Il deserto della depressione: quando l’anima si arrende
La metafora del deserto per indicare la solitudine e l’isolamento delle persone affette da depressione. Esse si isolano e spesso sono isolati da parenti amici e conoscenti.
La metafora del deserto per indicare la solitudine e l’isolamento delle persone affette da depressione. Esse si isolano e spesso sono isolati da parenti amici e conoscenti.
L’umanizzazione dei luoghi di cura prevede l’intervento combinato e strutturato di tutti gli artefici dell’intervento terapeutico. Lo spazio etico è sia del paziente sia di colui che lo assiste. È l’insieme di condizioni, tempi e luoghi legati alla eterogeneità della persona con la sua storia e la sua vita
Il mondo dell’arte e della cultura esprimono con un linguaggio chiaro ed espressivo la malattia
Pubblicazioni periodiche di uno specifico argomento
• Lo specialista risponde
• Testimonianze ed interviste
• L’Auto-Mutuo-Aiuto
La forza creativa della poesia permette a chi è depresso di uscire dal suo angusto mondo senza colori e senza speranza e di affrontare il dolore della depressione. Gli vengono in aiuto le sue fantasie poetiche che l’accompagnano in innumerevoli viaggi mentali, fatti di ricordi e di esperienze vissute.
Il suicidio per gli antichi Romani era un atto compreso, accettato e giustificato se era per porre fine a una grave malattia e per scelta razionale contro il “taedium vitae”. Non era un comportamento illecito tranne in casi particolari.
Nella vita le parole a volte sono missili altre volte dolci carezze. Bisogna saperle dosare tenendo conto della grande efficacia delle stesse. Un incontro con gli alunni del Liceo delle Scienze Umane James Joyce di Ariccia e psichiatri dell’associazione EDA Italia Onlus
Quali sono i sentimenti del caregiver? Il caregiver rischia di ammalarsi?
Come si gestisce la tristezza persistente?
L’amore fluido, soprattutto nei giovani, è una dimostrazione di come la società moderna cambia e accetta anche l’incertezza e la flessibilità dell’attrazione verso il partner sessuale.
La forza creativa della poesia permette a chi è depresso di uscire dal suo angusto mondo senza colori e senza speranza e di affrontare il dolore della depressione. Gli vengono in aiuto le sue fantasie poetiche che l’accompagnano in innumerevoli viaggi mentali, fatti di ricordi e di esperienze vissute.
Il suicidio per gli antichi Romani era un atto compreso, accettato e giustificato se era per porre fine a una grave malattia e per scelta razionale contro il “taedium vitae”. Non era un comportamento illecito tranne in casi particolari.
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Quali sono i sentimenti del caregiver? Il caregiver rischia di ammalarsi?
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Il racconto di un’esperienza di vita vera ci ricorda come il segreto di una vita serena resta nelle cose semplici e fondamentali, come gli affetti. Così, con l’aiuto dei professionisti e del mutuo aiuto, pensione non fa più rima con depressione.
Attraverso un’intervista ad uno dei curatori del padiglione #Uaremyproblem della The Wrong Biennal si esplora il rapporto tra arte digitale e stigma.
La perdita di una persona cara per suicidio, oltre al dolore indicibile, lascia cicatrici profonde nell’animo di chi resta. I gruppi di aiuto aiuto per coloro che vengono chiamati «sopravvissuti» sono uno spazio di condivisione prezioso dove ritrovare sé stessi e un senso nella vita.
Le evidenze scientifiche possono spiegare cos’è l’ansia, ma l’esperienza di chi ci è passato per davvero può aiutare a comprendere meglio. Questa è la mia storia di pazzia e guarigione.
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