Introduzione
Sotto un magnifico sole e di fronte al mare, nella Giornata Europea della Depressione, l’EDA Italia Onlus, sezione di Bari, ha organizzato un flash mob. Esso è stato centrato su un target ben preciso. Sensibilizzare la gente di Bari ad una maggiore conoscenza e consapevolezza della malattia depressiva e dei disturbi dell’umore in genere. E inoltre, ma non di meno, sensibilizzare alla lotta allo stigma e alla discriminazione, spesso associati alla patologia depressiva.
Le emozioni che caratterizzano la depressione sono emozioni dure, sgradevoli a vedersi e percepirsi. Il senso di solitudine e abbandono, la stanchezza dell’anima, l’assenza di piacere e di provare piacere ne sono le caratteristiche nucleari e salienti.
Flash mob
Cosa è un flash mob? È un termine coniato nel 2003. È composto dalle parole flash (lampo, improvviso, rapido) e mob (folla”, ma anche “raggruppare” – to mob). Indica un assembramento improvviso di un gruppo di persone in uno spazio pubblico, che svolge un’azione collettiva. Azione inusuale e imprevedibile che non può passare inosservata. Si dissolve nel giro di poco tempo. È un assembramento pacifico. Il raduno viene generalmente organizzato online. Le regole del flash mob vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima. Possono essere diffuse prima per consentire ai partecipanti di prepararsi adeguatamente. Nel nostro caso l’azione è stata studiata anticipatamente. Dopo la folla si disperde (sito 2).
Flash mob come mezzo di comunicazione
L’idea del flash mob l’abbiamo scelta perché potente mezzo di comunicazione per coinvolgere i cittadini. Iniziativa resa possibile grazie alla partecipazione dell’Accademia dello Spettacolo Unika, in Bari. E grazie al patrocinio della Città di Bari che ci ha concesso l’utilizzo della rotonda di Largo Giannella, una bellissima rotonda sul mare.
Parole e danza
Nell’ora convenuta, sotto gli occhi incuriositi dei passanti, noi e i ragazzi dell’Unika, con i loro insegnanti, abbiamo raggiunto il cuore del Largo. I ragazzi hanno inscenato una danza e durante la danza lanciavano parole scelte con cura e intrise di forte emotività. “Non siete soli”, “Niente”, “mai”, “Tutto”, Nessuno”, “Non siete soli a soffrire”, “Sempre”. Le loro voci, giovani e cariche di speranza, risuonavano in Largo Giannella attirando gli sguardi incuriositi dei passanti. La rappresentazione di parole e danza, della durata di cinque minuti, è stata ripetuta più volte per coinvolgere più passanti possibili. E per amplificare il messaggio sotteso. Al termine dell’evento i passanti sono stati coinvolti con domande e richieste di delucidazioni sul tema dell’evento, a cura mia e di Imma d’Errico, entrambe socie dell’associazione EDA Italia Onlus a Bari.
Lo spettacolo coreografico è stato ideato da Sabrina Speranza, coreografa. La scelta delle parole e del canto è stata frutto di studio e ricerca dei ragazzi dell’Accademia Unika, sotto la guida di Loredana Savino, maestra di canto.
Conclusioni
A Bari il flash mob, per dire no alla stigmatizzazione della depressione, no alla disinformazione e no alla cultura del diniego è stato un successo! Accolto con un calore umano che ci fa ben sperare (sito 1)!
Antonella Litta
Sitografia
- https://www.antennasud.com/depressione-a-bari-un-flash-mob-per-ricordarsi-di-non-essere-soli/
- https://www.sololibri.net/Flash-mob-cos-e-come-nasce.html
Foto di Gennaro Guida, di Bari: “Flash mob a Bari”, 2022