Il personaggio
In La Migliore Offerta, Giuseppe Tornatore, nel 2013, a mio parere ci offre interessanti spunti di analisi psicopatologica sulla depressione. Il protagonista del La Migliore Offerta è Virgil Oldman, algido, altero, eccentrico. Indossa guanti neri che lo dividono da oggetti e persone. Il suo mondo è rigidamente diviso in parti nette. Non ha amici. L’unico vicino a lui è Billy, pittore di scarso valore che lo aiuta nelle aste a impossessarsi di quadri di altissimo valore. Valore spesso taciuto ad altri. Non ha contatti con le donne. Non ne incrocia mai lo sguardo. Uniche sue relazioni femminili le ha con dei capolavori, ritratti di donne, che tiene custoditi sulle pareti di una stanza/caveau1.
Claire e Virgil
La vita di Virgil procede serena e ritirata sino alla telefonata di Claire. Giovane ereditiera, gravemente agorafobica – che non esce dalla sua villa – che desidera una valutazione della proprietà ereditata dai genitori. Claire è una misteriosa ragazza che vive reclusa in una decrepita villa piena di antichi cimeli. Claire fugge tutti gli appuntamenti con scuse inesistenti ma rilancia con false promesse.
Questi snervanti rinvii suscitano dispetto e curiosità nell’antiquario. E nel cuore altero e misogino di Virgil matura folle la passione per la misteriosa damigella. Perché Claire si cela? Neppure il fedele custode della villa sembra averla mai vista. La donna, si svelerà poco a poco, attraverso una porta chiusa. Oldman intratterrà con la giovane un rapporto sempre più intimo che diventerà in breve tempo un’ossessione. Con il sopraggiunto innamoramento si spoglierà pezzo dopo pezzo di quella corazza che sembra separarlo dal resto del mondo. La valutazione delle opere d’arte della villa procede. Virgil però è turbato dall’identità nascosta della giovane. Dopo un acceso scambio di battute tra i due, Claire esce allo scoperto e si mostra a lui.
Da quel momento Virgil le confessa il suo amore, un amore che sembra corrisposto. L’unico che è al corrente della vicenda è Robert, un giovane restauratore al quale Virgil si era affidato. Robert diventa amico fidato di Oldman, dandogli consigli su come approcciarsi a Claire. La storia decolla e Virgil comincia a trascurare i suoi importanti impegni di lavoro per dedicarsi interamente alla ragazza.
Il furto e il tradimento
Tutto sembra procedere bene. Al ritorno da Londra, da quella che sarà la sua ultima asta, Virgil si scoprirà derubato. Tutta la sua collezione personale di dipinti originali, un patrimonio dal valore inestimabile, è sparita. Di Claire più nessuna notizia, del giovane Robert nemmeno e neanche del custode. Anche il suo vecchio amico Billy, fa parte, evidentemente del complotto, sparito pure lui. Si reca nel locale di fronte la villa, per chiedere notizie di Claire e vi trova una nana, idiot savant autistica, su sedia a rotelle. È lei la vera Claire, l’autentica proprietaria della villa, che gli dice di affittare sovente a quelli che crede produttori cinematografici.
La depressione catatonica
La Migliore Offerta ci mostra Virgil, che sconvolto cade in uno stato catatonico. Sdraiato su un letto di ospedale per malattie Nervose e Mentali, dove i suoi assistenti lo ricoverano. Niente e nessuno riesce a destare la sua attenzione, completamente assorto in immagini che non lo avrebbero mai abbandonato. Nella depressione catatonica si osservano anche immobilità, mutismo, rifiuto di alimentarsi, fissità dello sguardo, rigidità muscolare, stupor. In seguito alle cure cui è sottoposto e per il desiderio fortissimo di rivedere Claire, riesce a risollevarsi da quella sorta di pietrificazione della coscienza. (d’Errico, 2018)
Praga, “qualunque cosa succeda il mio amore è vero”
Dimesso dalla clinica, si dirige verso il commissariato di polizia, ma non entra, si ferma lì e ritorna sui suoi passi. Dopo aver passato molte giornate a casa chiamando ripetutamente al telefono la donna amata, prende una decisione. Una sua asserzione abituale era “in ogni falso si nasconde sempre un elemento di verità“. Forte di questo e credendo anche in una frase della ragazza “qualunque cosa succeda il mio amore è vero” va a Praga. A Praga, affitta un appartamento nella piazza dell’orologio descritta da lei. Nonostante tutto, Virgil ha conosciuto il vero amore e resterà ad aspettarlo al Night and Day. Locale di cui lei gli aveva parlato come una cosa per lei speciale, forse il frammento di verità sfuggito nella finzione (d’Errico, 2018).
Il senso della depressione in Virgil Oldman
Questo personaggio, a mio avviso, ha tratti ossessivi di personalità. Chi ha una personalità ossessiva sembra sia centrato sulla perfezione dell’azione. Dietro un’azione (comportamento ecc.) c’è tutto un sistema di riferimento che determina quell’azione e la sua corretta esecuzione. Un’azione è corretta solo se risponde perfettamente ai criteri che l’hanno generata, altrimenti se non c’è più coerenza nel sistema avviene lo scompenso. In Virgil il personale sistema di previsione/anticipazione è risultato fallace. È stato tradito dall’amore e dalle amicizie senza che si ne rendesse conto del tradimento che veniva messo in atto! Il senso di incertezza che ne deriva lo porta verso una depressione catatonica (d’Errico, 2018).
Perché non denuncia il furto?
L’aver fallito nella sua capacità previsionale viene vissuto da Virgil in termini di emozioni valutative. Colpa, vergogna, fallimento, inadeguatezza, inaffidabilità e totale assunzione di responsabilità di quell’atto. Da qui l’uscita psicopatologica della depressione maggiore in Virgil. Depressione non solo legata alla perdita dell’oggetto d’amore (Claire) ma soprattutto all’assunzione di responsabilità di quanto accaduto. Ecco perché non denuncia il furto: perché è colpa sua! Virgil non è stato in grado di prevedere e anticipare la sequela di azioni che ha portato al furto dei ritratti. E di questo se ne assume la piena responsabilità. Infatti staziona davanti il commissariato di polizia ma non vi entra. Non avrebbe senso entrarci, perché non è distrutto dalla perdita dei ritratti ma dal senso di totale inaffidabilità personale. (d’Errico, 2018)
Cosa ci insegna La Migliore Offerta
La Migliore Offerta da luogo a molteplici interpretazioni da più punti di vista. Io mi sono concentrata sulla caratterizzazione del personaggio perché mi ha offerto interessanti spunti di analisi psicopatologica. La depressione di Virgil ne La Migliore Offerta ci fa capire come si arriva una sofferenza della psiche che poi può evolvere in un disturbo psichiatrico. Nel corso della nostra vita accadono esperienze che devono essere da noi elaborate. Esperienze che ci fanno soffrire. Esperienze difficili che ci possono sembrare estranee, che non comprendiamo, che vogliamo rifuggire ma che dobbiamo riconoscere come proprie. E dobbiamo integrarle nella nostra storia personale. Altrimenti il senso di estraneità che ne deriva può portare all’emergere della psicopatologia.
Immacolata d’Errico
Bibliografia
- d’Errico I. (2018): DOC una sola malattia, più realtà esistenziali: da “Michael Kohlhaas” a “La Migliore Offerta”, un secolo di cambiamenti psicopatologici. TELOS n.1
Sitografia
- https://www.cinematographe.it/rubriche-cinema/focus/la-migliore-offerta-spiegazione/
Foto: Envato Elements