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La depressione mascherata

La depressione mascherata è un’antica diagnosi degli anni ’70 e ’80, non più in uso con l’attuale classificazione delle malattie mentali del DSM-5, ma tuttora presente in ambito clinico.

No, non si tratta di un invito ad un ballo in maschera che ha la depressione come originale tema della serata. È invece un invito a scoprire quello che non è evidente in chi soffre di depressione mascherata. Il termine “depressione mascherata” è stato ampiamente utilizzato negli anni ’70 e ’80 per descrivere i pazienti che lamentavano sintomi somatici, senza alcun disturbo organico identificabile (Swaine Z, 2011).  

Che cosa è la depressione mascherata

La depressione mascherata è una forma di depressione atipica, essa è stata chiamata così per evidenziare che a volte la depressione si può presentare “sotto mentite spoglie”. Il clinico potrebbe essere ingannato nella diagnosi in quanto i sintomi fisici sono ben rappresentati, costanti ed invadenti ed invece quelli psichici sono nascosti. I sintomi della depressione sono di secondaria importanza, sono di minore intensità e in alcuni casi non appaiono affatto.

Gli psichiatri dell’epoca crearono molti termini per descriverla, come: un equivalente di depressione, un equivalente vegetativo, una depressione senza depressione, una depressione nascosta. La depressione mascherata rappresenta fino al 6%-7% dei disturbi depressivi (Miodek A, 2007) e il 30%-40% dei pazienti ambulatoriali chiede consiglio medico a specialisti, non psichiatri (Wrodycka B, 2006).

DSM-5 e la depressione mascherata

Secondo la classificazione attuale delle malattie psichiatriche (DSM-5, 2013) la depressione mascherata non è più riconosciuta come categoria diagnostica e può essere solo inquadrata come depressione atipica. In essa l’umore può essere poco compromesso o essere addirittura in apparenza nella norma. I pazienti lamentano aumento dell’appetito, con fame di carboidrati in particolare, aumento di peso e del sonno, possono dormire anche 10 ore al giorno. Sentono le gambe e le braccia molto pesanti come se fossero di piombo, si sentono stanchi fisicamente e sovraccaricati per gran parte della giornata. I pazienti hanno una ipersensibilità patologica al rifiuto interpersonale. Il sintomo ha un esordio precoce ed è caratteristico e persistente sia durante gli episodi depressivi, sia nella normalità (APA, DSM-5, 2013).

Sintomi della depressione mascherata

Il quadro clinico dei pazienti affetti da depressione mascherata è caratterizzato da sintomi fisici come la perdita di energia per tutta la giornata e dolore persistente. Mal di testa, mal di schiena e dolore muscoloscheletrico, senza riscontro di patologia organica e con accertamenti strumentali e chimici negativi. Altri pazienti non hanno una sintomatologia dolorosa, ma lamentano profonda stanchezza, alterazioni dell’appetito e della libido, disturbi gastrointestinali e del sonno, palpitazioni, vertigini e dispnea.

Errata o mancata diagnosi

I pazienti si sentono non compresi e soprattutto, avendo riscontri di assenza di patologia fisica per i sintomi che li fanno soffrire, consultano tanti medici. Essi nell’intento di escludere una patologia organica prescriveranno ulteriori indagini e accertamenti (che risulteranno negativi), con ulteriore aggravio di spesa e di tempo. La diagnosi e il trattamento imprecisi della depressione mascherata provocano gravi conseguenze somatiche e psicologiche per i pazienti. Esse limitano significativamente il funzionamento sociale dei pazienti, possono aumentare il tasso di suicidio e incrementare ulteriormente i costi della diagnosi e del trattamento (Miodek A, 2007).

Ricerca scientifica

Un interessante studio è stato fatto in India nel 2018 da Prasad Shatty et al. e pubblicato su Indian Journal of Psychiatry: “Capire la depressione mascherata: uno scenario clinico”. Questa ricerca è stata fatta somministrando una intervista telefonica (questionario) assistita dal pc a 300 medici (150 psichiatri e 150 non psichiatri). I risultati sono stati che i medici (psichiatri e non) hanno avuto nelle loro visite una elevata prevalenza di sintomi somatici nei pazienti con depressione mascherata.

I medici non psichiatri (44%) hanno notato dolore somatico cronico nella maggior parte dei pazienti, gli psichiatri solo il 22%. Invece quest’ultimi hanno soprattutto notato una mancanza di concentrazione (31%) nei loro pazienti con depressione mascherata, gli altri medici solo il 9%. I medici, psichiatri e non, consideravano la disfunzione sessuale nei giovani pazienti e la loro mancata aderenza alla terapia di malattie croniche come predittivi di depressione mascherata. E ritenevano che per i loro pazienti in esame il contatto con il medico era benefico e rassicurante. I non psichiatri (62%) erano più favorevoli alla necessità di indagini di laboratorio/radiologiche, per accertarsi dell’assenza di malattie organiche, rispetto agli psichiatri (36%).

Gli autori concludevano che i sintomi somatici erano molto presenti nei pazienti affetti da depressione mascherata e che spesso venivano interpretati come malattia fisica. La depressione mascherata determinava nei medici non psichiatri un bisogno insoddisfatto in termini di gestione della malattia. Un’adeguata consapevolezza e formazione riguardo al riconoscimento e al trattamento della depressione mascherata può aiutare a ridurre una errata diagnosi da parte dei medici di base (Prasad Shatty et al, 2018).

Diagnosi differenziale della depressione mascherata (atipica nel DSM-5)

Nel disturbo da sintomi somatici sono presenti uno o più sintomi fisici che alterano la vita quotidiana del paziente. Sono presenti pensieri fissi e preoccupazioni per la gravità dei sintomi e ansia per la salute, che non cambiano di intensità nonostante le rassicurazioni mediche. Nel Disturbo da ansia di malattia (ex disturbo ipocondriaco) il paziente è preoccupato più per il suo stato di salute e per una mancata diagnosi. I sintomi fisici, possono essere minimi o assenti. Nel Disturbo da conversione (ex isteria) il sintomo manifesto è la perdita di una funzione (paralisi, cecità, afonia) e non sulla gravità dei sintomi fisici.

Terapia

È indispensabile prima fare un’accurata diagnosi ed escludere patologie organiche e poi eseguire una corretta terapia che può essere farmacologica e/o psicoterapeutica. Sono usati farmaci antidepressivi serotoninergici e stabilizzanti il tono dell’umore. La psicoterapia è una valida cura, efficiente ed efficace con i suoi vari orientamenti e percorsi psicologici. La psicoterapia cognitiva comportamentale aiuta il paziente a imparare a registrare consapevolmente le proprie esperienze di vita e ad osservare le proprie emozioni e reazioni. Aiuta a comprendere i personali pensieri ed osservare la propria modalità d’interpretazione, oltre ad osservare consapevolmente i propri comportamenti.

Considerazioni

La depressione mascherata anche se non catalogata come tale è ancora presente nella clinica ed il medico deve fare molta attenzione a porre una corretta diagnosi. Essa è necessaria per curare adeguatamente il suo paziente ed evitare costi aggiuntivi di inutili accertamenti strumentali, fisici e chimici. Sono indagini che confermano quanto già precedentemente constatato: l’assenza di una patologia organica e la presenza di una subdola malattia psichica.

Maurilio Tavormina

Bibliografia

  1. American Psychiatric Association: Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, Fifth Edition (DSM-5) Washington DC; 2013.
  2. Miodek A, Szemraj P, Kocur J, Ryś A. Masked depression – History and present days. Pol Merkur Lekarski. 2007; 23:78–80.
  3. Prasad ShettyAkshata ManeSourabh Fulmali, and Ganesh Uchit : Understanding masked depression: A Clinical scenario. Indian J Psychiatry. 2018 Jan-Mar; 60(1): 97–102
  4. Swaine Z. Encyclopedia of Clinical Neuropsychology. Springer; 2011. Masked depression; pp. 1524–5.
  5. Wrodycka B, Chmielewski H, Gruszczyński W, Zytkowski A, Chudzik W. Masked (atypical) depression in patients with back pain syndrome in outpatient neurological care. Pol Merkur Lekarski. 2006; 21:38–40.
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