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Effetto Pigmalione: un fenomeno psicologico

L’effetto Pigmalione è un fenomeno psicologico, si verifica quando le aspettative che abbiamo riguardo a una persona influenzano l’interazione con loro.

Il termine Pigmalione viene utilizzato generalmente per descrivere chi assume il ruolo di mentore nei confronti di una persona plasmandone la personalità. Possiamo considerarla una sorta di guida saggia in grado di prendersi cura della sua educazione.  L’effetto Pigmalione è considerato un fenomeno psicologico che si verifica quando le nostre aspettative riguardanti una persona ne influenzano l’interazione e la sua valutazione. Queste aspettative possono essere positive o negative e hanno un impatto sulle prestazioni.

La storia

Per spiegare questo fenomeno psicologico facciamo capo al mito ovidiano di Pigmalione. Uno scultore greco che dopo aver scolpito e perfezionato la statua di una donna bellissima se ne innamorò arrivando a disperarsi perché lei era inanimata. Afrodite, la dea dell’amore, si commosse al punto di dare vita alla statua, che successivamente divenne la sposa di Pigmalione. L’effetto Pigmalione spiega la cosiddetta “profezia che si auto-avvera”, nel quale le aspettative proprie e altrui finiscono per trasformarsi in realtà (Watzlawick 1988).

L’esperimento dell’Effetto Pigmalione  

Negli anni ‘60 il fenomeno psicologico fu studiato da una equipe americana, guidata dagli psicologi Robert Rosenthal ed Lenore Jacobson. Gli studiosi realizzarono un esperimento di psicologia sociale sottoponendo un gruppo di alunni e alunne di una scuola elementare ad un test di intelligenza. Sembra che l’idea della loro investigazione derivi da un noto caso del ‘900 di un cavallo, di nome CleverHans. L’animale, aveva l’abilità di risolvere problemi matematici. In realtà, secondo Oskar Pfungst, lo psicologo che lo studiò, l’animale utilizzava i segnali corporei dell’addestratore per cercare di cogliere l’opzione corretta. Rosenthal e Jacobson ipotizzarono che anche nei bambini si potesse riscontrare una simile influenza delle aspettative. I due studiosi, selezionarono casualmente alcuni bambini e gli insegnanti furono informati che si trattava di alunni molto intelligenti. Dopo un anno, l’equipe verificò che i bambini e le bambine selezionati, malgrado la scelta casuale, avevano migliorato notevolmente il proprio rendimento scolastico. Erano diventati i migliori della classe. Fu confermata in pieno la tesi ipotizzata: le insegnati etichettano gli alunni e ne condizionano i comportamenti (Rosenthal 1968). I risultati dimostrano che le aspettative si traducano in profezie che si auto-avverano, ovvero effetto Pigmalione.

 Gli effetti del fenomeno psicologico

L’effetto Pigmalione risalta l’importanza delle aspettative sociali riguardanti molti aspetti della vita. Le aspettative positive di chi ci sta attorno possono condizionare positivamente i nostri risultati, ma le aspettative negative possono condizionarci negativamente.

Il campo dell’educazione è quello dove più si è studiato l’effetto Pigmalione, ma non solo. Il fenomeno psicologico che si verifica a scuola è quando un alunno pensa che l’insegnante nutre un’antipatia nei suoi confronti.  Il risultato sarà un effetto demotivante che lo porterà ad interiorizzare il pregiudizio negativo ed assumere un comportamento che andrà a confermare l’ipotesi iniziale. Dal momento che le aspettative possono condizionare tanto il rendimento, l’effetto Pigmalione può essere usato in modo positivo dagli insegnanti o maestri. Anche sul lavoro, è stato dimostrato che chi riceve dal proprio capo feedback positivi sulle proprie capacità, sarà più produttivo e più soddisfatto professionalmente. Nello sport, l’atleta percepisce le aspettative dell’allenatore e sulla base di questa percezione la sua motivazione sarà più alta e le prestazioni migliori. Lo stesso effetto psicologico può avvenire in modo opposto. Se l’allenatore non ha fiducia nell’atleta, il condizionamento sarà negativo, e l’atleta credendo di non farcela, avrà prestazioni inferiori.

Nelle relazioni di coppia, invece se uno dei partner agisce da Pigmalione, potrebbe esercitare una sorta di autorità psicologica o fisica nei confronti dell’altro. Questo comporterà il rischio di sviluppare una dipendenza affettiva o creare aspettative eccessive.

Il compito dell’insegnante

Alla luce di quanto esposto l’insegnante ha un ruolo fondamentale al fine di favorire in positivo il fenomeno psicologico. Di seguito alcuni suggerimenti per favorire in positivo l’effetto Pigmalione.

  • Promuovere una educazione inclusiva a scuola, favorendo una istruzione conforme ai propri bisogni.  
  • Tenere presente che le proprie valutazioni possono essere distorte dai pregiudizi e dalle aspettative.
  • Distribuire le proprie attenzioni equamente tra tutti gli studenti.
  • Utilizzare feedback verbali premianti e incoraggianti verso tutti i propri studenti.
  • Attenzionare gli studenti che hanno origini culturali, etniche, o socio-economiche differenti.
  • Non dimentichiamo le categorie di studenti svantaggiati, come studenti con una diagnosi psicologiche o una famiglia poco presente alle spalle (Merton 1949).   

Cosa può fare un genitore 

Anche i genitori possono avere degli accorgimenti nei confronti dei loro figli al fine di favorire in positivo l’effetto Pigmalione. Di seguito alcuni suggerimenti, tenendo presente che nella quotidianità alcuni rinforzi considerati negativi, possono essere inconsci e quindi promuovere il fenomeno psicologico in senso negativo.

  • Fornire rinforzi positivi verbali e comportamentali.
  • Prestare attenzione ai propri pregiudizi.
  • Non caricare i propri figli di aspettative eccessive e stressanti.
  • Ascoltare e valorizzare le loro inclinazioni e i loro talenti, anche quando differiscono dai nostri.

Conclusioni

Rifacendoci al mito, chi assume il ruolo di Pigmalione, è colui/colei che modella e migliora lo studente. Le aspettative positive di chi ci sta attorno possono condizionare positivamente i nostri risultati. Purtroppo però, è anche vero il contrario. Le aspettative negative di chi ci circonda possono farci credere di avere dei limiti che in realtà non abbiamo, favorendo un fenomeno psicologico negativo.

Maria Rosaria Juli

Bibliografia

  1. Merton R K “Aspettative dell’insegnante e sviluppo intellettuale degli allievi” (1949), trad. it. Franco Angeli, Milano, 1992.
  2. Rosenthal, R. “Pygmalion in the Classroom. Teacher Expectation and Pupils’ Intellectual Development”, 1968.
  3. Watzlawick P. “Le profezie che si Autodeterminano” in AA.VV. 1988. La realtà inventata, Milano: Feltrinelli.

Foto: Envato Elements

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