese con problemi emotivi e segnali depressivi perché possono relazionarsi gli uni con gli altri (Clark, 2021).

È importante sottolineare che gli adolescenti possono avere problemi occasionali provocati dalle loro emozioni, dai rapporti tra pari e con i familiari. Per questi motivi possono sviluppare sintomi di ansia, depressione, abuso di sostanze o altri problemi che incidono negativamente sull’autostima. Gli adolescenti che fungono da istruttori in questi programmi vengono formati con la supervisione di insegnanti, consulenti o professionisti della salute mentale. Sono disponibili ad ascoltare i loro compagni in un luogo designato a scuola o proponendosi in modo attivo su segnalazione del personale scolastico.

Gli adolescenti riescono ad essere buoni ascoltatori e a identificare segnali di pericolo di suicidio, ansia e depressione. Riescono a suggerire strategie di risoluzione dei problemi, condividere informazioni sulle risorse e, se appropriato, incoraggiare i loro compagni di studio a cercare aiuto.

L’obiettivo a scuola

È fondamentale cogliere i segnali che indicano che lo studente ha bisogno immediato di attenzione e per avvisare gli adulti che sovrintendono al programma. Questo non sostituisce la necessità di supporto professionale, ma offrono ai giovani un modo nuovo e non minaccioso per iniziare a lavorare sui loro problemi.  

Possibili Strategie

L’Unicef ha predisposto una serie di strategie, rivolgendosi agli adolescenti su come proteggere la loro salute mentale e prendersi cura di sé stessi. Di seguito riportiamo i suggerimenti.

  • Riconoscere l’ansia che si prova, è una funzione normale, salutare e ci avverte di eventuali minacce. La tua ansia ti aiuterà a prendere le decisioni che devi prendere in questo momento.
  • Crea delle distrazioni, è molto utile dividere il problema in due categorie. La prima riguarda le situazioni per cui posso fare qualcosa, e poi situazioni per cui non posso fare nulla. Ci sono molte cose che rientrano in quella seconda categoria, ma una cosa che ci aiuta è creare distrazioni per noi stessi. 
  • Trova nuovi modi per incontrarti con i tuoi amici, condividere situazioni e pensieri può aiutarti a farti capire qualche aspetto in più. 
  • Concentrati su di te e trova nuovi modi per utilizzare il tempo che hai a disposizione è un modo produttivo per prenderti cura della tua salute mentale. Stila un elenco di tutti i libri che vuoi leggere e delle cose che avevi intenzione di fare.  Quando si prova una sensazione dolorosa, l’unica via d’uscita è “passare attraverso”.
  • Ascolta i tuoi sentimenti, prediligi ciò che ti sembra giusto fare.
  • Sii gentile con te stesso e con gli altri. A scuola o nei luoghi che frequenti se ti accorgi di disagio incoraggia i tuoi amici a rivolgersi ad adulti per chiedere aiuto e sostegno (Unicef, 2021).

Conclusioni

È necessario creare una rete collaborativa, diretta e digitale, delle persone ed enti interessati: genitori, scuola, psichiatri, psicologi, pediatri.  In tempi di grande incertezza, un ambiente familiare sicuro è una forte protezione per sintomi di depressione e ansia.  

Esistono prove che l’attività dei genitori e le loro risposte influenzino la salute mentale dei bambini e adolescenti dopo un disastro (Adshead, 2015). I genitori sono il miglior “modello di comportamento” per i bambini e gli adolescenti e la casa è praticamente il posto migliore per apprendere le “abilità di vita”. Anche la scuola deve contribuire e ripartire. È necessario pianificare e migliorare gli interventi. Un ambiente scolastico favorevole ed aperto alle problematiche dei giovani migliora il benessere e l’apprendimento.

Maria Rosaria Juli

Bibliografia

  1.  Adshead, G. Parenting and personality disorder: Clinical and child protection implications. Advances in Psychiatric Treatment, 2015.
  2. Bartolo M.G., Palermiti A., L.Craig, F.,Tenuta F., Servidio R. :L’impatto della paura da COVID-19 sui livelli di stress e sui sintomi di ansia e depressione in adolescenti. In Rivista Interdisciplilnare, Franco Angeli, 2021.    
  3. Clark S. The beneficial relationship with schoolmates reduces anxiety and depression, 2021.
  4. Collaboratori sui Disturbi Mentali: Global prevalence and burden of depressive and anxiety disorders in 204 countries and territories in 2020 due to the COVID-19 pandemic. The Lancet, 2021. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/34634250/
  5. Gruppo di lavoro ISS Salute mentale ed emergenza COVID-19. Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno della salute mentale nei minori di età durante la pandemia COVID-19. Versione del 31 maggio 2020. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19 n. 43/2020)  https://www.iss.it/rapporti-covid-19/-/asset_publisher/btw1J82wtYzH/content/id/5419552 .
  6. UNICEF: Tips and guidance for familieshttps://www.unicef.org/coronavirus/covid-19#COVID-19-explainers.
0 0 voti
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Il più recente
Il più antico Il più votato
Feedback in linea
Visualizza tutti i commenti
Scuola, è tempo di ripartire

Ultime News

Socrate non era depresso_David_-_The_Death_of_Socrates.

Socrate non era depresso

Il suicidio di Socrate, il suo trascurare i beni materiali, la vita semplice e la divina voce interiore che lo indirizza nelle scelte potrebbero far pensare che soffrisse di depressione. Vedremo insieme quanto la sua vita sia stata un esempio di virtù, serenità ed equilibrio psichico.

Leggi ...

Macro Aree

Articoli Correlati di Categoria

0
Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero, si prega di commentarex

Newsletter

Puoi cancellare la tua iscrizione quando vuoi

newsletter