Il significato etimologico del silenzio dal latino silentium: assenza di rumori o meglio tacere, è alla base della comunicazione. E, spesso nella discussione di una relazione, nei gruppi si sovrappongono le voci anche di diverse persone.
L’ascolto implica il silenzio, ed è fondamentale per la comunicazione. È “ascolto e parole possono mettere fine alla paura, abolire il dolore, instillare la gioia, esaltare la pietà”, scriveva il sofista Gorgia nell’antica Grecia (Gorgia da Lentini). Lo stesso Freud scriveva: “è impossibile conoscere gli uomini senza conoscere la forza delle parole”. Al potere magico delle parole si associa la figura di ascolto in silenzio dell’analista “che funziona come uno specchio opaco” nel ricevere le comunicazioni del paziente (Ferruta, 2012).
Il senso di colpa e il silenzio
Gli aspetti positivi del silenzio sono molteplici, in primis nell’ascolto di una comunicazione, di una conversazione nella relazione a due o in gruppo. Questo è alla base della comunicazione, mentre in molte situazioni le voci si sovrappongono creando confusione. E, comunque non bisogna sottovalutare la dimensione negativa. Quest’ultima può essere rappresenta da un’emozione come il senso di colpa, che si manifesta con numerose sfaccettature in una relazione. Nella coppia può diventare strumento di ricatto emotivo per manipolare il partner. Dopo una discussione alcune persone scelgono un silenzio ostile. Sicuramente si correla ad altre emozioni, la paura della disapprovazione, ma soprattutto dell’abbandono. Quest’ultima ha radici lontane, dobbiamo ripercorrere l’iter della persona che ha origine dal rapporto con le cosiddette basi sicure, come la diade madre-bambino. La sicurezza dell’adulto dipende da questa relazione come scriveva Winnicot “la madre sufficientemente buona”. Lo stesso gioco con la madre ha importanti valenze sia nella creatività che nei ruoli futuri dell’individuo adulto. E, “Solo nel giocare è possibile la comunicazione” (La Torre, 2008).
La comunicazione in silenzio
La comunicazione comprende anche l’osservazione, utilizzando il linguaggio non verbale dello stesso interlocutore, allineandosi in silenzio con lui. E, proprio ciò ricrea l’atmosfera positiva realizzando una sintonia (Nardone G., 2015).
Il tipo di personalità nella relazione con il coniuge, figli, genitori, colleghi o amici, può utilizzare una comunicazione più o meno efficace, talvolta disfunzionale. Il senso di colpa se associato alla vergogna e paura in una relazione conflittuale, in genere, viene tenuto per avere un relativo controllo sulle persone. Un’emozione come il senso di colpa può diventare uno strumento di ricatto per il coniuge o il partner. Oppure i genitori possono ricattare emotivamente i figli per mantenere ancora il controllo, e il loro potere. Una comunicazione disfunzionale, conflittuale, in una coppia può manifestarsi con rabbia, frustrazione, tristezza e se perdura per molto tempo predisporre alla depressione. La paura del cambiamento implica incertezza, che può cristallizzarsi nell’eccessiva tristezza, solitudine e malinconia.
Conclusioni
Alcuni aspetti della comunicazione creano incertezza, frustrazione, angoscia. Essi si correlano ad altrettante emozioni: paura, colpa, vergogna. I tratti narcisistici predominanti di alcune personalità, troppo concentrate su sé stesse portano ad una relazione non equilibrata, disfunzionale. È importante tentare di cambiare le soluzioni non funzionali (Watzlawick e Nardone G, 2015), con altre in grado di ottenere gli obiettivi desiderati. Il fallimento di una relazione talvolta implica una inevitabile rottura. E, se non si riesce a creare questa separazione ed elaborarla, si rischia di progredire lentamente nell’autodistruzione.
Maria Efisia Meloni
Bibliografia
- Forward S.: Il senso di colpa. Come liberarsi dai ricatti morali. Tea Editori Associati S.R.L., Milano 2018, pag. 265-75
- Nardone G e Watzlawick P: L’arte del cambiamento. La soluzione dei problemi psicologici e interpersonali in tempi brevi. Tea Editori associati SRL, Milano, 2015
Sitografia
- Gorgia da Lentini, Encomio di Elena, V secolo a.C -Liceo Malpighiwww.liceomalpighi.it
- Ferruta A.: Il silenzio e qualcuno che ascolta (2012) https://www.spi.firenze.it
- La Torre L.: Solo nel giocare è possibile la comunicazione-Winnicott https://lavinialatorre.it
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