Introduzione
«L’amore è una cosa meravigliosa (A many splendoured thing)» è un romanzo di Han Suyin del 1952. È il titolo di un famoso libro con chiari riferimenti autobiografici dell’autrice ed è un famoso film di Hanry King del 1955. La sua colonna sonora e l’omonima canzone, musica di Sammy Fain e testo di Paul Francis Webster, ha avuto un grande successo. Essa è stata ripresa da moltissimi noti cantanti come Fred Bongusto, Neil Sedaka, Frank Sinatra, Andrea Bocelli e tanti altri. L’amore romantico è favoloso, ci fa vivere una fiaba incantata, infiamma i nostri cuori ed ispira tanti artisti, grandi poeti e semplici persone.
Ma cosa succede nel nostro cervello quando ci si innamora? Quale chimica sostiene l’amore romantico? Alla luce di una recentissima ricerca scientifica proviamo a parlarvene.
L’ossitocina nell’amore romantico
L’amore romantico è un sentimento complesso che coinvolge forti emozioni e legami affettivi duraturi. È la base delle relazioni romantiche a lungo termine e della formazione familiare in gran parte del mondo. È associato a una serie di attività cognitive, emotive e comportamentali in entrambi i sessi. Un elemento chiave in questo contesto è l’ossitocina, spesso definita come l'”ormone dell’amore” o dell’affetto. Questo articolo esplorerà il legame tra l’amore romantico e l’ossitocina, analizzando come questa sostanza influenzi le relazioni e il benessere emotivo.
Per comprendere appieno il ruolo dell’ossitocina nelle relazioni romantiche, è importante capire cosa sia e come funzioni. L’ossitocina è un ormone prodotto nella ghiandola pituitaria (ipofisi) e svolge un ruolo cruciale nei processi legati all’affetto, al legame sociale e all’amore.
L’Amore Romantico e la ricerca scientifica
Numerosi studi scientifici hanno esplorato la correlazione tra livelli di ossitocina e la natura delle relazioni romantiche. Queste ricerche suggeriscono che durante momenti di intimità fisica e sentimentale i livelli di ossitocina aumentano, contribuendo alla formazione di legami più stretti tra i partner. Un recentissimo studio di A. Bode e P. Kavanagh (2023), dell’Australian National University, Canberra, ACT 2601, Australia, mette in evidenza come la persona amata diventi molto importante.
I ricercatori mettono in luce i meccanismi che determinano l’amore romantico, nella prima fase dell’innamoramento. Lo studio ha indagato cosa stimola e sostiene l’attivazione comportamentale del cervello umano (BAS) quando si è innamorati, cioè su cosa induce l’uomo all’azione e all’amore romantico. «A nostra conoscenza, nessuno studio ha indagato il ruolo che il BAS può svolgere nell’amore romantico», afferma Bode A.
Per amore romantico i ricercatori si riferiscono in particolare alla prima fase romantica di innamoramento, anche se esso può persistere per anni. La persona cara è al centro costante dei nostri pensieri o preoccupazioni, è posta su un piedistallo, idealizzata, ne siamo fortemente attratti, vogliamo conoscerla e farci conoscere. È fonte di un forte interesse emotivo e comportamentale e siamo pronti a proteggerla e accorrere in suo aiuto.
I ricercatori hanno intervistato, con una scala BAS modificata per l’amore romantico (BAS-SLO Behavioural Activation System Sensitivity to a Loved One) e validata, 1556 giovani adulti. Essi si definivano innamorati da meno di due anni. Le domande erano concentrate sulla reazione emotiva e comportamentale verso il partner amato e sull’attenzione che esso destava in loro (Bode, 2023).
Si evidenzia così che quando siamo innamorati il cervello risponde in modo diverso alle normali relazioni interpersonali e l’amato diventa una persona speciale, il fulcro della nostra vita. Abbiamo piacere a stargli vicino, a sostenerlo a proteggerlo e soffriamo per la sua lontananza. Quando si perde la persona amata o si è rifiutati, perché non corrisposti, si può avere un profondo sconforto o franca depressione: il famoso cuore spezzato.
«Senza relazioni d’amore, gli esseri umani non riescono a prosperare, anche se tutti gli altri bisogni fondamentali vengono soddisfatti» (Carter & Porges, 2013).
Il cervello e l’amore romantico
Le persone che sperimentano l’amore romantico mostrano una serie di cognizioni, emozioni e comportamenti suggestivi di un’intensificata attività del BAS-SLO. Esso è un meccanismo biologico che si ritiene abbia un ruolo nell’ impulso del comportamento umano e sia associato ai circuiti dopaminergici di ricompensa e motivazione (Johnson, 2012). Froemke e Young (2021) hanno suggerito che l’ossitocina agisce sui percorsi motivazionali per aumentare l’importanza di specifici stimoli sociali. Nell’uomo, ciò può avvenire nell’area tegmentale ventrale (VTA), una zona del mesencefalo (area centrale e antica del cervello) che ha cellule nervose dopaminergiche.
Secondo la tesi di Bode il sistema di attrazione del legame nell’amore romantico è caratterizzato sia dall’attività dell’ossitocina che della dopamina, tra gli altri fattori. La dopamina è una sostanza chimica che il nostro cervello rilascia durante l’amore romantico ed è il mediatore chimico che induce all’azione, al movimento e al piacere. In sostanza, l’amore attiva percorsi nel cervello che inducono sentimenti positivi e di attrazione.
L’effetto dell’ossitocina sul benessere emotivo
Oltre al suo ruolo nel favorire legami romantici, l’ossitocina è anche associata al benessere emotivo. Elevati livelli di questo ormone sono spesso correlati a una maggiore fiducia, empatia e senso di sicurezza nelle relazioni, contribuendo a stabilizzare l’equilibrio emotivo tra i partner. L’ossitocina e la vasopressina facilitano e stimolano la genitorialità in ambo i sessi, l’amore e la relazione madre figlio, la protezione del partner, l’accudimento amorevole della prole. L’ossitocina inoltre facilita un comportamento rilassato, la nascita, l’allattamento e l’amore consensuale (Carter & Porges, 2013).
Come stimolare l’ossitocina
Esistono diverse attività che possono stimolare la produzione di ossitocina, contribuendo a rafforzare il legame romantico. Abbracci, carezze, e momenti di intimità fisica sono solo alcuni esempi di comportamenti che possono aumentare i livelli di questa sostanza, promuovendo un ambiente amorevole e sano all’interno della coppia. Anche un semplice sorriso di un neonato stimola in noi accudimento e cure amorevoli.
Conclusioni
L’amore romantico e l’ossitocina sono intrinsecamente legati, contribuendo alla formazione e al mantenimento di relazioni affettuose. Comprendere il ruolo di questo ormone nell’amore può aiutare a promuovere relazioni più forti e durature. L’amore romantico è un sentimento complesso in cui interagiscono molti fattori e più mediatori chimici. Essi determinano il tessuto romantico delle relazioni umane. «L’amore è la più saggia delle follie, un’amarezza capace di soffocare, una dolcezza capace di guarire» (William Shakespeare).
Maurilio Tavormina
Bibliografia
1. Bode A, Kavanagh P (2023). Romantic Love and Behavioral Activation System Sensitivity to a Loved One. Behavioral Sciences. DOI: 10.3390/bs13110921
2. Carter, C. S., & Porges, S. W. (2013). The biochemistry of love: An oxytocin hypothesis. EMBO reports, 14(1), 12–16.
3. Froemke, R.; Young, L. Oxytocin, Neural Plasticity, and Social Behavior. Annu. Rev. Neurosci. 2021, 44, 359–381. [Google Scholar] [CrossRef] [PubMed]
4. Johnson, S.L.; Edge, M.D.; Holmes, M.K.; Carver, C.S. The behavioral activation system and mania. Annu. Rev. Clin. Psychol. 2012, 8, 243–267. [Google Scholar] [CrossRef]
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