Molteplici sono le incertezze che impattano su tutti, in particolare sull’adolescente studente. Il conflitto di Gaza sicuramente con l’incertezza della guerra così vicino a noi non solo in senso affettivo ma anche geografico, lo ha incrementato. Le immagini impregnate di tristezza, un’emozione che prevale rispetto ad una società che vive nei dogmi dell’abbondanza. Invece durante il conflitto di guerre negli ultimi mesi a Gaza oltre in Ucraina, si assiste ad un assalto alle riserve di cibo, senza pensare alle conseguenze.
Lo studente durante l’adolescenza subisce una crisi, un periodo fondamentale, con la trasformazione del proprio corpo, la fuoriuscita dalla famiglia e l’impatto con la scuola. E, sopratutto si sviluppano i primi rapporti di gruppo o amicali. Un ruolo determinante è svolto dal significato di un emozione, come si manifesta, la sua funzione adattiva principale, quando la si perde, si accompagna al dolore psichico, alla frustrazione, alla rabbia. Purtroppo, nell’identificazione all’interno di un gruppo, se questo non è quello «sano», sussegue una serie di azioni con dinamiche distorte, nocive, distruttive. Un periodo storico di incertezza per le guerre, incertezze economiche e forse anche di sentimenti, dove prevale la violenza.
Un’emozione nella scelta dell’arte
Un’emozione può essere espressa nell’arte, come fece Van Gogh e tanti altri artisti, anche nei luoghi di cura come il manicomio di Saint-Remy, o di Arles dove venne internato più volte. I bellissimi alberi e il meraviglioso giardino dove vengono dipinti magistralmente dal pittore nel IXX secolo. I manicomi furono istituiti in Italia già nel XV secolo. Il primo fu P. Pinel, che tolse i pazienti psichiatrici dalle prigioni, regolati successivamente da una legge nel 1904. E, aboliti con la legge di Franco Basaglia nel 1978. Purtroppo in tante città, come a Cagliari vi erano ancora ricoverati i pazienti fino al marzo del 1998. Sorge in quel luogo tutt’ora un cosiddetto polmone verde del capoluogo Sardo, il parco di Monte Claro, un meraviglioso viale di lecci, laghetti e variegata vegetazione (Mascia, 2019).
Il giardinaggio inteso come cura sia nell’ansia, che nella depressione, come comunicato dagli studenti dell’Istituto di Agraria di Olbia durante il corso al Museo Archeologico: il 24 ottobre della Giornata Europea della depressione. Per questi ultimi «prendersi cura delle piante» è già un attività creativa che influenza lo stato d’animo. Uno studente dell’Istituto Ipia propone: «far volar via la tristezza come una farfalla». Altri importanti contenuti su tristezza, malinconia, odio, ma soprattutto sulla intelligenza emotiva sono stati espressi dagli studenti del Liceo A. Mossa di Olbia, oltre a quelli dell’Istituto Ipia. Il corso si è concluso con una vivace discussione tra studenti ed insegnanti sui contenuti trattati.
Lo stile di vita dello studente
Emerge in questo periodo storico una maggiore fragilità, nel nostro pianeta immerso nella globalizzazione, che però mostra maggiormente gli aspetti negativi (Rudas, 2005). Questa vulnerabilità si manifesta con maggior incidenza nei disturbi dell’umore, dell’alimentazione e disturbi d’ansia. La scelta di un corretto stile di vita sicuramente è influenzata dal rispetto della natura, intesa come piante, vegetazione, laghi e mare. E’ fondamentale attivarsi nello sport, anche con le semplici passeggiate nei parchi, nelle campagne, su rive e spiagge. La globalizzazione, e la stessa rivoluzione del lavoro indotta in parte anche dalla pandemia, ci ha resi coscienti della nostra vulnerabilità.
Cosa ci aspetta riguardo all’emozione, all’espressione del viso che con l’intelligenza artificiale (Amato, 2021) si pensa di poter leggere i mostri pensieri o sentimenti? Con diversi strumenti dell’intelligenza artificiale a tutt’oggi utilizzati, sia nel lavoro, che in alcune scuole, in Cina si cerca di capire il livello di concentrazione, lo stress e le emozioni. Sicuramente l’intelligenza artificiale origina già partendo dal britannico Alan Turing dal 1930 e il 1950. E’ il matematico considerato il padre delle teorie del calcolo (Longo, 2009), e poi dei computer negli anni sessanta, e, con massima diffusione dal 1969 agli anni ottanta. E’ fondamentale riconoscere in diversi ambiti anche scientifici e sanitari questa rivoluzione, ma un robot potrà avere le nostre emozioni? potrà mai autodeterminarsi? E, necessariamente dobbiamo considerare che la capacità di autodeterminarsi è propria della persona e non dei robot.
Conclusioni
Nell’era dell’incertezza dovuta alle guerre, alla crisi economica e ai valori morali, ci si dovrebbe orientare a godere delle cose semplici quotidiane. La globalizzazione, l’intelligenza artificiale che ci ha migliorato la vita annullando i tempi e gli spazi, ci ha reso dipendenti delle nuove tecnologie. Lo studente che rappresenta la nuova generazione dovrebbe vivere più a contatto con la natura e i valori della collettività. Soprattutto nella speranza di realizzare nei progetti futuri il bene collettivo.
Maria Efisia Meloni
Bibliografia
- .Rudas N: Morire di ecstasy, estratto da Dentro la modernità. Identità, simboli, linguaggi, Tema, Cagliari 2005.
- Amato S: MIND, Mente & Cervello: La rivoluzione del lavoro. Dopo un anno di smart working, come sono cambiate le nostre vite e che csa resterà di questa esperienza?. N.195-Anno XIX-marzo 202, pag. 68-75
Sitografia
- Mascia G.: Villa Clara, il manicomio storico di Cagliari ieri e oggi. 15 maggio 2019. https://cagliari.italiani.it
- Longo G, O: Il test di Turing, marzo 2009, https://dis.org.>files
Foto: Envato Elements