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Quando chi cura si trascura

La popolazione sta invecchiando, aumentano in modo progressivo i bisogni di cura. Il femminile è protagonista e se si stressa e si trascura potrebbe ammalarsi. È indispensabile prendersi cura di sé.

L’Italia evidenzia una popolazione piuttosto anziana: è un fenomeno diffuso ed in costante crescita. La percentuale di anziani maggiori di 65 anni è più alta in Europa che in qualsiasi altro continente. (Eurostat, 2010) Le donne si prendono cura contemporaneamente della propria famiglia e di anziani della famiglia d’origine o acquisita. Il lavoro di cura avviene prevalentemente con soggetti fragili; (Spillman, Pezzin, 2000) la persona in difficoltà viene accudita nella quotidianità al fine di mantenere una discreta qualità di vita. Le donne, in genere sono ritenute più adeguate al lavoro di cura e assistenza. Infatti da tempi remoti la donna svolge ruoli di maternage all’interno del proprio nucleo familiare.

I dati

Secondo i dati di una ricerca quantitativa, si nota che le donne in età matura svolgono compiti di cura e assistenza. Queste donne hanno in media il 20% di probabilità di sviluppare una depressione, viceversa occuparsi di familiari anziani in misura minore non comporta una maggior probabilità di sviluppare disturbi mentali (OCSE 2011). Tali donne che forniscono cura agli anziani genitori, tendono ad essere meno giovani. Ciò vale soprattutto nell’area mediterranea, le donne in prevalenza con un livello di istruzione medio o basso, non occupate oppure occupate a tempo parziale si occupano di cura dell’anziano in modo continuativo. (Rizzi, Zantonio, 2013)

Gli effetti della cura

 Da tempo le funzioni di cura e assistenza sono a carico della famiglia con un impegno significativo. (Pegretti, Pazzaglia, 2021). La letteratura scientifica sottolinea il peso delle cure sullo stato di salute delle donne che svolgono mansioni di accudimento costante.  Le conseguenze di curae assistenza nel lungo periodo, per le donne sono sacrifici significativi sul piano personale e professionale. (Crespo, Mira 2010). La salute fisica e psicologica può risentirne in modo rilevante. (Bookwala 2009, Silverstein e al. 2006), i sentimenti di depressione e d’ansia sono frequenti e pervasivi. La dimensione di cura continuativa produce notevole stress psico-fisico. La malattia inoltre, porta con sé incertezza e precarietà rispetto al futuro. La costante preoccupazione, la messa in gioco di notevoli energie fisiche e mentali, la limitazione del tempo libero aumentano il rischio di ammalarsi. (Lee, 2020) In alcuni casi la persona si annulla completamente, i dati scientifici dicono che lo stress emotivo può causare sviluppo di patologie depressive o disturbi psicosomatici.

Se chi cura si ammala

Di conseguenza, chi si prende cura può ammalarsi, la depressione così come l’ansia sono ancora disagi poco riconosciuti. Le donne che si prendono cura presentano maggiori rischi di depressione quando i carichi sono eccessivi e protratti nel tempo.  È importante essere consapevoli e riflettere cosa accade se non ci si prende cura di sé stessi.  L’essenziale è trovare tempo per sé, lontano dalle responsabilità di assistenza e cura. Allora può essere utile avere qualcuno che stia con la persona una parte della giornata oppure trovare un posto in cui l’anziano possa rimanere per un po’di tempo. Questo tipo di aiuto in inglese è chiamato “respite” che letteralmente significa respiro, tregua, riposo in cui appunto colei che si prende cura si concede una pausa.

Una donna depressa over-50

La fine della vita è una cosa che mi angoscia, vedere la sofferenza nelle persone a cui voglio bene mi addolora. Ho visto tanta sofferenza, questi sentimenti sono forti, si sono accentuati in quest’ultimo periodo. Mia madre ha parecchi problemi di salute, di frequente sono da lei e sbrigo alcune faccende, c’è sempre da fare. I miei familiari non riconoscono la fatica che faccio, anzi mi feriscono con le loro parole. Ultimamente mi viene sempre da piangere, la mia mente, il mio fisico non vanno …è un momento difficile, continuo ad accumulare ansia e tensione. Non voglio far vedere agli altri che sto male…mi sono chiusa nel mio guscio. Mangio poco, dormo malissimo…Ho spesso dei pensieri ripetitivi, mi sento un peso enorme sulle spalle; … sono rimasta ingabbiata nelle vicende assistenziali per tanto tempo…

La paziente è sotto pressione per i continui carichi di cura, emotivamente si sente senza energie, piange spesso. Nessuno si accorge del malessere in quanto lei non lascia trasparire nulla all’esterno, senza supporto psicologico e farmacologico la situazione è destinata a peggiorare sensibilmente.

Conclusioni

L’invecchiamento dei propri familiari è spesso associato alla presenza di malattie croniche e degenerative. Le cure protratte e continuative possono diventare un peso rilevante da sostenere a livello emotivo. Chi si prende cura di soggetti fragili, senza sostegni specifici, rischia di ammalarsi di depressione. In tal caso è necessario avere cura di sé migliorando lo stile di vita. 

Donatella Costa

Bibliografia   

  1. Leslie A., Morgan Phd, Suzanne R., Kunkel, Phd , 2006 “Aging, society and life course” Fourth Edition
  2. Dino Rizzi, Francesca Zantonio, 2013 “Analisi e strumenti di politica sociale, l’influenza dell’informal care sulla salute psichica delle donne over-50” Ed. Ca’ Foscari  
  3. Brenda C, Spillman, Liliana E. Pezzin, 2002, “Potential and Active Family Caregivers: changing Networks and Sandwich Generation”
  4. Francesco Pegretti, Chiara Pazzaglia Bonomi, 2021, “La salute dei caregiver” Ed. Bononia – Università di Bologna

Foto: Envato Elements

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