Quando parliamo di disturbi alimentari (DAN) ci riferiamo a comportamenti alterati nel rapporto con il cibo e con le forme del proprio corpo. In particolare le forme più diffuse attualmente sono anoressia, bulimia e alimentazione incontrollata. Questi disturbi, si accompagnano ad altri sintomi come ansia e depressione. Uno studio osservazionale condotto su pazienti con diagnosi di DAN ha mostrato l’interazione di queste condotte con instabilità dell’umore (Tavormina 2019). I risultati hanno evidenziato che l’intensità di malessere dell’umore (stato misto) aumenta nei disturbi alimentari. Inoltre, questi casi dovrebbero essere considerati “quadri misti” dei disturbi dell’umore, più specificatamente dello spettro bipolare. Se non diagnosticati e trattati precocemente, aumentano il rischio di complicanze organiche rilevanti a carico di tutti gli organi e apparati dell’organismo. Già negli anni ’90 Gordon (2004) li aveva definiti come una epidemia sociale.
I dati della survery sui Disturbi Alimentari
Si è da poco conclusa la Giornata del Fiocchetto Lilla (15 marzo), una giornata interamente dedicata all’informazione ed alla prevenzione dei disturbi alimentari. A livello nazionale assistiamo ad un aumento della patologia ed alla difficoltà di accesso alle cure in molte Regioni italiane (M.d.S, 2022). La popolazione femminile è la più colpita, con un rapporto di 9 a 1 tra femmine e maschi. In totale in Italia si stima ne soffrano circa 3 milioni di persone. I dati confermano un aumento della patologia di quasi il 40% rispetto al 2019. Nell’oltre 75% i disturbi alimentari si accompagnano a forme di ansia e depressione. La pandemia certamente ha peggiorato una situazione già da tempo delicata. L’isolamento e l’impossibilità alle cure nel periodo pandemico ha consentito di registrare nel 2022 un numero di morti pari a 3260 affette da DAN.
I segnali d’allarme
I Disturbi Alimentari sono disturbi della mente e quindi prima ancora che compaiano i segni fisici della malattia, sono già presenti da tempo quelli psicologici. Il cambiamento fisico spesso viene preceduto da un profondo cambiamento di carattere: instabilità emotiva, irritabilità, depressione, insonnia. Questi sintomi in parte collegati alla malnutrizione, sono il risultato di idee e pensieri che turbano la mente dei ragazzi. L’eccessiva attenzione all’alimentazione e all’eliminazione di alcuni alimenti è presente in moltissimi adolescenti e quindi non viene inizialmente inquadrata come problema. Quando questa attenzione diventa continua, ossessiva, e si accompagna all’osservarsi allo specchio e a controllare il proprio peso sulla bilancia, la situazione va monitorata. Questi comportamenti vanno letti come un segnale, come qualcosa di grave che sta succedendo. Bisogna quindi tenere conto che i Disturbi Alimentari sono diversi e l’inizio può essere molto subdolo e insidioso.
I possibili significati dei Disturbi Alimentari
Non sono solo malattie del corpo ma anche e soprattutto dell’anima. Il cibo diventa un simbolo della difficoltà di stare ed abitare il corpo e il mondo. Soffrire di disturbi alimentari vuol dire tentare di ottenere un approvazione continua da parte di tutti. Possono essere definite nuove forme di depressione moderne (Dalla Ragione, 2023), ma non si può guarire da soli, anzi si corre il rischio di aggravamento. Questa malattia deve essere trattata con un approccio integrato di professionisti formati per i disturbi alimentari. Ciò che sottende a questa patologia è la grande paura di vivere. Paura di affrontare il mondo, ciò che si nasconde è la necessità e il desiderio di sentirsi amati.
Fattori che contribuiscono all’esordio dei Disturbi Alimentari
I fattori che concorrono alla nascita dei disturbi alimentari sono diversi: ecco perché è considerata una patologia multifattoriale. Sono coinvolti fattori genetici, psicologici o ambientali, che aumentano la vulnerabilità di una persona. Fattori come lutti, aggressioni, abusi sessuali, separazioni da persone care possono contribuire alla nascita dei DAN. Favoriscono anche eventi apparentemente non gravi come un fallimento scolastico, un cambio di scuola o bullismo. Infine, tutti quei fattori che impediscono il ritorno alla normalità. Questi sono i fattori psicologici, fisici ed ambientali, che costituiscono quel ‘circolo vizioso’ di mantenimento della malattia. Essa deve essere affrontata con l’aiuto di professionisti. Inoltre la nascita di un DAN si accompagna spesso ad altri sintomi depressivi ed ansiosi.
Conclusioni
I Disturbi alimentari sono curabili, ma la diagnosi precoce diventa un aspetto fondamentale. È necessario rivolgersi ai centri specializzati che purtroppo in Italia sono ancora pochi e a macchia di leopardo. Essere seguiti da specialisti con esperienza nel campo dei disturbi alimentari è importante al fine di utilizzare un linguaggio appropriato. Il Ministero della Salute ha messo a disposizione un numero verde DCA (Disturbi del comportamento alimentare). Ad esso possono rivolgersi pazienti, familiari e conoscenti per avere delle prime informazioni in merito a come comportarsi ed avere riferimenti per i centri specializzati sul territorio. Il numero verde è 800180969800.
Maria Rosaria Juli
Bibliografia
- Dalla Ragione L, Vanzetta R –Social fame, Adolescenza, social media e disturbi alimentari, Il pensiero scientifico editore, 2023.
- Gordon AR – Anatomia di una epidemia sociale, Raffaello Cortina Editore, 2004.
- Ministero della salute -I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione: una epidemia nascosta, 2022.
- Tavormina G – I disturbi della condotta alimentare (DCA) e lo spettro bipolare dell’umore: comorbidità o parte integrante degli stati misti? Telos, 2019.
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