Periodico dell’ EDA Italia Onlus, Associazione Italiana sulla Depressione

La stimolazione magnetica transcranica (TMS)

La TMS è una tecnica non invasiva e indolore che utilizza impulsi magnetici per stimolare specifiche aree del cervello. Un dispositivo genera un campo magnetico che attraverso il cranio arriva alle aree cerebrali individuate, raggiungendo le regioni cerebrali target e modificandone l'attività neuronale.

Cenni storici. Le origini

Tutto ha inizio con le scoperte di Michael Faraday (1831) fisico chimico e divulgatore scientifico britannico del XVIII secolo. Faraday dimostrò che un campo magnetico variabile nel tempo induce una corrente elettrica in un conduttore posto nelle sue vicinanze: induzione elettromagnetica. Questo principio è alla base del funzionamento della TMS.

Prima del suo avvento si utilizzava la Stimolazione Elettrica Transcranica. Questa tecnica però presentava diversi limiti, tra cui l’invasività e la necessità di posizionare elettrodi direttamente sul cuoio capelluto. Negli anni 80 (Barker,1987) viene sviluppato il primo stimolatore magnetico non invasivo. Grazie a questo dispositivo divenne possibile indurre correnti elettriche nel cervello senza la necessità di elettrodi.

Barker ed il suo gruppo di ricercatori dell’Università di Shield hanno il merito di aver messo a punto il primo prototipo di Stimolatore Magnetico Transcranico. Inizialmente la TMS venne utilizzata principalmente come strumento di ricerca per studiare la fisiologia del cervello ben presto però si comprese il suo potenziale terapeutico.

Come funziona

A differenza della terapia elettroconvulsiva (ECT) che applica elettricità direttamente al cervello per indurre convulsioni, la TMS è un trattamento non farmacologico e non invasivo. Questa tecnica utilizza impulsi magnetici per stimolare aree del cervello che, è stato visto, risultano ipoattive nella depressione, in particolare la corteccia prefrontale. I pazienti sono svegli durante il trattamento e possono tornare alle attività quotidiane, inclusa la guida, subito dopo la sessione.

Durante la prima sessione di trattamento, i medici identificano la soglia motoria di un paziente, che verrà somministrata durante il corso del trattamento. La quantità di intensità del campo magnetico varia per ogni paziente ed a secondo della patologia trattata.

Durante una sessione di TMS viene posizionata una bobina elettromagnetica sul cuoio capelluto vicino alla fronte, oppure in altre posizioni della testa secondo la patologia trattata. Il dispositivo invia per qualche minuto brevissimi impulsi magnetici sul cranio, stimolando le cellule nervose nella regione del cervello correlata alla patologia che si vuole trattare. Si tratta di una procedura indolore.

Esistono circa 19.000 articoli sulla TMS dal 1985 ad oggi.

Ricerca scientifica

La letteratura scientifica attuale (Walsh, 2000; Welberg, 2007) suggerisce che la TMS esercita la sua azione attraverso la capacità di stimolare la plasticità cerebrale. Da essa scaturisce la formazione di nuove connessioni cerebrali ed il rilascio di sostanze chimiche cerebrali quali ad esempio la dopamina e la serotonina. Queste molecole legate alla infiammazione cerebrale aumentano la circolazione e ossigenazione cerebrale (Bolognini et al. 2010).

Spesso la TMS viene utilizzata quando le opzioni di trattamento precedenti hanno fallito, quando i farmaci causano effetti collaterali e/o non sono tollerati dal paziente. I trattamenti sono della durata di 3-20 minuti, con frequenza di alcune settimane a seconda della patologia. Durante il trattamento il paziente è seduto comodamente in poltrona e durante la seduta il paziente può addormentarsi oppure guardare il proprio telefonino, leggere e così via.

Applicazioni della TMS in medicina

In psichiatria “La TMS è indicata per il trattamento di pazienti adulti con depressione maggiore che non hanno risposto ad almeno un antidepressivo. Non deve essere utilizzato con pazienti che hanno impianti metallici conduttivi non rimovibili o stimolatori nella testa, impianti cocleari o stimolatori del nervo vago. È particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), disturbo post-traumatico da stress (PTSD), depressione maggiore resistente ai farmaci, dipendenze da gioco d’azzardo.

In neurologia viene utilizzata per disturbi del movimento, Morbo di Parkinson, distonia, Sindrome di Tourette.

In riabilitazione neurologica può aiutare a recuperare le funzioni motorie e cognitive in seguito a ictus su altri danni cerebrali.

Il prof. Luigi Galimberti, psichiatra, già direttore del Servizio di tossicologia clinica del Sert dell’Università di Padova, ha curato Lapo Elkann per la dipendenza da cocaina. La TMS si afferma come terapia in Italia nel 2016, quando il Prof. Luigi Galimberti pubblica un articolo (2016), che spiega come è stata ottenuta la remissione della dipendenza da cocaina nei ratti attraverso fasci di luce.

Lo psichiatra decide di tentare l’applicazione dello stesso principio sulle persone, usando però le onde magnetiche emesse dalla TMS.  Allo scopo mette a punto un protocollo insieme al prof. Antonello Bonci, direttore scientifico del National Institute for Drug Abuse (Nida) di Washington. Anche l’Istituto Superiore di Sanità sta valutando in maniera scientifica l’efficacia del trattamento con TMS (Bonci, 2016).

Efficacia

Numerosi studi supportano l’efficacia della TMS per la depressione. Uno studio randomizzato controllato su 199 pazienti ha scoperto che la TMS ha quadruplicato le probabilità di remissione dopo sei settimane rispetto a una procedura fittizia. Lo studio condotto ha scoperto che il 58 % dei pazienti ha risposto in modo significativo al trattamento. Il 37 % ha raggiunto la remissione completa dei sintomi della depressione (Trojano, 2022).

La risposta dei pazienti al trattamento varia ed alcuni pazienti segnalano effetti positivi entro le prime due settimane. Circa il 65 % dei pazienti risponde al trattamento e il 35% raggiunge la remissione dei sintomi. In media, questi pazienti non avevano avuto beneficio terapeutico con più di nove antidepressivi. La durata media del loro episodio depressivo è stata di tre-cinque anni.

TMS e patologie da abuso e dipendenza

Sul sito Asl Napoli 2 nord di Pozzuoli tra le Terapie Innovative del Dipartimento Dipendenze Patologiche https://www.aslnapoli2nord.it/servizio/prestazioni-sanitarie-innovative/ è riportata la TMS.  «È un trattamento di eccellenza presente in poche Asl e in pochi centri privati. Essa permette insieme al trattamento farmacologico ed al sostegno sociale, di curare il soggetto affetto da dipendenza legate all’alcool, cocaina e gioco d’azzardo.

Il ciclo di trattamento prevede dalle 12 alle 20 applicazioni di stimolazione magnetica, una al giorno. Ogni applicazione dura non più di 5 minuti non ha effetti collaterali. Alla fine del trattamento il soggetto non prova più attrazione verso l’alcool, la cocaina o il gioco d’azzardo. Non comporta scosse elettriche ma semplici onde magnetiche. Questa assenza di craving, cioè questo disinteresse verso la sostanza o il gioco d’azzardo durano almeno per sei mesi. In tal modo, nel centro crisi attraverso la TMS, il soggetto si libera dalle catene ed ha disposizione per un periodo di sei mesi di astensione. Successivamente inizierà al Sert un programma di riabilitazione attraverso trattamenti farmacologici o soprattutto educativi e psicoterapici» (DD P-Asl Na2 Nord).

Controindicazioni

Il Gruppo di Consenso sulla sicurezza della TMS, della Federazione Internazionale di Neurofisiologia Clinica (Rossi ed al, 2009) ha delineato i rischi associati alla tecnica e le linee guida di sicurezza per il suo impiego. Gli effetti collaterali riportati più spesso sono mal di testa e dolore al collo, dovuti alle ripetute contrazioni di gruppi muscolari ed alla postura assunta dal partecipante durante la procedura. Generalmente, il dolore si risolve spontaneamente nel giro di minuti o ore. Molto più raramente può verificarsi una crisi epilettica come effetto avverso della stimolazione (Burke et al, 2019). In ogni caso il rispetto delle linee guida internazionali riduce al minimo sia il rischio di effetti comuni che di quelli rari.

Conclusione

La stimolazione magnetica transcranica è una tecnica non invasiva ed efficace con potenziali usi diagnostici e terapeutici. Nel corso degli anni è diventata uno strumento essenziale per lo studio delle relazioni tra cervello e comportamento. Essa consente di ottenere informazioni volte all’adozione di nuovi trattamenti clinici, come quelli per depressione o ictus.

Col suo impiego si può associare una determinata area cerebrale ad uno specifico compito cognitivo, oppure motorio. Nonostante l’opinione di esperti riveli un consenso generale sull’efficacia della TMS nei vari trattamenti, saranno necessari ulteriori studi volti ad approfondire la tecnica.

Antonio La Daga

 Bibliografia

  1. Barker A et al. “Magnetic stimulation of the human brain and peripheral nervous system: an introduction and the results of an initial clinical evaluation”. Neurosurgery (1987) 100-109.
  2. Bonci A, Galimberti L, “Transcranial magnetic stimulation of dorsolateral prefrontal cortex reduces cocaine use: A pilot study” in European Neuropsychopharmacology, vol. 1, nº 26, 2016, pp. 37-44.
  3. Bolognini N et al. “Stimolazione magnetica transcranica: interruzione dell’attività neurale per modificare e valutare la funzione cerebrale” Rivista di Neuroscienze (2010)
  4. Dipartimento Dipendenze Patologiche – Prestazioni Sanitarie Innovative – “Stimolazione Magnetica Transcranica” https://www.aslnapoli2nord.it/servizio/prestazioni-sanitarie-innovative/
  5. Rossi et al.  Sicurezza, considerazioni etiche e linee guida applicative per l’uso della stimolazione magnetica transcranica nella pratica clinica e nella ricerca” Clinica Neurofisiologica, dicembre 2009;120(12):2008-2039.
  6. Trojano L. “TOPIC – Temi di Psicologia dell’Ordine degli Psicologi della Campania” V. 1 N. 1 (2022)
  7. Walsh V et al. “Transcranial magnetic stimulation and cognitive neuroscience” Nature review neuroscience, (2000) 1, 73-80.
  8. Welberg L. et al. “TMS reveals its workings“. Nature Reviews Neuroscience, (2007), 8, 813
  9. Wikipedia – Michael Faraday – Wikipedia
  10. ASL 2 Nord: https://www.aslnapoli2nord.it/servizio/prestazioni-sanitarie-innovative/

Foto: Envato Elements.

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Indagine di diagnosi strumentale neurologica cerebrale. TMS.

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