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Depressione e ansia ai tempi del Covid-19

La tempesta Covid-19 si è abbattuta sul genere umano generando depressione e ansia . Nella popolazione vittima della tragedia dilagano i disturbi della sfera ansioso depressiva, importante è e sarà il ruolo degli psichiatri e delle misure che applicheranno per la salute pubblica.

Parafrasando il romanzo di Gabriel Garcia Marquez “L’amore ai tempi del colera” e ritornando a letture come la “Peste” di Albert Camus od il celeberrimo “I promessi sposi” del Manzoni, ci ritroviamo oggi a confrontarci con le paure tradizionali, che si credeva fossero ricordo di un oscuro passato, delle malattie contagiose. Malattie che nella presunzione dell’ essere umano odierno, forgiata da una globalizzazione senza regole che avvicina i popoli esclusivamente per disumanizzarli, credevamo dimenticate.

Questa epidemia, frutto di pericolose manipolazioni genetiche e della depredazione e dell’inquinamento dell’ambiente da parte dell’uomo odierno, ha riportato l’umanità a devastanti paure ancestrali. Il genere umano, infatti, si ritrova improvvisamente a fare un salto indietro di millenni. Tutte le sicurezze acquisite sono state annullate, con il conseguente aumento esponenziale di depressione e ansia.

Nei Promessi sposi del Manzoni, troviamo un’attenta analisi psicologica dei personaggi che è mirabilmente ed estremamente attuale. La differenza è che l’uomo odierno ha dimenticato il rapporto con la Provvidenza, il motore dell’opera manzoniana. La causa è l’alienazione di ogni rapporto spirituale ed etico, essa è indotta dalla globalizzazione e dal degrado culturale.

L’uomo odierno, che riteneva d’essere immune da ogni pericolo, oggi è isolato ed impaurito ad affrontare scenari che, ad un anno fa, potevano essere immaginati solo in un film catastrofico.

Il dramma Covid-19 rende pertanto fertile il terreno per il diffondersi di patologie di depressione e ansia. Esse comunque si stavano già espandendo a macchia d’olio nel mondo occidentale, ben prima della pandemia Covid.

Le paure del Covid-19

Prima le persone si rivolgevano agli psichiatri, ora, con la pandemia Covid-19 osserviamo che le stesse saltano il contatto con lo specialista. Comprano direttamente nelle farmacie antidepressivi ed ansiolitici, con la prescrizione del medico di medicina generale. Questo accade sia per la paura del contagio, sia per la carenza di psichiatri nel Servizio Sanitario Nazionale, sia a causa dell’impoverimento del Paese. Sta aumentando il ricorso non agli psichiatri, ma direttamente alle terapie, che si suppone nei desideri della popolazione possano alleggerire il peso della pandemia.

Molte persone in questa pandemia sono state costrette, anche a causa della disumanizzazione da globalizzazione, a rinunciare all’unica cosa che qualifica ancora l’uomo: ” i sentimenti”.

Le persone non possono dare l’addio ai loro cari. Molti operatori a rischio Covid-19 si sono allontanati per precauzione dalle consorti e dai figli per molto tempo. Persone che si amano ed intere famiglie sono state costrette a non vedersi per mesi e mesi. Queste situazioni sono riconducibili, per certi versi, alle divisioni forzate dei tempi di guerra. Allora si veniva divisi per anni dalle persone amate e si temeva di non poterle più rivedere.

In sostanza milioni di persone sono state private del più importante ansiolitico ed antidepressivo che esista: l’abbraccio di una persona cara e della famiglia.

l’importanza della psichiatria

Il ruolo degli psichiatri oggi in Italia diventa fondamentale, in ogni settore operino. I fenomeni ansiosi depressivi, legati all’emergenza Covid-19, faranno danni, anche dopo la desiderata fine della pandemia. Anche per le conseguenze sociali e per i problemi economici subiti dalla popolazione. Solo più avanti potremo monitorare attentamente l’incidenza dei disturbi ansioso depressivi, della sfera psicotica e la complicazione più temuta dagli psichiatri: il suicidio. E potremo valutare anche di quanto si mostreranno aumentate. Osserveremo un dilatarsi dei sintomi ansioso depressivi e psicotici non come sintomi di malattia psichiatrica, ma come stati reattivi alle conseguenze della pandemia. I tagli al Servizio Sanitario Nazionale, in particolare nell’ambito psichiatrico, alla luce dell’emergenza Covid, mostrano con chiarezza quanto sia stata irrimediabilmente dannosa questa dissennata politica.

Gli psichiatri nell’immediato futuro dovranno intervenire su tutti i disturbi d’ansia e depressione causati dalla pandemia. Saranno impegnati sulla manifestazione di psicosi in soggetti apparentemente sani ed il peggioramento delle condizioni cliniche dei loro abituali pazienti.

Terapie

La gamma di farmaci a disposizione dei medici per una adeguata risposta clinica è ampia. Bisogna valutare attentamente, caso per caso, se sia più appropriato un intervento psicoterapeutico, anche non necessariamente associato ad una terapia psicofarmacologica.

Esistono anche diverse forme di aiuto per combattere l’ansia e la depressione reattive alla pandemia. Molte famiglie hanno scoperto l’importanza di avere un animale in casa, ed infatti sono statisticamente aumentati il numero di animali domestici. Nulla a che vedere ovviamente con una “Pet Therapy”. Essa ha dei criteri e delle regole ben precise con adeguati corsi di formazione per chi la pratica. Sicuramente si ha una maggiore consapevolezza di quanto il mondo animale debba vivere in sintonia con l’uomo.

Molte persone hanno scoperto, isolate in casa, separate dai loro cari, il piacere dell’arte nelle sue varie espressioni. Disegnare, dipingere, scolpire, apprendere a suonare un strumento musicale hanno spesso allontanato l’uomo da quel dispensatore di ignoranza che, purtroppo spesso, è il mezzo televisivo. Esso imprigiona le menti.

Il Covid-19 è una tragedia per l’umanità come lo sono tutte le guerre, una tragedia della quale l’uomo è corresponsabile essendo nata dalle sue mani. L’augurio è che il genere umano sia in grado, anche se il pentimento non è il suo forte, di apprendere dai propri errori e correggersi.

La patologia ansioso depressiva è in aumento a causa del Covid-19. Sarà necessaria l’interdisciplinarità, tra psichiatri, psicologi, veterinari, infermieri ed educatori per gestire al meglio le diverse situazioni di sofferenza, causate dalla pandemia Covid-19, nella popolazione.

Gianluca Lisa

Bibliografia
1. Manuale di Psichiatria per operatori sociosanitari-Grafiche Amadeo, Imperia 1999,18

  1. Psicopatologia” Manuale di Psichiatria per operatori sociosanitari-Grafiche Amadeo, Imperia 1999,35
  2. L’ attività terapeutica occupazionale e riabilitativa nella assistenza Psichiatrica ospedaliera” Manuale di Psichiatria per operatori sociosanitari-Grafiche Amadeo, Imperia 1999,147
  3. Ansia e paure relative al vissuto di morte nella società contemporanea” Manuale di Psichiatria per operatori sociosanitari-Grafiche Amadeo, Imperia 1999,209

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