La diffusione geografica dell’attacco di nervi
Con ataque de nervios o attacco di nervi si identifica un idioma di lingua spagnola che si è diffuso in molte popolazioni che hanno subito il dominio spagnolo. Una terminologia simile può essere trovata in alcune popolazioni del Sud Italia, soprattutto nelle fasce costiere. È diffuso anche nelle popolazioni caraibiche e nell’ America Latina, oltre che in alcune regioni della penisola iberica
Sebbene in queste culture sia molto popolare è stato difficile inquadrare tali manifestazioni dal punto di vista psicopatologico. Recentemente, tuttavia, nel DSM è stato introdotto il concetto di Sindrome culturale e l’ataque de nervios ha trovato un luogo dove essere identificato come malattia (Roche-Miranda et al., 2023).
L’ Ataque de nervios è una sindrome culturale
Nel DSM-5-TR, il manuale dei disturbi mentali, usato in psichiatria, sono spiegati i concetti principali di questa sindrome. Secondo questo manuale, le persone a causa di comuni esperienze collettive e culturali provano lo stesso disturbo, tipico di quella cultura. Nel caso dell’attacco di nervi, gli individui «sperimentano, comprendono e comunicano sofferenza, problemi comportamentali o pensieri ed emozioni preoccupanti».
L’ attacco di nervi è accettato culturalmente come risposta a eventi dolorosi, come ad esempio, la malattia o la morte di una persona cara. È stabilito da regole sociali ben strutturate che seguono un ordine cronologico preciso con la dovuta variabilità delle popolazioni interessate.
Da cosa è scatenato l’attacco di nervi
Solitamente l’evento è legato alla famiglia, così come la notizia della morte di un parente stretto, conflitti con il coniuge o i figli, o l’assistere ad un incidente che coinvolge un membro della famiglia. L’ attacco di nervi è caratterizzato da sintomi che si succedono nello stesso modo sia nelle popolazioni meridionali sia in quelle latino-americane. Ciò fa capire che l’attacco di nervi ha una origine storica comune (Durà-Vilà & Hodes , 2012). I sintomi possono manifestarsi di solito per pochi minuti. È rara la persistenza per più di un’ora. Nella maggior parte dei casi viene identificato un fattore scatenante mentre in altri casi non può essere trovata una causa identificabile per questi episodi.
I sintomi dell’attacco di nervi
La percezione principale e iniziale che viene descritta è quella di una imminente perdita di controllo. È descritta una sensazione pervasiva, accompagnata da un senso di oppressione addominale, al torace e al collo, la cui intensità aumenta velocemente.
Alla costrizione toracica segue una sensazione di calore di tutto il corpo. Questa sensazione di calore viene descritta in tutte le popolazioni studiate. Successivamente si scatena l’attacco di nervi vero e proprio. Partono sintomi quali palpitazioni, tremori alle braccia e alle gambe. Spesso questi tremori si trasformano in scosse muscolari sempre più forti che possono raggiungere una tale intensità da farle somigliare a crisi epilettiche. Tutto si conclude con la sensazione di svenimento imminente e di perdita di controllo. Associati a questi sintomi sono descritte dalle persone che presentano un attacco di nervi fenomeni come la depersonalizzazione e la derealizzazione. Cioè durante un attacco di nervi una persona può sentire come se il mondo intorno a lei non sia reale che non gli appartenesse. È una sensazione angosciante che può far scatenare una crisi di pianto e una profonda disperazione.
La ritualità culturale dell’attacco di nervi
L’attacco di nervi fa parte di una ritualità riconosciuta dai presenti all’evento. È accompagnato da urla, pianti e grida, con emissioni di suoni gutturali. Sono suoni non sempre decifrabili ma che hanno solo il significato di comunicare agli spettatori che sta avvenendo l’attacco di nervi. Questi suoni possono assumere anche un carattere grottesco. Tutti i presenti ne riconoscono la natura e possono contribuire alla pantomima rituale dell’attacco di nervi.
Il protagonista entra così in un corto circuito di emozioni negative condivise dalla cultura fino ad assumere un ruolo terapeutico condiviso. La collettività riconosce così il disagio della persona che combatte contro i suoi sentimenti negativi e lo protegge nel rituale collettivo.
Sebbene faccia parte di un rituale simbolico, l’attacco di nervi non è una finzione perché il protagonista teme veramente di morire. Veramente sta male. Sta male anche perché ha paura di provocare a sé stesso e agli altri dèi danni. Un altro aspetto tipico, infatti, dell’attacco di nervi è il lancio e la rottura degli oggetti intorno a sé.
Non sono attacchi di panico o stati misti
Spesso l’attacco di nervi presenta caratteristiche che lo possono far rassomigliare agli attacchi di panico. Esistono sintomi che effettivamente si sovrappongono nei due disturbi e che in alcuni casi rendono difficile la diagnosi. In altri casi rassomigliano a esplosioni da ricondurre a episodi ingravescenti degli stati misti dell’umore. Rispetto a questi l’attacco di nervi si conclude spesso con comportamenti aggressivi contro sé stessi, contri gli altri o contro gli oggetti. Questi comportamenti non presenti nell’attacco di panico. Nell’attacco di nervi ha una funzione essenziale la personalità e il temperamento del protagonista. L’ambiente sociale e culturale di appartenenza può rappresentare una evoluzione antropologica di ritualità necessarie e condivise dalla cultura dominante ancestrale tribale e contadina (Keough et al., 2009).
Spiegazioni scientifiche dell’attacco di nervi
Devon Hinton e i suoi collaboratori nel 2009 hanno cercato di spiegare l’origine dell’attacco di nervi. Secondo loro alla base dell’attacco di nervi c’è la paura dell’esplosione di sentimenti negativi e la paura che tali sintomi possono sfociare in uno stato di eccitazione.
In poche parole, il protagonista per controllare le sue paure e i suoi sentimenti negativi si nasconde nei rituali culturali “provocandosi” un attacco di nervi. In questo modo viene compreso e accettato dalla sua società (Hinton et al., 2009). Secondo la comunità scientifica l’attacco di nervi non sarebbe altro che una esplosione di sintomi psicologici e sintomi somatici. I sintomi psicologici sono caratterizzati da ansia ingravescente, da paura e da rabbia. Si evidenzia anche un pensiero accelerato, e una sensazione di leggerezza che conclude l’attacco di nervi. La sensazione di leggerezza corporea è frequente ed è descritta come un corpo che non gli appartiene più, un corpo che sta sfuggendo.
I sintomi somatici vedono il coinvolgimento del sistema nervoso simpatico e parasimpatico, con la comparsa di palpitazioni, di vertigini, di estremità fredde e da un calore che colpisce tutto il corpo.
Conclusioni
L’attacco di nervi è una rappresentazione del disagio individuale che viene accettato e condiviso nel suo ambiente culturale. L’attacco di nervi diventa così uno strumento di difesa,
l’unico modo per cercare di mitigare le risposte negative degli altri verso il proprio comportamento sconvolgente. L’individuo si dissocia e in questo modo non può essere condannato dalla collettività. Anzi la collettività che riconosce l’attacco di nervi lo comprende, lo protegge e lo cura.
Francesco Franza
Bibliografia
- Durà-Vilà G, Hodes M. Cross-cultural study of idioms of distress among Spanish nationals and Hispanic American migrants: susto, nervios and ataque de nervios. Soc Psychiatry Psychiatr Epidemiol. 2012;47(10):1627-1637.
- Hinton DE, Lewis-Fernández R, Pollack MH. A model of the generation of ataque de nervios: the role of fear of negative affect and fear of arousal symptoms. CNS Neurosci Ther. 2009 Fall;15(3):264-75.
- Keough ME, Timpano KR, Schmidt NB. Ataques de nervios: culturally bound and distinct from panic attacks?. Depress Anxiety. 2009;26(1):16-21.
- Roche-Miranda MI, Subervi-Vázquez AM, Martinez KG. Ataque de nervios: The impact of sociodemographic, health history, and psychological dimensions on Puerto Rican adults. Front Psychiatry. 2023;14:1013314. Published 2023 Jan 20.
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