L’adolescenza è un momento di grande riorganizzazione psichica, il soggetto si trova ad affrontare molteplici cambiamenti. In particolare, quando l’adolescente vive una crisi adolescenziale intensa, il genitore è messo a dura prova. È necessario che il genitore si prende cura “emotivamente” del proprio figlio.
Cosa significa essere adolescenti oggi?
Gli adolescenti hanno fortemente risentito a livello psicologico ed emotivo degli effetti della pandemia da Covid-19, manifestando crisi adolescenziali significative (Report United Nations 2020). In particolare i soggetti più fragili hanno sperimentato vissuti depressivi e d’ansia. Per definizione l’adolescenza è l’età della crisi e del cambiamento. Le crisi adolescenziali possono essere di diverso genere, transitorie, di tipo evolutivo o con intensa compromissione psicopatologica. La depressione si manifesta nell’adolescente con comportamenti dirompenti, umore irritabile o depresso, problemi di concentrazione, stanchezza. La depressione si colora di passaggi all’atto con ostilità, opposizione, aggressività, sino al rischio suicidario. L’adolescente può ricercare continuamente stimoli, mettendo a rischio anche la propria vita.
Come posso gestire la crisi adolescenziale?
Affrontare queste crisi per il genitore è un’impresa ardua e faticosa, il rischio di entrare in conflittualità è elevato. Il genitore fatica a riconoscere il figlio, che appare cambiato profondamente nella modalità relazionale. Il bambino dell’infanzia è un lontano ricordo, l’umore dell’adolescente oscilla in continuazione tra tristezza ed euforia. Quando si manifesta un importante crisi adolescenziale, il genitore può essere frastornato e disorientato. È facile perdere la pazienza e sentirsi inadeguati come genitori. In questi casi è opportuno mettersi in discussione senza pretesa di giungere immediatamente ad una soluzione. Nella fase di transizione tra l’età adulta e il mondo adolescenziale, lo stesso genitore vive una crisi profonda.
E se fosse anche crisi genitoriale?
Numerose ricerche scientifiche mettono in luce il legame tra stress genitoriale e il benessere psicosociale dei figli (Uccella et al., 2020; Canzi et al.;2021). Gli stessi genitori durante la pandemia hanno vissuto crisi importanti nella gestione del sistema familiare. Si sono riscontrati maggiori livelli di ansia e depressione nelle madri, le quali hanno un elevato rischio di sviluppare problemi di tipo psicologico. Le madri hanno punteggi più elevati rispetto ai padri, probabilmente causati dai maggiori carichi nella cura dei figli. Durante le crisi adolescenziali inoltre, i genitori temono di essere poco rispettati dai figli e reagiscono negativamente. Utilizzano spesso barriere comunicative come consigli, ammonimenti, imposizioni più o meno manifeste che ostacolano il dialogo. Di conseguenza i ragazzi si esprimono poco o nulla in quanto temono di essere giudicati e derisi. Ciò innesca un circolo vizioso e la comunicazione risulta alterata e disfunzionale.
Il genitore che si prende cura
Per un adolescente in crisi è importante che le manifestazioni intense delle proprie emozioni siano accolte con rispetto ed accettazione. Quando il genitore è in difficoltà o comunque più vulnerabile, è consigliato condividere altresì le proprie emozioni. In tal modo l’adolescente è propenso ad esprimere maggiormente senza timori il proprio vissuto. Essere alleati dei figli, apprezzare i loro sentimenti, i loro pensieri, le loro scelte è un’arma vincente nella relazione. La negazione o il giudizio dei sentimenti finisce per provocare ansia e chiusura relazionale.
Occorre avere fiducia nella capacità dell’adolescente di superare le difficoltà. Le crisi adolescenziali e le intense manifestazioni emotive possono indicare un malessere e di conseguenza il genitore dovrà porsi in ascolto comprensivo ed empatico. È indispensabile che il genitore rappresenti una base sicura, un rifugio in cui l’adolescente sperimenta protezione.
Cosa posso fare come genitore?
Il genitore ha una funzione importantissima di cura e prevenzione del disagio, mobilitando risorse specialistiche esterne quando necessario. È importante essere alleati del proprio figlio cercando insieme una soluzione soprattutto in situazioni di crisi. L’adolescente ha bisogno di sentire il genitore dalla propria parte nell’affrontare una terapia psicologica o eventualmente psichiatrica. Nel percorso psicologico si utilizza la relazione per ridurre i sintomi e il disagio associati all’ansia e alla depressione. La terapia farmacologica viene utilizzata in casi più gravi o a rischio psicopatologico.
Un genitore descrive la figlia che ha vissuto una crisi adolescenziale depressiva
“Mia figlia sembrava una ragazza normale, una come tante che vedi in giro per strada o alla fermata dell’autobus, ma che non noti. Il sorriso era diventato incerto, insicuro; improvvisamente era diventata seria, triste, irascibile. Stava spesso ferma, nello stesso posto, non si guardava intorno. Non parlava più, aveva smesso di essere solare. Se incrociavi il suo sguardo, subito rivolgeva la testa da un’altra parte. Semplicemente guardava le cose che le accadevano intorno, ma senza prenderne parte. Era un periodo buio anche per me, mi sentivo inadeguato e frustrato. Come genitore avrei voluto evitare la terapia psicologica, ma ben presto compresi che sarebbe stata la sua ancora di salvezza.
Donatella Costa
Bibliografia
- Ammaniti M “Psicopatologia dell’adolescente” Raffaello Cortina Editore
- Siegel J Daniel, ”La mente adolescente” Raffaello Cortina Editore
- Aldort N, “Crescere i nostri figli, crescere noi stessi” Il bambino naturale Edizioni Il Leone Verde
- Bowlby J “Una base sicura Applicazioni cliniche della teoria dell’attaccamento” R. Cortina Editore
Sitografia
https:// famiglia.governo.it “Covid-19 e Adolescenza” Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza
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