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“Lontano da lei” e l’Alzheimer

La demenza di Alzheimer è una malattia grave. I familiari possono essere presenti con la persona mantenendo un legame affettivo. È una sfida che seppur dolorosa dal punto di vista umano, può essere gestita. Nel film “Lontano da Lei” si affronta il tema della separazione.

Che cosa è la malattia di Alzheimer?

La malattia di Alzheimer è la causa più frequente di demenza irreversibile. Il prolungarsi dell’aspettativa di vita comporta l’emergere di questa importante malattia degenerativa nell’anziano. Il deterioramento progredisce gradualmente, passando dalla lieve perdita di memoria all’inabilità totale. Il soggetto appare spesso confuso, disorientato e smemorato. I sentimenti condizionano il comportamento della persona, chi soffre di demenza di Alzheimer è spesso smarrito, ansioso, vulnerabile e quindi facilmente può sviluppare dei sentimenti depressivi o repentini cambiamenti d’umore. (Mace, Rabins, 1995)

Il legame affettivo può essere una risorsa?

Tale malattia ha un forte impatto familiare, la persona cambia gradatamente ed inesorabilmente.  Il legame affettivo può essere una risorsa. La demenza di Alzheimer in genere si sviluppa lentamente, la persona trae giovamento dalla relazione. Quando la memoria è molto deteriorata, il comportamento strano o bizzarro, è opportuno ricordare che l’anziano è comunque una persona unica e irripetibile. (Rabins, Lucas) Come familiare si può continuare ad amarla, anche quando la personalità è completamente cambiata, la persona sentirà il nostro affetto.  

Nell’Alzheimer i rapporti tra marito e moglie cambiano?

La relazione tra coniugi dopo una vita insieme può cambiare. Sentimenti depressivi sono piuttosto frequenti ed andrebbero trattati preventivamente. Mantenere un rapporto di coppia con la persona che soffre di demenza di Alzheimer non è facile. Ciò provoca dolore e sofferenza, la persona con cui si ha condiviso una vita, non è più la stessa. Il coniuge dovrà altresì fare i conti con una malattia lunga e complessa. La persona che soffre di demenza di Alzheimer diviene progressivamente difficile da gestire, spesso intrattabile ed oppositiva. Tuttavia un buon rapporto di coppia può resistere alle difficoltà, nonostante le avversità. Attraverso l’analisi di un film “Lontano da Lei” di Sarah Polley (2006) vediamo ora l’evoluzione della demenza di Alzheimer e i cambiamenti nella relazione di coppia.

Una storia di Alzheimer “Away from her

È la storia della protagonista Fiona che si ammala di demenza di Alzheimer sposata con Grant da tanti anni, gradualmente Fiona inizia a cambiare. Nelle fasi avanzate della demenza di Alzheimer sarà necessario prendere una decisione dolorosa, optare per un allontanamento dal proprio ambiente di vita. Fiona attraverso la memoria, ancor prima della comparsa della malattia, descrive le fasi del rapporto, e come sia possibile “accettare” il cambiamento.

Reinventarsi in tarda età

Rimodulare e reinvestire sono aspetti che vanno oltre la demenza di Alzheimer, appartengono alla coppia e alla vita in generale. In questo caso specifico occorre riadattarsi ai molteplici cambiamenti che avvengono nell’anziano. Il cambiamento si concretizza con un continuo mettersi in gioco, avviene un riadattamento attivo. La malattia arriva a lacerare ogni aspetto della tranquilla routine. Il lavoro che entrambi i protagonisti effettuano nel film non è scontato, ma è una conquista della coppia. Il film mostra il processo di elaborazione di una separazione inevitabile. Stare insieme o separarsi è una scelta, è necessario trovare un nuovo modo di vivere la quotidianità affinché non diventi un’esperienza impossibile.

Amare è ricordare?

Amare non sempre è ricordare, la storia ci mostra che si può amare anche al di là del ricordo. Certamente amare qualcuno che non ricorda, non è facile. Ad un certo punto ci si trova ad affrontare il ricovero in un ambiente protetto, il familiare curante vive inizialmente il passaggio con molteplici sensi di colpa. Tramite il sentimento di sicurezza si ha la forza per affrontare l’esperienza del distacco. La protagonista Fiona inizia ad intessere nuove relazioni e riacquista un nuovo equilibrio, seppur precario.

Conclusioni

Nella storia la protagonista trova paradossalmente un modo creativo per potersi separare dal partner. La struttura residenziale può essere vista come un rito di passaggio, un luogo da cui si entra ma non si ritorna indietro. C’è un altro modo per star bene, tramite l’accudimento e il maternage in contesto protetto.

 La storia solleva inevitabilmente il tema della paura dell’abbandono, la separazione definitiva. È un tema che si ripete tutta la vita, è una costante perché ci si distacca sempre da qualcosa, per giungere ad un nuovo equilibrio dalla nascita alla morte. Rappresenta una occasione di cambiamento ma anche un dolore profondo. Pablo Neruda cita questa frase significativa “trasformare il dolore in una nuova speranza”.  In questo a volte si gioca il destino della vita, è un gioco di equilibri e sincronicità.

Donatella Costa

Bibliografia

1. Bowlby J (1989) “Una base sicura” Applicazioni cliniche della teoria dell’attaccamento

2. Cristini C, Cesa-Bianchi, Porro, Cipolli C. (2015) “Fragilità e affettività nell’anziano”. Ed. Franco Angeli

3. Mace LM, Rabins PV (1995) Demenza e malattia di Alzheimer – Come gestire lo stress della malattia

4. Popper K, Eccles J (1995) “L’io e il suo cervello”. Editore Adelphi

Sitografia

Away from her- Lontano da lei
https://www.cinematografo.it/cinedatabase/film/away-from-her—lontano-da-lei/48414/

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