Nel 2018 Michele Bravi è stato coinvolto in un drammatico incidente e da allora ha raccontato in varie interviste i cambiamenti derivanti nella sua vita. A seguito del trauma l’artista è stato assente a lungo dalle scene e ha intrapreso un percorso di psicoterapia per superare il dolore psichico.
I disturbi psichici correlati ad eventi traumatici e stressanti
In seguito all’ esposizione ad evento traumatico un individuo può sperimentare sintomi correlati al disagio psicologico come ansia, tensione, nervosismo, ruminazioni sull’evento, difficoltà a dormire. Tali sintomi possono configurarsi in disturbi psichiatrici come il disturbo acuto da stress, il disturbo post-traumatico da stress o il disturbo dell’adattamento.
La differenza tra l’uno e l’altro disturbo consiste nell’intensità percepita di un evento che può portare a reazioni molteplici. Il disturbo da stress post-traumatico comprende sintomi intrusivi come ruminazioni e incubi, condotte di evitamento, alterazioni dell’umore e dei pensieri, aumento dello stato di vigilanza. Il disturbo acuto da stress comprende sintomi simili che si protraggono per meno di un mese. Se i sintomi si protraggano per oltre un mese, viene diagnosticato un disturbo post-traumatico da stress.
Nel caso che l’evento non venga percepito come traumatico ma stressante si può innescare una risposta di mancato adattamento in risposta allo stress. Tale risposta può includere sintomi quali tristezza, ansia e/o agitazione sino a configurare un disturbo psichico definito disturbo dell’adattamento.
La geografia del buio e il dolore
“La geografia del buio è una stanza dipinta di nero, un mare d’ansia dove annega il pensiero”.
Nell’album del 2021 “La geografia del buio” l’artista traduce musicalmente la sofferenza che ha accompagnato il suo percorso di rinascita dopo l’evento traumatico.
Le parole e la musica di Michele Bravi ti entrano dentro come una lama e sembra quasi di poter percepire tutto il suo dolore.
Non c’è altro modo per superare un dolore se non attraversarlo o, come dice Michele Bravi, “portarlo a cavalcioni sulle spalle come un bambino”.
In altre parole non fuggire da esso ma prendersene cura. In che modo?
L’importanza di un aiuto psicologico per superare momenti di dolore psichico
In diverse interviste l’artista ha sottolineato l’importanza di dare spazio al dolore e intraprendere un percorso psicoterapeutico.
“Nessuna paura di dire sono raffreddato e mi sto prendendo qualcosa per tamponare la situazione. Lo stesso approccio bisogna avere con la salute mentale. Ho un momento di confusione allora mi sto facendo aiutare per togliere questa confusione, per togliere questa nebbiosità“.
Afferma che un approccio orientato alla mindfulness lo ha supportato a prendere contatto con la sua sofferenza, imparando ad essere presente e non giudicante.
Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, mindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante”.
Nell’ambito della salute mentale la mindfulness è utile per prendere consapevolezza di sé e delle proprie emozioni.
Riflessioni conclusive
Sebbene la reazione immediata sia evitare il dolore, la strada che conduce alla sua liberazione è prenderne contatto, prendendoci cura della nostra salute mentale.
Soltanto dando spazio al dolore si può attraversarlo e superarlo, andando avanti in un percorso di rinascita.
Dopo un grosso evento traumatico Michele Bravi ne esce rinnovato, con maggiore profondità e forza emotiva.
La sua esperienza ci invita a non scoraggiarci nei momenti difficili ma a chiedere supporto ad un professionista per attraversare il dolore ed uscirne rinati.
Antonella Litta
Bibliografia
- American Psychiatric Association DSM-5. Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali Raffaello Cortina Editore, 2014
- Kabat-Zinn Jon Dovunque tu vada ci sei già Corbaccio, 1997
Sitografia
- Canale di Venti, Sopra Le Righe, Intervista a Michele Bravi Video, https://www.youtube.com/watch?v=OQeS0u7YYo8