Chi ha una certa età ricorderà l’epica partita a golf tra James Bond (Sean Connery) ed Auric Goldfinger (Gert Frobe) nel film Agente 007 – Missione Goldfinger (1964, regia di Guy Hamilton). Quella partita dove 007 beffò sul campo di Stoke Park (Inghilterra) il suo nemico giocando una pallina Penfold cuori n.1, indusse generazioni intere ad avvicinarsi al mondo del golf.
Il golf è uno sport di precisione che si pratica in un campo aperto, ossia in un prato appositamente attrezzato, per mezzo di una pallina e una serie di bastoni da golf (ferri e legni). Il gioco consiste nel colpire una pallina lungo un apposito percorso, da una piazzola di partenza (il tee), fino alla buca sistemata in una zona d’arrivo (il green). Si gioca mediante una successione di colpi conformi alle regole del gioco, tipicamente su più buche da conquistare lungo il percorso (Wikipedia).
Il golf fa bene alla salute
Praticare sport con disciplina e regolarità in ogni età della vita migliora il fisico e la mente. Quando siamo impegnati nello sport spariscono ideazioni negative e preoccupazioni, vi è incremento del livello di dopamina che migliora l’umore ed il tono fisico. Pertanto, la regolare attività sportiva può svolgere un ruolo importante adiuvante nella strategia del trattamento della depressione. Più in dettaglio il golf è praticabile ad ogni età, permette un esercizio fisico e mentale stimolante.
Lunghe camminate nel verde che stimolano la psicomotricità e la complessità dei gesti tecnici da apprendere e rieseguire correttamente tengono la mente in esercizio continuo. Per questo vi possono trarre vantaggi anche soggetti con depressione reattiva per declino cognitivo, inducendo un rallentamento del processo degenerativo (Porter & O’Connor, 2022). È un’attività che stimola il cervello sia perché sport di difficile apprendimento tecnico, sia per le continue relazioni interpersonali indotte dalla pratica.
Golf e depressione dell’umore
Un soggetto depresso, in trattamento psicofarmacologico e/o psicoterapeutico, che vantaggi trae dal praticare il golf? Durante una partita di golf il nostro organismo rilascia le endorfine, che sono potenti molecole chimiche prodotte dal sistema nervoso centrale. Esse sono dotate di attività analgesica e sono anche in grado di dare un benessere globale nel soggetto depresso. Il fisico viene stimolato costantemente per rafforzare i muscoli che entrano nei meccanismi della preparazione del tiro, dando una consapevolezza positiva del sé.
Le impegnative difficoltà dei gesti tecnici del golf, che richiedono, precisione, ritmo, coordinamento e concentrazione, portano la mente del depresso a pianificarsi su un nuovo campo d’azione. Ne consegue il miglioramento dell’autostima e la conseguente induzione alla socializzazione. La pratica del golf sul campo induce sempre nuovi incontri e confronti interpersonali. Il depresso, che ha la caratteristica tendenza alla sedentarietà, all’ipomotricità ed alla staticità, verrebbe così stimolato ad uscire dal suo angolo buio (Lisa, 1999).
In un paziente depresso, che spesso vive sentimenti di inadeguatezza delle proprie performance, pianificare ogni singolo colpo è una pratica complessa, e portarla a termine è una stimolazione positiva. Inoltre, la partita di golf che per la sua durata (oltre 4 ore) e l’impegno di attenzione e competizione è un potente ipnoinducente è idoneo a combattere l’insonnia del soggetto depresso.
Differenti studi sostengono che lo sport in generale rappresenta un sostegno nella depressione e nelle patologie neurologiche degenerative. L’attività fisica, purché regolare, può essere incisiva almeno quanto i farmaci antidepressivi nei casi di depressione da lieve a moderata (Bendau et al. 2022).
Il benessere fisico legato al golf
Non fa eccezione il golf, soprattutto per la complessità di apprendimento dei ritmi di movimento. Durante l’allenamento ed il gioco il cervello viene continuamente stimolato attentamente. Senza dimenticare che (cito per esperienza) in media una partita a golf fa percorrere dai 6 ai 12 chilometri ed i benefici per il sistema cardiorespiratorio e circolatorio sono enormi.
La prevenzione dell’osteoporosi e del colesterolo è un altro beneficio della regolarità della pratica del golf. In un una partita un individuo medio di 75 kg, tirando il proprio carrello, brucia circa 300 calorie ogni ora. Se si sceglie di andare con la golf car, nella stessa partita brucerà solo 230 calorie. Il campo, in pratica, porta invece a bruciare circa 200 calorie all’ora (Alviti, Sito Federazione Italiana Golf).
Uno sport sociale
Esiste un luogo comune che considera o, meglio, considerava, il golf uno sport per ricchi; oggi per la diffusione delle associazioni che organizzano anche lezioni di gruppo, non è più così. Anche il proliferare dei campi, un po’ ovunque, per uno sport praticabile ad ogni età, ha contribuito a renderlo più accessibile a molte persone. I costi non sono proibitivi, non è necessario avere indumenti firmati e gli strumenti sono reperibili a prezzi accessibili anche sui mercati informatici dell’usato.
Considerazioni
L’attività sportiva non potrà mai sostituire il percorso psicofarmacologico e/o psicoterapeutico per combattere la depressione e non è indicata in assoluto. Sta allo specialista suggerire al paziente le forme migliori di supporto alla sua opera, incluse le attività sportive.
Indubbiamente il golf, a discrezione del terapeuta, può essere indicato come alleato al trattamento della depressione. Ciò in quanto camminare liberi circondati dal verde e ritornare nel nostro elemento arcaico, illumina l’umore del soggetto depresso.
La mente, presa a confrontarsi con il proprio corpo e a migliorare le prestazioni, può liberarsi dai pensieri bui, dalle rimuginazioni e migliorare la stima di sé. La socializzazione porta a spostare il depresso dal suo immobilismo relazionale. Pertanto, il golf può essere una freccia in più nella faretra del professionista per la cura del paziente.
Gianluca Lisa
Bibliografia
- Alviti Federica, Medico Federazione Italiana Golf, https://www.sportesalute.eu/images/atleti/cv/Federica_Alviti_cv.pdf
- Bendau, A., Petzold, M. B., Ströhle, A. (2022) Bewegung, körperliche Aktivität und Sport bei depressiven Erkrankungen. NeuroTransmitter, 33(1–2), 52–61.
- Lisa G. Nuove prospettive nel trattamento della depressione. Ed. Istituto int. di Psichiatria e psicoterapia,1999.
- Porter, G. A., & O’Connor, J. C. (2022). Brain-derived neurotrophic factor and inflammation in depression: Pathogenic partners in crime? World Journal of Psychiatry, 12(1), 77–97. https://doi.org/10.5498/wjp.v12.i1.77
- Svensson, M., Brundin, L., Erhardt, S., et al. (2021) Physical activity is associated with lower Long-Term incidence of anxiety in a Population-Based, Large-Scale study. Frontiers in Psychiatry, 12.
- Wikipedia. Il golf. https://it.wikipedia.org/wiki/Golf
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