La giornalista Giovanna Donini così parla nella sua bacheca di Facebook della depressione giovanile del giovane nipote suicidatosi a 27 anni: ≪Se qualcuno mi avesse detto che mio nipote all’età di 27 anni se lo sarebbe portato via la Depressione non gli avrei mai creduto. Non gli avrei mai creduto perché non conoscevo la Depressione e perché nella mia ignoranza ero convinta che in fondo non fosse una malattia così pericolosa, subdola e difficile da combattere. E poi, da vera idiota, in fondo non immaginavo che potesse colpire e disintegrare ragazzi belli, pieni di amici e di passioni, amati e ben voluti mio nipote…. Ho capito che la Depressione può colpire chiunque ma soprattutto non chiede permesso. La Depressione non ti domanda: “Hey scusa posso entrare?”; la Depressione non bussa, la porta te la sfonda e ti si piazza dentro con tutto il suo campionario di pensieri neri. Ora sappiamo che di Depressione si può anche morire…≫
Sono queste riflessioni importanti e pienamente congrue, espresse con cognizione. La depressione può colpire tutti, anche i ragazzi e i giovani; è una malattia, e come tale è “democratica”, chiunque può averla. In quanto “malattia”, non va data a chi ne soffre una pacca sulla spalla e dire “dai…, tirati su, passerà…”. Allo stesso modo con cui non diciamo ad un cardiopatico “dai…, impegnati che il tuo cuore guarisce…”. La depressione giovanile non è un modo di essere, più o meno bizzarro, ma è un quadro clinico importante che non va mai trascurato.
Conoscere i sintomi
I disturbi depressivi e dell’umore sono malattie subdole che si infiltrano mascherandosi nella quotidianità. È pertanto importante comprenderne le caratteristiche sintomatologiche anche nelle loro manifestazioni più precoci per prima diagnosticarle e trattarle. In tal modo chi ne soffre potrà venirne fuori.
Sintomi chiave, presenti per almeno tre settimane consecutive, sono: umore costantemente apatico, irritabilità frequente, pensieri negativi, rabbia e impulsività, ansia, iperattività dei pensieri e difficoltà nella concentrazione, sonno costantemente disturbato.
Va fatta un’attenta diagnosi del sottotipo diagnostico di disturbo dell’umore che porterà ad una corretta terapia (che dovrà essere farmacologica e psicoterapica insieme). Sarà fondamentale evidenziare eventuali “depressioni bipolari” o “stati misti depressivi” in cui i sintomi tensivi, di ansia e di inquietudine interna (con iperattività dei pensieri) sono notevoli anche se spesso mascherati. In seguito a ciò sarà essenziale ad opera dello psichiatra prescrivere una terapia farmacologica a base di “regolatori dell’umore” (farmaci che tolgono la tensione interna e l’inquietudine) e antidepressivi (spesso a dosaggi non alti), e ridurre al minimo (se non solo “al bisogno”) i cosiddetti tranquillanti (Rihmer Z, Akiskal H, 2020 – Tavormina G, 2019).
La depressione giovanile
Ricordiamoci che una persona su cinque (comprendendo in questa casistica anche le manifestazioni cosiddette “sottosoglia”) soffre di umore “instabile”. Anche i ragazzi se ne possono ammalare, spesso anche in modo grave e con rischio suicidario: il suicidio è la prima causa di morte nei giovani, dopo gli incidenti stradali.
≪…A differenza di quanto accade nell’età adulta, nell’infanzia e nella prima fase dell’adolescenza la malattia si manifesta con sbalzi rapidi, improvvisi ed ingiustificati di umore che possono essere osservati anche più volte nello stesso giorno. I bambini sono spesso molto irritabili ed aggressivi ed hanno ora tendenze distruttive, ora momenti di felicità e gioia estreme, spesso ingiustificate.
Nella seconda fase dell’adolescenza il disturbo ha le stesse caratteristiche dell’adulto. Si può osservare una ricerca di situazioni a rischio ed una sfida continua all’autorità (genitori, insegnanti, ecc.). Il disturbo è frequentemente associato ad un ricorso ad alcool o a sostanze illecite onde lenire un intenso dolore morale di cui i ragazzi non comprendono il perché e di cui hanno difficoltà a parlare con gli adulti…≫ (da: “Luce sul male oscuro”, libretto-guida per tutti sulla depressione scaricabile dal sito web www.edaitalia.org).
L’informazione è la vera prevenzione per le malattie depressive e dell’umore. Con l’informazione si supera lo “stigma” su queste patologie, con l’informazione si dà “conoscenza” a tutti, e di conseguenza più ottimismo nel comprendere che sono malattie curabili.
Spiegare tutto questo anche ai ragazzi, presso le scuole e non solo, si fa la migliore prevenzione per la depressione giovanile.
Giuseppe Tavormina
Bibliografia
- Rihmer Z, Akiskal HS, et al. Current research on affective temperaments. Current Opinion in Psychiatry 2010; 23: 12-18.
- Tavormina G, Nardini M, et al – Luce sul male oscuro – Sardini Editore, 2013.
- Tavormina G – Bipolar disorders and bipolarity: the notion of the “mixity” – Psychiatria Danubina 2019; 31: supp 3: 434-37.