La giovane cantautrice Madame
“Amico, stammi vicino, anche in quelle notti in cui io voglio morire” canta Madame nella canzone “Il mio amico” scritta insieme a Fabri Fibra. La giovane cantautrice celebra il valore dell’amicizia e contemporaneamente esprime i pensieri di morte che ha sperimentato nel corso della sua vita.
Madame è il nome d’arte di Francesca Calearo, ha appena compiuto 20 anni e già domina la scena della musica italiana con il suo carisma e la sua personalità. Il singolo “Voce” portato a Sanremo nel 2021 ha fatto conoscere in tutto il mondo questa giovane artista.
Madame racconta il suo disagio adolescenziale
Madame ha compiuto una vera rivoluzione mettendosi a nudo e narrando la propria storia personale. In diverse interviste racconta di come sia riuscita a superare il disagio psichico emerso in età adolescenziale.
“Stavo male sempre. Prendevo ansiolitici come se fossero acqua. Lo stomaco chiuso. Non mangiavo. Non dormivo. Era un circolo vizioso. (..) e all’improvviso è andata anche peggio.”
Madame non cela le sue fragilità e soprattutto mette in evidenza il fatto di essere stata vittima durante la scuola secondaria di episodi di bullismo.
A causa di essi ha sofferto molto ma ha reagito con determinazione trovando un’ancora nella passione per la pallavolo e nell’infatuazione per un insegnante di pallavolo. La pallavolo le avrebbe dato la voglia di curare di più il suo aspetto esteriore. Adesso ironizza con leggerezza parlando di come i compagni di classe l’avessero presa di mira, sia per la sua trascuratezza personale, sia per la dentatura. Racconta di come ancora oggi sia oggetto di hating su Internet in una pagina di Instagram chiamata “i denti della madame”.
Allarme bullismo per la generazione Zeta
Per la generazione Zeta, termine che include i nativi digitali nati tra gli anni 1997 e 2012, è un vero e proprio allarme bullismo e cyberbullismo.
L’Osservatorio Indifesa monitora in Italia il fenomeno del bullismo e coinvolge più di 1700 ragazzi dai 14 ai 16 anni. Secondo i dati relativi al 2021, 1 adolescente su 2 è vittima di bullismo e 7 ragazzi su 10 non si sentono al sicuro sul web. Per il 68% degli adolescenti la minaccia più temuta è il cyberbullismo, seguito dal revenge porn (60%), il furto di identità (40,6%), lo stalking (35%).
Il bullismo è un fenomeno sociale caratterizzato da violenza verbale, fisica e/o psicologica reiterata nel tempo e può avere conseguenze psicologiche anche molto gravi.
Le vittime di bullismo possono sperimentare sintomi psicosomatici (cefalea, mal di stomaco), insonnia, isolamento sociale, ansia, sintomi depressivi fino alla comparsa di pensieri negativi e autolesionismo.
L’autolesionismo in adolescenza
“Da più piccola mi facevo del male per avere segni evidenti sulla mia carne che stavo male e farle vedere alle altre persone, era un po’ un trattato di autenticità. Guardate, vedete che ho le braccia tagliate forse perché sto male”
Madame racconta con coraggio i suoi episodi di autolesionismo in un’intervista per il sito musicale Noisey.
L’autolesionismo è un comportamento caratterizzato da danni autoinflitti e intenzionali alla superficie corporea in grado di indurre sanguinamento, lividi o dolore (es. tagliandosi, bruciandosi). Questo tipo di comportamento non ha una vera intenzionalità suicidaria, ma nasce per portare sollievo alla sofferenza psichica, con danni fisici lievi o moderati. Nella quinta versione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali l’Autolesionismo non suicidario (NSSI: not suicidal self injury) è inserito come categoria a sé stante. Esso appare un fenomeno in crescita tra gli adolescenti dove per lo più assume le forme del cutting (procurarsi dei tagli ripetuti).
Madame, la rinascita
Madame ad un certo punto ha trovato la forza di uscire dal tunnel in cui si trovava, attingendo a risorse personali e anche esterne. Parla della figura di una psicologa che l’ha sostenuta in questi momenti di difficoltà perché, come lei stessa afferma in un’intervista, a volte i genitori non sono sufficienti.
“Poi mi sono detta basta, non puoi andare avanti così. Ho iniziato a lavorare ogni giorno per trovare un senso, ho guardato in faccia l’ansia che mi aveva sempre accompagnata e ho trovato il modo per eliminarla”. “Dirlo è stata una liberazione. Ho imparato a non essere schiava della fretta, a godermi i silenzi, il buio. Ho imparato a respirare, ad accettare che le cose accadano senza io che possa controllarle” “Dobbiamo imparare ad accettare anche le parti peggiori di noi, non essere angosciati dal timore di stare male”.
Riflessioni conclusive
“In ogni cosa c’è una crepa. È da lì che entra la luce” cantava Leonard Cohen nel 1992.
Trent’anni dopo la voce intensa e graffiante di questa giovane cantautrice sembra proprio squarciare le tenebre della sofferenza adolescenziale con una luce intensa. Da vittima del bullismo la giovane Francesca Calearo si è trasformata in Madame, eroina anticonformista che ha accettato le proprie vulnerabilità. La vera rivoluzione di Madame non è solo il particolarissimo mix musicale che offre sul palco ma soprattutto il modello che offre ai giovani della sua generazione.
Madame ha intrapreso un percorso di crescita interiore da cui ha tratto forza e risorsa per il futuro. Dal bullismo e dagli attacchi degli altri si può uscire migliori di prima, imparando ad accettare le proprie fragilità e mettendosi in gioco in prima persona.
Antonella Litta
Bibliografia
American Psychiatric Association DSM-5. Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali Raffaello Cortina Editore, 2014
Sitografia
Noisey Italia. Personal: Madame racconta i traumi della sua adolescenza e la ricerca della sua identità, Youtube, 23 marzo 2021. Video, 18:42 https://www.youtube.com/watch?v=bIDJWcuqhDE Osservatorio Indifesa Dossier 2021 a cura di Terre des Hommes