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L’energia vitale e la Depressione

I trattamenti Shiatsu e Tui Na possono essere utili nel riequilibrare la disfunzione energetica causata dalla malinconia e dal blocco dell’energia vitale

La depressione, secondo la terapia Olistica e la Medicina Tradizionale Cinese, dipende da un alterato funzionamento dell’energia vitale, con un blocco energetico della forza positiva ed attiva nell’uomo. Lo Shiatsu ed il Tui Na possono essere strumenti utili al ripristino dell’equilibrio.

Shiatsu e Tui Na: cosa sono?

Lo Shiatsu e il Tuina sono due tecniche energetiche di trattamento che aiutano il riequilibrio delle disfunzioni dell’organismo. Lo Shiatsu è di origine giapponese, e prevede la stimolazione attraverso pressioni statiche con le mani, dita, pugni chiusi, talvolta gomiti o ginocchia e così via.

Il Tui Na è l’antico massaggio cinese che prevede movimenti più dinamici e diversificati. Entrambi stimolano i punti ed i meridiani energetici della Medicina Tradizionale Cinese.

meridiani
Meridiani di energia vitale in agopuntura

La Medicina Tradizionale Cinese (MTC)

La MTC è una medicina antichissima di diversi millenni che lavora sull’energia vitale della persona e che vede il mondo e l’individuo essenzialmente come un tutto energetico. Così come comprese anche Einstein e come oggi la fisica e la medicina quantistica dimostrano ed applicano.

L’energia vitale nel cosmo e nell’essere umano

L’energia vitale si manifesta in tutte le cose attraverso due polarità di base: il positivo e il negativo. Il giorno e la notte, luce e buio od ombra, acqua e fuoco, estate ed inverno, alto e basso e così via. Esattamente come avviene nella divisione, moltiplicazione e specializzazione cellulare l’energia bipolare di base si scinde e si specializza man mano in altre unità e realtà. Essa crea sfumature, intrecci e genera la biodiversità e la complessità di tutto ciò che esiste.

Si manifestano ad esempio le quattro stagioni, gli elementi come acqua, aria, fuoco e terra, i cicli naturali. Anche l’essere umano contiene tutti questi elementi, i fattori e le relative leggi che li muovono e li contraddistinguono. Nel mondo esterno, ecosistema, come nell’essere umano (ecosistema uomo) c’è bisogno di un equilibrio di questa energia diversificata, dei suoi cicli e delle leggi bioenergetiche.

Per la Medicina Tradizionale Cinese, come anche per le altre medicine e filosofie orientali e occidentali, oltre che per la psicologia e soprattutto la psicosomatica, anche gli organi, i sistemi e gli apparati dell’organismo rappresentano delle funzioni e dei ruoli.  Alcuni si dicono simbolici, ma in vero sono molto reali, al di là dell’aspetto puramente meccanico.

Anche nella medicina occidentale, se ci soffermiamo attentamente sulla funzione, sulla terminologia ed anatomia, potremmo per “allegoria” trarne messaggi importanti, facendo attenzione al senso delle disfunzioni.

La depressione dellenergia vitale

Dal punto di vista energetico possiamo considerare la depressione come uno squilibrio fra i due poli dell’energia vitale in primis, e delle sottodivisioni funzionali e dei ruoli di specie.

Positivo e negativo non sono più bilanciati, azione e riposo vengono sbilanciati. Se la prima è inibita prevale l’inerzia, la compressione, il blocco o stagnazione energetica e impedisce l’apertura, il moto ed il fluire.

I vari cicli si sfasano e un esempio tipico è l’alterazione del ciclo sonno veglia. Alcuni elementi si disfunzionano in rapporto ad altri che invece prevalgono. L’atrabile o bile nera della medicina umorale ippocratica, melanconia designata alla milza era la causa della depressione nell’antichità. Cosicché si mettono in scena dinamiche e rappresentazioni, come attori sulla scena di un teatro, che interpretano un disagio esistenziale e ne cercano le soluzioni.

Blocco dell’energia vitale

Gli elementi che fanno insorgere una depressione della energia vitale possono essere le difficoltà esistenziali, del “mal di vivere”. Esse portano a comprimere la propria energia, a bloccarsi, stancarsi, stagnare e ad andare verso il basso. Nel senso che in reazione ad uno stimolo esterno attuiamo una risposta di chiusura e di difesa, creando necessariamente un diverso funzionamento di organi e sistemi ed apparati.

Il lato spirituale

Le antiche discipline non scindono, né dimenticano mai l’aspetto spirituale della vita. In realtà ciò è presente e si sta rivalutando anche oggi da noi.

E in base a questo presupposto “andare in depressione” a cosa serve? Che utilità ha? A meno che non si creda che tutto sia un caso, non governato da nessun tipo di legge e principio, la depressione potrebbe servire ad osservarsi. Serve vedere cosa non va e come superare o cosa cambiare o anche cosa accettare. L’osservatore può modificare l’oggetto osservato, postula la fisica quantistica.

La depressione può essere, pertanto, una opportunità evolutiva per riflettere e vivere una vita migliore rispetto a quella fino ad allora vissuta. Nella psicologia è l’andare a lavorare su conflitti e traumi. A livello spirituale qualcosa da imparare, e questo sta prendendo sempre più piede, anche se con un po’ di ritardo, nella psicologia odierna, con buona gioia per l’anima di Jung, e tanti altri. Lo psicanalista che, in epoche più difficili da poter esporre certi concetti, aveva esperito e raggiunto un elevatissimo sviluppo della sua dimensione spirituale trascendentale.

A cosa serve lo Shiatsu e il Tui Na per la depressione?

Abbiamo premesso che le disfunzioni energetiche creano problemi ad organi e sistemi, sulla sfera fisica quanto psichica. Pertanto andremo a lavorare con pressioni e manovre su punti e meridiani energetici collegati a determinati elementi e funzioni.

Nella depressione sono coinvolte e perturbate diverse energie vitali. Si ha un calo dell’energia dei reni, che sono il serbatoio della forza e del sostegno, indeboliti dalla paura. Il Qi (energia) del fegato che provvede all’azione, sia nella vita esterna che nelle funzioni interne. L’energia della milza è ridotta per i pensieri continui e la rimuginazione, come lo è anche quella dello stomaco per il rifiuto di nutrirsi della vita e l’accettazione. Si ha una scarsa energia per il ministro del cuore, per la comunicazione e l’espressione della nostra vera essenza. I polmoni hanno una scarsa forza per l’interiorizzazione e la tristezza e infine anche il “triplice riscaldatore” è insufficiente. Esso non trova un corrispettivo in un organo specifico e può essere considerato come un fuoco energetico generico, che attraversa e circola in tutto il corpo, direi una sorta di sistema immunitario difensivo.

Il trattamento per la depressione è così variegato, ampio e articolato proprio perché la depressione coinvolge e crea diverse problematiche all’intero “sistema persona”, quindi è fondamentale la completezza d’intervento nell’approccio del trattamento.

Conclusioni

La divulgazione e lo studio di tecniche energetiche quali Shiatsu e Tui Na, ma anche di agopuntura, reiki, meditazione, oltre la riscoperta di quelle occidentali dimenticate, sono sempre di più un valido aiuto e strumento da affiancare alla medicina ufficiale e alla psicoterapia per la cura dei pazienti.

Molti medici, psicologi, fisioterapisti, osteopati si specializzano anche in queste discipline. Poi ci sono gli operatori olistici, che vedono la persona come un intero sistema mente-corpo-spirito, tutto interconnesso. Olistici sono pure i naturopati, gli erboristi, gli insegnanti di yoga, taiqi e l’elenco è molto lungo. Tale visione olistica una volta era condivisa anche da medici in epoche neanche tanto lontane.

Il mondo sta andando verso una nuova quanto antica consapevolezza, un nuovo modo di vedere le cose. Tutto questo porterà forse attrito e opposizione, ma probabilmente la natura o la vita prevedono che si debbano superare delle prove, affinché ci tempriamo e ci rafforziamo.

Come Dante scrisse: “nati non foste per viver come bruti, ma per conseguir virtù e conoscenza” e “quindi uscimmo a riveder le stelle”. Una nuova era, un mondo migliore è auspicabile, magari con meno ego e più amore, quell’amore “che move il cielo e le altre stelle”. Un viaggio verso riscoperte e verità. Esse renderanno libero un pezzo finale di strada, sul sentiero che ci riporterà a casa.

Massimo Elia

Naturopata Terapista Olistico

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