La pandemia sta causando angoscia e c’è stato un aumento generale del disagio emotivo, dell’ansia e della depressione. Le persone con vulnerabilità preesistenti per problemi di salute mentale o fisica sono particolarmente a rischio del Long-COVID. L’ansia e depressione sembrano verificarsi a ondate, proprio come lo stesso COVID. Quando il numero di nuovi casi di infezione inizia ad aumentare, aumentano anche l’ansia e la depressione delle persone.
Long-COVID e ricerca scientifica
Il COVID-19 grave può essere devastante per i pazienti: i risultati di uno studio pubblicato su Jama Psychiatry lo evidenzia. Oltre ai danni agli organi, la perdita di benessere fisico, emotivo e persino economico può lasciare queste persone fortemente depresse e ansiose. Anche il trattamento in un’unità di terapia intensiva è un fattore di rischio. La “sindrome post-intensiva” può colpire le persone che trascorrono molto tempo in questo reparto. Se essa non viene trattata, può causare depressione, ansia e panico duraturi e invalidanti. Diversi sintomi psichiatrici, tra cui depressione, ansia, preoccupazione, stress percepito e solitudine, prima dell’infezione da COVID-19 sono stati associati a un aumento del rischio di Long-COVID, secondo un recente studio.
Secondo dati recenti, circa il 20% delle persone che hanno contratto il COVID-19 ha sviluppato un Long-COVID. Erano presenti sintomi come affaticamento, nebbia cerebrale (“brain fog”), respiratori, cardiaci, neurologici o digestivi, per più di quattro settimane dopo l’infezione. Una grave forma di COVID-19 aumenta il rischio di Long-COVID, sebbene anche persone affette da COVID-19 più lieve possano sviluppare un Long-COVID lunga. I sintomi, che possono essere debilitanti, possono durare mesi o anni.
Salute mentale ed esiti di alcune malattie
La depressione e altri disturbi psichiatrici sono stati associati a un rischio maggiore di sviluppare un COVID-19 più grave. Tra essi è compreso il rischio di ospedalizzazione, che è un fattore di rischio per il Long-COVID. Per determinare gli effetti del disagio psicologico prima dell’infezione da COVID-19 sullo sviluppo del Long-COVID, Wang e colleghi hanno studiato più di 54.000 persone nell’aprile 2020. Nel corso dell’anno successivo, più di 3.000 partecipanti hanno contratto il COVID-19. I ricercatori hanno chiesto ai partecipanti quali fossero i sintomi del COVID-19 e la durata degli stessi.
I ricercatori hanno scoperto che la presenza di sintomi psichiatrici prima dell’infezione da COVID-19, tra cui depressione, ansia, preoccupazione, stress percepito e solitudine, erano associati a un aumento del rischio di Long-COVID compreso tra il 32% e il 46%. Questi tipi di disagio psicologico sono stati associati anche a un rischio maggiore, dal 15 al 51%, di compromissione della vita quotidiana da Long-COVID.
Conclusioni
Questo è il primo e più ampio studio prospettico che dimostri come un’ampia gamma di fattori sociali e psicologici siano fattori di rischio per il Long-COVID. Dobbiamo considerare con attenzione la salute mentale, oltre a quella fisica, come fattori di rischio per il Long-COVID. Vi è necessità di sensibilizzare e di fornire assistenza per la salute mentale.
Domenico De Berardis
Bibliografia
Wang S, Quan L, Chavarro JE, et al. Associations of Depression, Anxiety, Worry, Perceived Stress, and Loneliness Prior to Infection With Risk of Post–COVID-19 Conditions. JAMA Psychiatry. 2022;79(11):1081–1091. doi:10.1001/jamapsychiatry.2022.2640
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