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Vincent Van Gogh ed il fratello Theo

Cosa vive emotivamente un artista? Come si esprime la sofferenza nell’arte? Il legame familiare può essere di supporto? Van Gogh nella sua profonda sofferenza ha avuto il sostegno ed il conforto di un caregiver speciale: il fratello Theo.

Legame tra arte e depressione

Da tempo immemorabile si discute del legame tra depressione ed arte. L’arte e la depressione sono due mondi che spesso si incontrano. Numerosi artisti hanno sofferto di depressione dando vita ad opere d’arte che esplorano profondamente l’animo umano. Vincent Van Gogh è un esempio eccezionale di quanto il dolore emotivo influisce sulla creatività espressiva dell’opera. L’artista esprime le emozioni e condivide la sofferenza in modo unico. Da numerosi studi si evidenzia che la sofferenza emotiva può essere collegata alla creatività (Schellenberg, 2004).

Sentimenti dell’artista

Van Gogh vive sentimenti di tristezza, disperazione, solitudine che esprime nella sua produzione artistica. È un modo per elaborare i sentimenti negativi associati alla depressione. Le emozioni dolorose diventano pura creatività, l’arte può essere terapeutica per chi soffre di depressione. Allora creare opere d’arte può essere un modo per esplorare e affrontare i propri pensieri, emozioni, vissuti dando un significato alla sofferenza della vita. Ciò che non si riesce ad esprimere a parole si imprime ad esempio in una tela che diviene un mezzo di espressione catartica.

La depressione

La depressione è un disturbo mentale che può colpire chiunque, senza distinzione d’età, genere o ceto sociale. Rende difficile trovare la gioia e la felicità nelle piccole cose, nella creatività e nell’arte stessa. Tuttavia, molte persone affette da depressione trovano nella creazione artistica un modo per esprimere sé stessi e affrontare i propri demoni interiori. Creare arte durante momenti di buio distrae dai pensieri negativi e porta l’artista a sperimentare un senso di autorealizzazione intenso e profondo (Fidanza, 2012).

Vincent Van Gogh

Un grande artista rappresentante di questo legame tra arte e malessere psichico è senz’altro Vincent Van Gogh. Egli fu un grande pittore olandese che visse dal 1853 al 1890. Figlio primogenito di un pastore protestante da famiglia numerosa, visse una vita molto breve.  Di indole inquieta e sensibile, Van Gogh fu l’esempio di una vita tragica e tormentata. Iniziò a dipingere tardi a 27 anni, in breve tempo produsse numerose opere d’arte, disegni e schizzi di grande rilievo. La sua malattia mentale si manifestò presto. Il pittore aveva crisi intense e cadeva in uno stato di profonda depressione. Van Gogh visse inoltre diversi anni della propria vita in indigenza. In questi momenti il fratello Theo rimase sempre accanto a Van Gogh.

Il fratello Theo

Esisteva un legame speciale tra Van Gogh e il fratello Theo. Il loro rapporto era molto stretto ed emotivamente intenso. Il fratello Theo sostenne Van Gogh per l’intera vita, soprattutto nella sfera personale e professionale. I due fratelli si scrivevano numerose lettere in cui discutevano di arte, vita e problemi personali. Questi scritti testimoniano la profonda affinità emotiva che caratterizzò il loro legame. Il fratello comprese fin da subito il prezioso talento del fratello e rimase sempre vicino a Van Gogh. Il loro rapporto fu a tratti, turbolento e conflittuale, ma non si spezzò mai fino alla morte. Il fratello Theo rappresentò per Van Gogh un legame intenso di cura e amore incondizionato (Stone, 2018).

Lettera di Van Gogh

Caro Theo, ti scrivo in un momento di grande disperazione e confusione. Ho attraversato così tanti alti e bassi ultimamente […] sono un’anima tormentata in cerca di pace […] tu caro fratello sei sempre stato al mio fianco, sostenendomi ed incoraggiandomi […]. Ti ringrazio di cuore per tutto ciò che hai fatto per me e per essermi stato accanto in ogni momento di bisogno […]. Nonostante le critiche e le difficoltà continuo a dipingere con tutto il mio cuore e la mia anima […]. Spero che un giorno le mie opere possano ispirare e portare gioia agli altri […].

Lettera di Theo

Caro Vincent, […] le notizie che ho ricevuto sul tuo stato di salute mi hanno riempito di tristezza e preoccupazione […]. Non posso nemmeno immaginare il dolore che stai provando in questo momento […]. Ti scrivo questa lettera per farti sapere che sono qui per te, qualsiasi cosa tu abbia bisogno […]. La tua arte e il tuo talento sono unici e il mondo ha bisogno di te […] ti prego di lottare con tutte le tue forze e di non perdere la speranza […]. Ti invio tutto il mio affetto e le mie migliori energie […]. Con sincera amicizia Theo.Caro Theo,

E ancora Van Gogh

Qualche mese prima della morte Van Gogh scrisse al fratello: “ho mancanza di allegria ed estrema solitudine” […], mentre ancora dipingeva quadri indimenticabili. Era forse un modo per trasformare il dolore in bellezza, per celebrare la vita nonostante la morte.

Con l’aiuto del fratello riuscì a trasformare la propria sofferenza in opere d’arte ad alta intensità emotiva che ancor’oggi commuovono chi le osserva. 

Conclusioni

L’aiuto ed il sostegno emotivo di una persona cara sono molto importanti ed utili per chi vive nel buio male della sofferenza psichica. L’arte può essere un canale preferenziale di comunicazione che aiuta ad esternare i sentimenti di chi soffre. La depressione e l’arte possono essere intimamente collegate, tuttavia è importante trattare la depressione come una malattia seria che richiede cure adeguate, indipendentemente dal beneficio creativo dell’arte.

Donatella Costa

Bibliografia

  1. Fidanza, 2012, depressione patologica e depressione creativa, 9:166-176.
  2. Semeraro A. 2004, Depressione e arte: un dialogo tra psicologia e estetica.
  3. Schellenberg J., Groth-Marnat G., 2004 – The relationship between creativity and psychopathology a critical review.
  4. Stone I. 2018, Vincent, and Theo: The Van Gogh brothers – Nueva York, Mariner Books

Sitografia

  1. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31501993/
  2. https://www.doppiozero.com/le-piu-belle-lettere-di-vincent-van-gogh
  3. https://it.wikipedia.org/wiki/Vincent_van_Gogh

Foto: di Marina Tavormina, “Vincent Van Gogh, autoritratto”, Roma 2023

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