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Auto mutuo aiuto. Una risorsa cruciale in tempi di emergenza

A fronte di anni di continue emergenze, sanitarie, sociali, economiche, i disturbi dell'umore sono in aumento. Le strutture sanitarie sono invece in difficoltà. Una risposta efficace può essere rappresentata da interventi sistematici a sostegno degli spazi di auto mutuo aiuto.

Il crescente disagio psichico

Il susseguirsi di criticità sanitarie, sociali, politiche ed economiche ha messo a dura prova la salute mentale della popolazione mondiale. Gli studi scientifici lo confermano. Assistiamo ad un peggioramento progressivo delle condizioni psichiche delle persone, in particolar modo delle fasce considerate più a rischio, giovani e anziani. Molti Osservatori hanno registrato un aumento di comportamenti sentinella, segnali di disagio emergente, come la violenza domestica, l’uso di sostanze, i disturbi dell’alimentazione e l’autolesionismo. Si è verificato quello che si temeva, cioè un aggravamento di disturbi psichici preesistenti, e l’emergere di nuovi casi in persone più vulnerabili. Ha pesato l’isolamento forzato, la perdita di riferimenti sociali che potessero fornire spazi di confronto e sollievo delle proprie fragilità. L’auto mutuo aiuto è una valida opportunità.

Le istituzioni, l’auto mutuo aiuto e le risposte ai bisogni crescenti della collettività

Nelle prime fasi della pandemia, gestire una situazione completamente ignota e inaspettata ha fatto sì che vi fossero iniziative sanitarie frammentate, inefficaci. E l’attenzione alla salute mentale è stata sicuramente ridotta. D’altro canto in situazioni di crisi le comunità spesso si auto organizzano e costruiscono interventi efficaci basati sulla mutualità. E così anche i gruppi di auto mutuo aiuto si sono adattati. Molti hanno scelto di sfruttare i mezzi digitali e informatici per continuare a vedersi da remoto. Potersi incontrare in gruppo regolarmente, condividendo con altri le proprie difficoltà e paure, è stato in effetti fondamentale per molte persone per attraversare l’emergenza.

La crisi pandemica è forse alle spalle, le difficoltà emergenti non sono finite

Mai come oggi si è consapevoli di quanto crescente sia il bisogno di salute psichica delle persone, e di come siano agli sgoccioli le risorse che i servizi possono mettere a disposizione. Carenze del personale e burn out degli operatori, provati da ritmi massacranti che perdurano anche nel post pandemia, sono purtroppo sempre più evidenti. Con tali premesse non c’è da stare troppo allegri. Si moltiplicano infatti gli allarmi sulle difficoltà sopportate dalle strutture del SSN (Sistema Sanitario Nazionale). Medici e infermieri scarseggiano, a causa di piani di formazione troppo restrittivi e miopi del passato. Quelli che ci sono spesso reduci da anni pesanti, gravati dai rischi diretti e indiretti della pandemia. E ora rincorrono liste di attesa infinite per il lavoro che si è accumulato e per le esigenze in aumento della popolazione. Nonostante le promesse e le roboanti affermazioni a elogio del nostro Sistema Sanitario, le scelte politiche più recenti non paiono confermare un reale irrobustimento delle strutture sanitarie.

Il benessere psicologico, gli interrogativi e le risposte

Come si riuscirà a offrire un concreto sostegno e anzi un’azione di prevenzione delle forme più gravi di disagio psichico, così come indicato dall’OMS? Come si potrà incidere positivamente sulla traiettoria evolutiva della salute mentale dei giovani? Oggigiorno i giovanissimi sono spesso oggetto di attenzioni mediatiche, ma di fatto vengono sostenuti da una rete di servizi sanitari del tutto insufficiente, per non dire in alcuni casi addirittura inesistente.

Lo sforzo di tutti gli addetti ai lavori è quello di continuare a immaginare strade nuove che possano contemperare sia i limiti strutturali sia i nuovi bisogni in salute mentale. Le nuove traiettorie da percorrere possono condurre a reinventare servizi, organizzazioni, e forse anche le stesse modalità operative con cui si lavora. Molto si sta dibattendo oggigiorno sul costruire una salute mentale che sia patrimonio comune di operatori e utenti, in cui le persone si muovano da protagonisti delle loro traiettorie di cura e recovery. Per recovery si intende il processo attraverso cui si arriva a sentirsi realizzati, vivendo una vita soddisfacente, nonostante le limitazioni imposte dalla malattia

Le risorse fornite dall’auto mutuo aiuto sono preziose, auto gestite, efficaci e a bassissimo costo

Molti studi lo confermano. I gruppi di auto mutuo aiuto riescono a mitigare la vergogna e l’isolamento sociale collegati allo stigma della malattia mentale (l’attitudine negativa altrui senza conoscenza del problema). Forniscono l’occasione di scambi relazionali soddisfacenti e salutari. E studi recenti dimostrano come il supporto sociale sia collegato ad una più bassa percentuale di morbilità e mortalità.

Avere uno spazio dove confrontarsi alla pari, sviluppando le proprie abilità comunicative e relazionali, è di cruciale importanza per aumentare il senso di auto stima e migliorare così la propria qualità di vita. Nel confronto tra pari si è portati a sviluppare le proprie capacità di fronteggiare cambiamenti e difficoltà (coping). Ci si sente più “capaci” (self-empowerment) e pronti a cogliere le suggestioni che vengono dall’ascoltare le storie altrui, magari apprendendo nuove abilità. Questa esperienza viene svolta all’interno di un gruppo che supporta, comprende, non giudica e non allontana. Ciò può aiutare a modulare le emozioni negative che si provano nella malattia e a rinforzare la propria fiducia personale e interpersonale.

Conclusioni

L’auto mutuo aiuto, come già fatto nei periodi di emergenza, può avvalersi anche dei mezzi della moderna tecnologia, consentendo una forma di supporto reciproco anche a chi magari ha difficoltà a muoversi e uscire di casa. In realtà la risorsa dell’auto mutuo aiuto è potenzialmente replicabile in contesti svariati e infiniti.

Esistono gruppi per chi soffre di una patologia psichica ma anche per i familiari, i cosiddetti caregivers. Vi sono poi gruppi per chi soffre di patologie fisiche, per chi fa uso di sostanze, per chi soffre di disturbi alimentari, per autori di violenza. Esistono potenzialmente gruppi per ogni tipo di disagio. E sono estremamente utili anche i gruppi di auto mutuo aiuto dedicati agli operatori sanitari stessi.

Nel futuro della salute mentale, tra molte emergenze, sarà quindi necessario considerare l’auto mutuo aiuto una risorsa da incrementare.

Wilma Di Napoli

Bibliografia

  1. Carstensen N, Mudhar M, Munksgaard F.S. (2021). Let communities do their work: the role of mutual aid and self-help groups in the Covid-19 pandemic response. Disasters. Vol 45, Issue S1. Pages S146-S173
  2. Cavana C, Bizzi F, Charpentier – Mora S (2006). Social Support and Health: A review of Physicological Process Potentially Underlying Links to Disase Outcomes. Journal of behavioral medicine.
  3. Gugerty K, Biscaye P, Leigh Anderson C (2019). Delivering development? Evidence on self‐help groups as development intermediaries in South Asia and Africa. Development Policy Review.volume 37,Wiley Online Library.

Foto: Envato Elements

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